Jump Force – Closed Beta | Recensione PS4

Pubblicato il 16 Ottobre 2018 alle 12:00

Nel corso del weekend abbiamo avuto modo di provare il primo Closed Beta test dedicato a Jump Force su PlayStation 4. Ecco di seguito le nostre considerazioni dopo aver provato del videogioco crossover che unisce tutti gli eroi per celebrare i 50 anni di Weekly Shonen Jump.

Bandai Namco Entertainment, nel corso del fine settimana, ha permesso a una stretta cerchia di selezionati di provare la prima versione del Beta test dedicato all’attesissimo Jump Force, il videogioco prodotto da Spike Chunsoft che unisce in un unico e sconfinato contesto gli eroi e i personaggi di spicco delle serie manga che hanno raggiunto il loro successo planetario grazie alla serializzazione sulle pagine di Weekly Shonen Jump, rivista edita da Shueisha.

Il videogioco di combattimento ad arene 3D 3vs3 è prodotto per celebrare i gloriosi 50 anni della rivista settimanale e non serve certo essere esperti di manga e anime per sapere che molti dei personaggi dei cartoni animati che abbiamo guardato da bambini, un tempo, erano nati in una versione cartacea in bianco e nero. Il videogioco unisce i grandi eroi memorabili, da Goku di Dragon Ball, passando per Naruto della serie manga di Naruto sino a Pegasus di Saint Seiya e tanti altri ancora.

Noi di MangaForever abbiamo avuto modo di provare il primo test e nelle prossime righe potrete scoprire la nostra impressione su un titolo che si rivela giorno dopo giorno uno dei più attesi.

Non appena entrati in Jump Force ci rendiamo immediatamente che il picchiaduro crossover non ha nulla a che vedere con il predecessore J-Stars Victory Vs.

Jump Force, fin da subito, dimostra le sue caratteristiche che puntano a farsi riconoscere per un titolo che unisce libertà di movimento, variabilità, personalità e, soprattutto, tante botte in puro stile giapponese con combattimenti epici che sino ad ora era possibile solo ipotizzare.

Jump Force si presenta con un sistema di personalizzazione del personaggio e, prima di addentrarci nella mischia, il sistema ci propone la scelta di 6 avatar, ognuno che fonde le caratteristiche principali dei personaggi di spicco degli anime: ad esempio un avatar potrà vantare l’armatura dei Saiyan, un altro ancora il costume di Sasuke Uchiha e così via. Una volta selezionato l’avatar potremo addentrarci nell’enorme lobby completamente esplorabile (la pianta di percorso, anche nella selezione delle modalità di gioco, sembra molto simile alla saga Xenoverse dei videogiochi Dragon Ball).

Potremo semplicemente combattere e tutte le altre modalità non sono previste per la prova. Una volta vicini alla modalità di combattimento, il sistema ci propone di lottare contro la CPU o online. Se sceglieremo online prima partirà un tutorial.

La scelta di Bandai Namco nel rendere la beta una prova anche offline è da ammirare, in quanto va incontro alle esigenze di chi non possiede una connessione Internet talmente eccellente da poter godere di decenti sessioni di gioco, evitando, così, rallentamenti e quit improvvisi da parte degli avversari.

Selezionata la modalità di combattimento, la prova ci propone ben 15 personaggi giocabili: Goku, Vegeta, Freezer (Dragon Ball), Rufy, Zoro, Barbanera (One Piece), Naruto, Sasuke (Naruto), Seiya di Pegasus (Saint Seiya), Ichigo, Rukia (Bleach), Gon, Hisoka (Hunter x Hunter), Yusuke e Younger Toguro (Yu Yu Hakusho). In più, sono disponibili tre arene di combattimento: New York, Namecc e Cervino. Una volta selezionato il team da tre guerrieri contro altri tre, la lotta inizia.

I personaggi sono tali e quali alla loro controparte manga e anime, ma la cosa che più colpisce stavolta è il loro tratto realistico che li trasforma quasi in un modello vicino all’essere umano reale.

Il gioco dà senz’altro il meglio di sé quando i pugni si scontrano. Ogni personaggio vanta un ampio moveset che si divide in due parti ben distinte: comandi base e tecniche. Nei comandi base sono presenti le possibilità di attacchi leggeri e/o pesanti con pugni, calci, impeti, parate e combinazioni che innescano delle scene in movimento eseguite dalla CPU del videogioco. Le tecniche, invece, sono quattro per ogni personaggi giocabile e sono attivabili dopo aver rifornito il nostro personaggio di energia (tenendo premuto R2) e, quando sarà sufficiente, potremo sceglierne una e danneggiare l’avversario.

Ogni personaggi vanta quattro tecniche, ognuna più potente della prima, ma la più potente di tutte, ovvero la tecnica suprema, è quella generata dall’unione di tasti R2 e X.

Nel corso del combattimento ci sembrerà sul serio di comandare quei personaggi che abbiamo amato (e che amiamo, vedi One Piece) guardare in televisione. Ogni personaggio è realizzato per rispecchiare ciò che è e le tecniche, così come le varie mosse basse a disposizione, sono fedelmente tratte dal manga di provenienza. Ogni colpo sarà anche complicato schivarlo, pertanto molto spesso saremo costretti ad incassarlo, ma, quando si tratta di lanciarlo, avremo la percezione di tutta la potenza esplosiva di determinati attacchi (come il Chidori di Sasuke o la Tecnica a Tre Spade di Zoro).

Come anticipato, per chi non vanta una connessione ad Internet eccellente riuscirà con non poco fastidio a concludere un match, magari lo perderà anche. D’altro canto, la modalità online è molto più divertente e competitiva, dal momento che la modalità offline ha un livello di difficoltà molto basso e sarà difficile perdere, ma la bellezza di tale libertà permette di sviscerare il moveset dei personaggi scelti nel proprio team.

Essendo una Beta, è naturale riscontrare problemi di rallentamenti o texture zigzagate e poco definite, in particolar modo nel contorno dei poligoni. Tuttavia, questa sarà materia di sviluppo da parte di Spike Chunsoft prima della pubblicazione del gioco a febbraio 2019.

Le tecniche di qualunque personaggio non sono inventate, ma sono fedelissime a quelle create dall’autore. Tra il parco mosse presente alcune saranno di assalto, come la il Red Hawk di Rufy, alcune ad impeto in puro stile Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 3 e altre, udite udite, di risveglio. Esatto, anche Jump Force vanta le tecniche di risveglio che si attivano dopo che la vita del nostro eroe ha raggiunto un livello critico.

Prima di attivare la tecnica risvegliata (che solitamente è l’ultima, attivabile con R2 e X), prima bisogna eseguire una sorta di evoluzione che si innesca con il tasto R3. Per taluni personaggi il risveglio si materializza con la stessa evoluzione. Ad esempio, Goku combatte in modalità normale, ma premendo il risveglio si trasformerà in Super Saiyan e il personaggio resterà evoluto sino a che l’intero duello non finirà, letteralmente. Questo vale a dire che una volta trasformati non si torna indietro, nemmeno tra la pausa di un round e l’altro.

In più il risveglio comporta anche delle tecniche differenti nel proprio arsenale.

Ancora, chi non vanta un’evoluzione dal risveglio, può ottenerla dopo aver eseguito la mossa finale. Prendendo in esame Naruto Uzumaki, la sua tecnica finale innesca la modalità controllo della Volpe a Nove Code unito al potere dell’Eremita delle Sei Vie. L’eroe della Foglia dopo aver messo a segno la tecnica continuerà il suo match proprio in questa stessa modalità e non tornerà allo stadio normale. Questo, a nostro parere, è un implemento applicato dopo le tante richieste dai fan dal momento che in diversi giochi precedenti si ritornava allo stadio normale dopo una tecnica di certo livello (la saga Storm dei videogiochi Naruto).

Pertanto, una volta risvegliati, potremo fin da subito scagliare la nostra tecnica speciale che potrebbe permetterci una vittoria sicura.

Il combattimento è molto focoso, sanguinoso e violento tanto che se subiremo diversi danni i segni si verificheranno sul corpo del nostro eroe, ad accentuarne il realismo. Tuttavia talvolta le sequenze di combo sono così rapide, da non comprendere appieno se stiamo eseguendo un calcio o un pugno. Magari una sequenze meno celere, permetterebbe un’esperienza di realismo ancora superiore.

Jump Force è un titolo che permette solo di giocare con team da tre personaggi e questi sono fondamentali servono anche da personaggi da supporto. Difatti, se in battaglia avremo problemi, basterà tener premuto il tasto L2 ed immediatamente il primo personaggio utile interverrà in nostro aiuto. Diversamente è possibile sostituire i personaggi del team semplicemente premendo lievemente lo stesso tasto.

Le arene di gioco sono un altro punto focale e predominante dell’azione di gioco. Il fattore del 3D prende vita proprio grazie alle arene che per la prima volta fondono i luoghi caratteristici della nostra realtà con quelli fittizi dei manga e anime, e non solo. Come anticipato, la Beta presenta tre arene, ovvero New York, in particolare Time Square, il Cervino, celebre montagna italiana delle Alpi e Namecc, uno dei più importanti pianeti del manga di Dragon Ball.

Ovviamente questa è una versione di prova del gioco e non sono presenti tutti i contenuti. Vi sono arene molto suggestive, come l’unione del ponte di Brooklyn e la Valle dell’Epilogo del manga di Naruto.

Le arene sono estese, ma non dispersive, difatti i due personaggi che combattono si integrano perfettamente nell’azione e ciò che ci circonda non solo vive, ma muta. Difatti, se subiremo un colpo pesante saremo letteralmente catapultati in un’altra dimensione e ci ritroveremo a combattere in una diversa arena di combattimento.

Dal punto di vista tecnico, la prima Closed Beta di Jump Force ha svolto il suo buon lavoro ed è stata una successo sia per gli sviluppatori che per i giocatori. Per i giocatori in quanto abbiamo avuto modo di provare uno dei crossover più ambiziosi ed enormi mai creati, non solo per un compenso economico, ma per celebrare i gloriosi 50 anni di una rivista che ha regalato e continua a regalare continue emozioni ai lettori. Jump Force deve essere il ringraziamento a Shueisha, deve essere il gioco celebrativo e Bandai Namco non può permettersi di sbagliare.

Per gli sviluppatori dal momento che hanno avuto modo di testare la stabilità dei server e, noi, nelle quattro sezioni, abbiamo riscontrato davvero poche problematiche relativamente al sovraffollamento di rete e pochi crash. Un ottimo risultato e un grande lavoro da parte di Bandai Namco considerando l’attesa dietro questo videogioco che ora più di prima grava su di sè grandi aspettative.

Jump Force propone un gameplay di puro combattimento, violento e si fa sentire e l’ambiente circostante amplifica l’azione di gioco. I guerrieri si danno lotta fin da subito e difficilmente ci si può perdere tra la vastità dell’arena.

Il videogioco, in più, prende spunto anche da altri importanti titoli e lo si percepisce proprio quando stiamo giocando, ad esempio come la serie Storm dei videogiochi di Naruto (se pensiamo alla modalità risveglio e ai tre personaggi di supporto), la serie di Budokai Tenkaichi di Dragon Ball (se consideriamo i vari impeti di attacco), la serie Xenoverse di Dragon Ball (considerando la lobby di selezione modalità).

Chiaramente essendo una Beta la tecnica non era eccelsa, la grafica ancora da definire, non erano presenti tutti i personaggi giocabili o le arene finora confermate, ma noi speriamo in un grande roster di personaggi iconici e di una modalità storia inedita che possa emozionare gli appassionati. Dopo tutto se ci fermiamo un attimo a pensare, questo gioco unisce in un unico universo le leggende e gli eroi dei cuori delle persone di tutto il mondo che sono cresciute assieme alle loro gesta.

Un’azione congiunta di tanti eroi, come Naruto, Goku, Ichigo e Rufy, è il sogno definitivo di un lettore manga e Bandai Namco Entertainment e Spike Chunsoft non possono sbagliare neanche per questo motivo.

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