100% Marvel Best – Wolverine: Evoluzione – Recensione
Pubblicato il 29 Febbraio 2012 alle 11:28
Torna una delle saghe più celebri e acclamate di Wolverine. Seguite Logan in una lotta senza esclusione di colpi contro il terribile Sabretooth, narrata da Jeph Loeb e illustrata dall’italiano Simone Bianchi.
100% Marvel Best – Wolverine: Evoluzione
Autori: Jeph Loeb (testi), Simone Bianchi (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 12,00, 17 x 26, pp. 144, col.
Data di pubblicazione: febbraio 2012
Che Wolverine sia popolare è un dato di fatto che non può essere messo in discussione e il successo ottenuto dall’artigliato Logan si deve al grande Chris Claremont che negli ormai lontani anni ottanta prese un character minore inventato da Len Wein e lo rese carismatico e intrigante come non mai nelle pagine del mensile Uncanny X-Men. Presto il mutante canadese iniziò ad apparire in numerosi comic-book ma l’allora editor in chief Jim Shooter ritenne risaputo dedicargli un apposito serial e concesse la pubblicazione solo di una miniserie, la stupenda Wolverine, scritta sempre da Chris e disegnata dal mitico Frank Miller.
Quando però Tom De Falco sostituì Shooter come direttore editoriale della Marvel le cose cambiarono. Costui era convinto che fosse necessario sfruttare gli eroi più amati in maniera decisa (più o meno come ha fatto in tempi recenti Joe Quesada e adesso Axel Alonso) e perciò fu varato il serial regolare di Wolvie e le sue comparsate in altre testate si moltiplicarono. E la situazione attuale non è affatto cambiata.
Devo confessare che la saga di Logan, comunque, non è di mio gradimento, sebbene nel corso del tempo ci siano stati momenti interessanti, come la sequenza iniziale di Claremont, certi episodi di Peter David e Larry Hama o la run di Greg Rucka. Nel complesso, tuttavia, le storie del rissoso mutante le ho sovente trovate commerciali e basate sull’azione e la violenza fine a se stesse, senza troppe concessioni all’analisi psicologica del character. Inoltre, è mancata una vera e propria evoluzione di Logan e quando ciò si è verificato ha più che altro riguardato i mensili degli Uomini X.
Panini Comics ripropone in un volume della linea 100% Marvel Best una sequenza intitolata Evoluzione, appunto, che si pose il fine di indagare sul passato di Logan e sulle sue complicate origini, concentrandosi inoltre sui rapporti problematici con l’odioso Sabretooth, classica nemesi dell’Arma X. A scrivere la storia è Jeph Loeb che, sinceramente, non ha fatto altro che imbastire una story-line inutile che è semplicemente il pretesto per propinare cruenti e sanguinosi scontri. Loeb arriva addirittura a far risalire le origini di Logan all’antica Roma, introducendo l’idea insulsa dei cosiddetti Lupoidi. Per giunta, non fa nulla per descrivere in maniera sfaccettata Wolvie e Sabretooth che, nelle sue mani, si trasformano nelle parodie di se stessi. I testi sono inesistenti e i dialoghi dozzinali.
La parte grafica non migliora il livello del volume. So bene che l’italiano Simone Bianchi è attualmente uno dei penciler più acclamati in circolazione ma personalmente lo considero sopravvalutato. Non voglio dire che non sia bravo; ma nel fumetto in questione Bianchi si limita a scopiazzare gli stili del compianto John Buscema e dei fratelli Kubert senza mai rivelare un minimo di personalità. Ogni vignetta mi sa di già visto e non rilevo sostanziali differenze tra i suoi disegni e quelli che si possono ammirare in tante altre storie di Wolverine o di Conan, giusto per fare un esempio.
Bianchi eccelle nell’illustrazione ma non è abile nello story-telling: manca il senso dell’azione da una vignetta all’altra; c’è troppa staticità che non evoca l’idea del movimento, cosa grave se si pensa che la trama si basa su lotte senza esclusione di colpi. In definitiva, quindi, Evoluzione è un’opera tutta superficie e niente sostanza e non posso non darne un giudizio negativo. E magari Panini Comics avrebbe fatto meglio a ristampare il Wolverine di Claremont/Miller. Peccato.