In cucina con Kafka di Tom Gauld | Recensione

Pubblicato il 27 Ottobre 2018 alle 11:00

Arriva in Italia grazie a Mondadori il vincitore del Premio Eisner del 2018 per la migliore pubblicazione umoristica

La casa editrice milanese porta finalmente in Italia Baking with Kafka, una raccolta di tavole prodotte dal fumettista scozzese quarantenne Tom Gauld ed originariamente apparse sul supplemento letterario del quotidiano “The Guardian”, sul “New Yorker” e sul “New York Times”.

Gauld prende spunto da dei temi letterari o comunque legati al vasto ed eterogeneo mondo dell’editoria per dissacrare il medium libro, ma, soprattutto, il settore dell’editoria stessa, condensandoli con alcuni cliché tipici del settore, con il clickbait tanto in voga soprattutto nel mondo dell’online – il classico… “ciò che è successo dopo vi sconvolgerà” – e con la distopia in genere, non tralasciando nemmeno le nuove tecnologie, che si rivelano una fonte inesauribile di assurde deviazioni sul tema.

Questo gli permette di creare delle tavole divertenti e dissacranti, ma anche molto intelligenti e, soprattutto, prive di quella violenza verbale che troppo spesso viene usata da quelli poveri di talento per attirare l’attenzione. Tom Gauld non ne ha assolutamente bisogno per fortuna, lui riesce a strappare una risata (non eccessiva) già con il proprio talento di scrittore dissacrante, bastandogli le sue frasi così asciutte, ma anche così cariche di significato.

E per farlo spesso usa una sequenza di quattro vignette, ma che viene gestita in base alle necessità: così alcune volte la sequenza è in un crescendo che si conclude con la battuta, altre volte ogni singola vignetta contiene una parte della battuta; altre volte ancora lo schema classico viene completamente stravolto e così avremo diverse disposizioni delle vignette, le più varie, in base alle necessità. Anche in questo caso Gauld dimostra di non lasciare nulla alla sorte, studiando meticolosamente anche la struttura migliore perché l’umorismo sia subito percepibile.

Qui sta un’altra differenza rispetto a quello che si vede di solito: manca completamente quell’astio che spesso si vede nel tentativo di dissacrare un ambiente; Tom Gauld, invece, oltre a dimostrare una piena conoscenza del settore di cui umoristicamente e con autoironia tratteggia le incongruenze e le velleità, manifesta anche un grande amore per il medium (ma forse meno per l’ambiente…) e lo si vede dalla delicatezza con cui tratta gli argomenti; spesso si ha la sensazione di essere immersi in un candore (ma sensato ed intelligente) d’altri tempi.

La confezione italiana presentata da Mondadori nella collana Oscar Ink si caratterizza innanzitutto per il formato ad orientamento orizzontale (in pratica il volume è di forma rettangolare, con rilegatura sul lato corto), che valorizza anche le strisce di Gauld, seguendone il senso di lettura.

Il volumetto è un cartonato molto robusto, con una rilegatura salda e carta spessa, che garantisce una adeguata qualità di stampa. Il prezzo è di euro 18,00, che, considerando anche il numero di pagine, è adeguato alla qualità e cura del volume, soprattutto considerando l’introduzione, spiritosa e spigliata, di Francesco Guglieri, che riesce a tessere le lodi del libro in una maniera molto originale, con una introduzione che finalmente si stacca dalle classiche introduzioni di genere, ma adotta la causticità e lo stile dell’autore stesso del libro.

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