WWE 2K19 | Recensione PS4
Pubblicato il 13 Ottobre 2018 alle 17:00
2K Sports e Yuke’s Future Media Creators ritornano con l’annuale videogioco di wrestling WWE: WWE 2K19 e AJ Styles è in copertina con l’obiettivo di rendere il nuovo simulatore il vero “campione del mondo”.
Ci avviciniamo alla conclusione del 2018, ma l’anno può certo concludersi senza l’appuntamento annuale con il simulatore di wrestling targato WWE
Quest’anno la WWE propone il suo nuovo WWE 2K19 , prodotto da Yuke’s Future Media Creators, e punta al massimo per raggiungere la vetta ed accaparrarsi il rispetto e l’approvazione degli utenti. Yuke’s convoglia le forze proponendo un videogioco il cui obbiettivo è quello di coinvolgere non solo gli appassionati più accaniti della disciplina, ma anche chi, come molti, ha voglia di un sano videogioco dove le “mazzate” non mancano di sicuro. Altro obbiettivo, sottinteso, è quello di superare i precedenti titoli e anche sé stesso, al fine di essere riconosciuto come IL videogioco di wrestling, e non solo l’annuale simulatore WWE.
Quest’anno in copertina troviamo il Phenomenal One, l’attuale campione del mondo WWE e il padrone dello show SmackDown LIVE, AJ Styles. La scelta di presentare il campione WWE non è fine a sé stessa, e sicuramente non serve ad esaltare il valore di un atleta che non ha più nulla da dimostrare dal momento che è uno dei migliori di sempre. La scelta di Yuke’s e della WWE è quella di rendere questo videogioco, simbolicamente parlando, il “campione del mondo” e un fenomeno, appunto. Sarà riuscita Yuke’s a raggiungere gli obiettivi prefissati con WWE 2K19? Scopriamolo con questa recensione.
- MODALITA’ DI GIOCO
WWE 2K19 è un videogioco che presenta delle differenze sostanziali rispetto al precedente. Nonostante i titoli WWE non peccano mai di modalità e di variabilità di gioco, WWE 2K19 spara le sue carte migliori immediatamente presentandoci due nuovissime possibilità di gioco del filone “PRESENTAZIONE“: Le Torri 2K e Daniel Bryan.
Le Torri 2K è una nuovissima modalità selezionabile sia online che offline. Affrontata online l’obiettivo sarà la conquista della Torre da un milione di Dollari di AJ Styles e se rispetteremo dei determinati requisiti potremo avere l’occasione di sfidare il Phenomenal One in persona. Innanzitutto bisogna battere 15 avversari in una sola sessione di lotta e, chiaramente, la difficoltà proposta è mediamente alta ad esempio la salute tra un match e l’altro non si rigenera e una volta perso, anche solo un match, saremo costretti a partecipare partendo da zero.
Nella modalità offline dovremo affrontare diverse serie di Gauntlet match con AJ Styles e le stipulazioni e obiettivi dei match saranno stabiliti direttamente dalla CPU. E’ una modalità chiaramente non dedicata propriamente per chi è alle prime armi, difatti è consigliabile agire prima di tutto nei match liberi.
La seconda modalità di spicco del gioco è quella di rivivere, letteralmente, l’intera carriera di Daniel Bryan: dai suoi inizi sino al ritorno in WWE dopo il grave infortunio accusato nel 2015 che lo aveva costretto al ritiro forzato nel 2016. La modalità, molto toccante e proposta in maniera dettagliata e precisa, è narrata personalmente da Bryan stesso il quale, prima di un suo match accaduto davvero, ci racconta il making-of e tutto ciò che ne è conseguito. All’interno della modalità, chiaramente, ci ritroveremo a vivere i momenti più belli, come l’invasione dello Yes Movement e della sua grande vittoria a WrestleMania 30, e quelli più brutti come, appunto, i licenziamenti ed infortuni.
La modalità dedicata alla storia dell’American Dragon è uno dei motivi per acquistare il gioco, soprattutto se si è fan della disciplina.
Si passa, subito dopo, con la tipica modalità esibizione all’interno della quale potremo partecipare alle più disparate tipologie di match e combattere sia in singolo che con amici. Il roster proposto è davvero vasto, immenso e variegato. Sono presenti tutti gli atleti e le atlete del passato e del presente (con il ritorno di Rey Mysterio e l’ingresso di Ronda Rousey), le leggende, i campioni e anche i lottatori che creeremo nella sezione creazioni. Quella della modalità esibizione non è variata più di tanto, difatti permette anche di stipulare match titolati, di scegliere le arene degli show settimanali di Raw, SmackDown LIVE, NXT, Pay-Per-View e così via.
Un occhio di riguardo quest’anno è legato al roster femminile, corposo e molto ben realizzato tecnicamente. Per chi segue la WWE, il dettaglio non è passato inosservato dal momento che questo mese la Federazione realizzerà il primo Pay-Per-View tutto al femminile, WWE Evolution (e non solo per Ronda Rousey).
La modalità ha sempre quel forte impatto di divertimento e di adrenalina pura, soprattutto se provato con gli amici.
La modalità che, invece, ha subito un grande ed interessante cambiamento è la carriera. Lo scorso anno si partiva da un lottatore con peculiarità personalizzate e il sistema di gioco permetteva di partire dal basso, lottando nel performance center WWE, sino, eventualmente, a raggiungere la vetta. Quest’anno, invece, dopo aver scelto la categoria di atleta che più ci aggrada, ovvero Gigante, Possente, Cruiser, Picchiatore o Tecnico, WWE 2K19 ci catapulta in uno storymode nella quale siamo già atleti professionisti, ma lottiamo nelle indie. La WWE nota il nostro talento e ci propone un contratto per ripartire dall’inizio e di raggiungere i nostri sogni da atleti professionisti.
Ruolo chiave della modalità è giocato da Triple H e non a caso è messo lì. Anche attualmente, il COO recluta i migliori atleti in tutto il mondo per poi farli crescere nuovamente partendo dal settore di NXT. Nella modalità carriera, difatti, partiremo proprio da NXT e saremo allenati dalle migliori personalità presenti nel business dello sport entertainment. E’ una modalità che necessita pazienza e affiatamento alla disciplina.
Tra le modalità di combattimento è presente, infine, la tipica modalità Universe attraverso la quale saremo noi i booker della WWE. Potremo scrivere e stabilire gli show settimanali, combatter in Pay-Per-View, fare promo al microfono e nel backstage, combattere per il titolo e creare rivalità.
- GAMEPLAY & COMPARTO TECNICO
Recensendo un videogioco targato WWE la vera problematica è da sempre legata al gameplay. WWE 2K19 è un videogioco che, visivamente parlando, rivela un grande gameplay, adeguato alla disciplina e sembra di controllare per davvero un vero spettacolo WWE. Le tecniche delle Superstar sono estremamente realistiche, molto fedeli alle originali, in particolar modo le mosse finali, e si ha la completa sensazione di assestare o di incassare un colpo. Il gameplay ha delle animazioni nettamente migliorate rispetto ai precedenti titoli, difatti non abbiamo riscontrato “movimenti strambi” o fisicamente non realistici.
Dai pugni, calci, salti dalle corde e quant’altro si ha la sensazione di rivivere un match vero e proprio e il gameplay, pertanto, aggiunge un tassello positivo all’esperienza di gioco. Divertente, molto divertente e le mosse degli atleti di spicco, come AJ Styles, Seth Rollins, sono catturate e applicate nel videogioco. Chi guarda la WWE ogni settimana si renderà conto che tali movimenti sono praticamente i medesimi che appaiono in tv.
Tecnicamente parlando, invece, WWE 2K19 ha ancora della strada da fare prima di accontentare tutti. Nei momenti in cui, ad esempio, scegliamo di combattere un match a più uomini all’interno del ring ci sarà un’accozzaglia di pugni, calci e risse ed ad un certo punto non riusciremo più a comprendere chi è il nostro giocatore e chi no. Il framerate comincerà a subire dei cali leggeri, non in maniera dominante, ma il rallentamento sarà netto all’occhio di chi sta giocando.
Un altro tassello ancora da raggiungere e il confronto tra gli atleti. Mentre si combatte non si ha ancora quella percezione di un confronto, ma semplicemente di un uomo o di una donna che casualmente colpisce con successo. Sarebbe bello se tra i due atleti ci fosse un maggiore contatto, anche visivo, così da avere una sensazione di una lotta psicologica, piuttosto che solo fisica e meccanica. La situazione migliora esponenzialmente man mano che gli atleti si riducono, ma attenzione, purtroppo è sempre fin troppo semplice incappare in esilaranti bug.
Il gameplay, sebbene presenti anche dei copia e incolla dai precedenti titoli, vanta anche delle novità e una di queste è il Payback , ovvero una selezione di abilità selezionabili da prima del match che permette al giocatore di poter rivelare degli “assi nella manica” nei momenti critici.
Un plauso importante da segnalare è l’assoluta maggiore velocità di caricamento tra una modalità ed un’altra. In WWE 2k18 il caricamento raggiungeva livelli imbarazzanti di attesa, mentre nel nuovo titolo la situazione è nettamente stabile e ci basteranno pochi istanti di attesa prima di riprendere il controllo.
- GRAFICA & SONORO
La grafica di WWE 2K19 è senz’altro uno dei punti di maggior successo. I dettagli sono tutto, almeno così dice la gente, e Yuke’s pare che lo sappia benissimo e questo è anche grazie all’ottimo supporto delle console PlayStation 4, Xbox One e PC. Il sudore e il sangue degli atleti durante i match è nettamente visibile, così come il movimento fluido e regolare dei capelli, soprattutto se abbiamo a che fare con atleti e atlete che portano una capigliatura medio-lunga.
La grafica applica su un videogioco delle enormi arene, personalizzate dagli show settimanali e in Pay-Per-View e anche le cinture sono praticamente le medesime alle originali. Le entrate sono riprodotte in maniera fedele, con tanto di effetti, fumogeni e tutto ciò che di spettacolare vi è in un ingresso. Relativamente ai performer i tratti somatici sono riconoscibili, ma non ancora nettamente simili agli originali. Col tempo, tuttavia, si riuscirà a trovare anche un netto incontro tra finzione e realtà in questo specifico punto.
Il sonoro fa la sua bella figura. Le soundtrack che ci accompagnano nel menu principale sono canzoni reali e che abbiamo avuto modo di ascoltare in precedenza. Segnaliamo un miglioramento dal punto di vista della telecronaca, condotta da Michael Cole, Corey Graves e Byron Saxton, la quale è più presente specialmente negli ingressi degli atleti. La telecronaca racconta un ampio parco di curiosità, aneddoti e record degli atleti sul ring, ma talvolta, come di consueto, vi sono dei momenti di mutismo.
- CREAZIONE & NEGOZIO
Se siete dei creativi e adorate sconvolgere il sistema e contestualmente siete fan WWE questo gioco fa per voi. Come ogni anno, Yuke’s propone la modalità creazione e, se interessati, potreste passare la maggior parte del tempo solo in questa sezione. Sono sempre tante le cose da fare, ad esempio è possibile modificare i tratti somatici degli atleti, aggiungere o ridurre i parametri, designare l’entrata di un atleta ad un altro (immaginate se Sami Zayn entrasse con la theme song di The Undertaker), assegnare un titolo ad un atleta che nonostante il talento non vince quasi mai (sempre Sami Zayn), creare match, atleti, cinture e così via.
Anche WWE 2K19 presenta la solita modalità negozio attraverso la quale potremo scegliere di acquistare prodotti legati al gioco con microtransazioni o sbloccare wrestler con il denaro guadagnato nel corso delle sezioni di gioco.
- NEVER SAY NEVER
Lo slogan del videogioco è “Never Say Never“. WWE 2K19 si impegna tantissimo e raccoglie tutta la potenza hardware dell’attuale generazione per portare un gioco di wrestling non solo ludicamente, ma anche tecnicamente bello. Il videogioco è molto divertente, intrattiene, ci si lascia trasportare e senza dubbio non annoia. Tuttavia, tecnicamente, c’è ancora strada da fare, ma sicuramente possiamo confermare che siamo molto più avanti rispetto a quanto sperimentato con WWE 2K18.
WWE 2K19 ha potenziale, ma resta ancora relegato alle radici. Non spicca più di tanto il volo, escluse le modalità “La Torre” e “Daniel Bryan”. Non è il gioco wrestling definitivo, rispondendo alla domanda ad inizio articolo, ma è un acquisto che quest’anno vale la pena di fare. Il gameplay, seppur presenti problematiche legate principalmente alla meccanicità degli atleti, è comunque molto fluido e fisicamente più apprezzabile anche solo da guardare.
WWE 2K19 è il ponte verso il prossimo videogioco che, chissà, potrebbe davvero raggiungere la vetta della montagna e se nemmeno il prossimo lo sarà, allora probabilmente lo scettro potrebbe passare a quello dopo. Never Say Never, they say.