L’Imperatore Meiji – Historica Biografie Vol. 17 | Recensione
Pubblicato il 10 Ottobre 2018 alle 11:00
Chi è l’Imperatore Meiji? Una delle figure più importanti della storia del Giappone! Mathieu Mariolle ci racconta le sue vicende, avvalendosi dell’estro grafico del bravissimo Ennio Bufi che impreziosisce questo volume della collana Historica Biografie!
Con questa diciassettesima uscita la collana Historica Biografie di Mondadori Comics si occupa di un personaggio molto particolare: l’Imperatore Meiji, una delle figure più importanti della storia giapponese. Il suo nome significa ‘governo illuminato’ e la sua rilevanza è tale che viene usato per definire l’epoca in cui è vissuto. Si tratta di un periodo cruciale per il Giappone poiché rappresenta l’ingresso ufficiale di questo paese nella modernità.
Prima di Meiji, infatti, il Giappone era sostanzialmente isolato e legato a modi e costumi di tipo feudale. Questo difficile e complesso periodo di trasformazione della società nipponica viene descritto da Mathieu Mariolle, nome noto agli estimatori del fumetto di area bd. Ha scelto di raccontare, però, gli eventi ricorrendo a una peculiare tecnica narrativa. Le vicissitudini di Meiji e in generale del Giappone sono, infatti, rievocate da due collaboratori dell’Imperatore che, ormai anziani, riflettono sul passato.
L’Imperatore appare poco e rimane sullo sfondo del racconto. Tutto, però, ruota intorno a lui e la sua presenza è sempre implicita. I due uomini, quindi, iniziano la loro riflessione con il colpo di stato che permise a Meiji di ottenere il potere ad appena quindici anni. Descrivono perciò un uomo facilmente manipolabile dai consiglieri che, suo malgrado, nel corso degli anni si rende responsabile di un profondo mutamento del Giappone facendolo diventare un paese rispettato e temuto, specialmente dai paesi occidentali.
La contrapposizione tra Giappone e Occidente, del resto, è una delle tematiche fondamentali. Il primo simboleggia il feudalesimo, il mondo contadino e le tradizioni; il secondo, invece, rappresenta la scienza, la tecnologia, l’apertura nei confronti di società diverse. Meiji riesce a impadronirsi di quegli elementi della vita occidentale che considera utili per il Giappone, conservando nello stesso tempo alcune cose del passato. In questo modo fa del Giappone una potenza mondiale.
Naturalmente non è tutto facile e non mancano conflitti, guerre, tentativi di colpi di stato e intrighi che coinvolgono i due narratori. Mathieu Marielle, a dispetto della lentezza della trama e dell’eccessiva densità di testi e dialoghi, propone una storia profonda e coinvolgente con un’umanità variegata composta da contadini, burocrati, soldati, samurai, protagonisti più o meno consapevoli di eventi di portata epocale. Da questo punto di vista, svolge davvero un buon lavoro.
Il volume va inoltre preso in considerazione per gli splendidi disegni di Ennio Bufi che molti conoscono e apprezzano per numerose opere realizzate per Bonelli, Bao Publishing e vari editori francesi. Ha uno stile naturalistico e dettagliato, contrassegnato da fluidità, eleganza e raffinatezza. Le sue figure sono spesso dotate di grazia e plasticità e l’effetto, a livello visivo ed estetico, è eccellente.
Costruisce la tavola con inquadrature dal taglio cinematografico che contribuiscono a evidenziare gli stati d’animo dei narratori e degli altri personaggi, ma vanno tenute d’occhio anche alcune vignette di dimensioni più spaziose, di solito a doppia pagina, quasi sempre incentrate sui combattimenti. In questo caso Bufi si avvicina alla nobile tradizione dell’arte illustrativa dell’ottocento, con effetti a dir poco apprezzabili.
Gabriela S. Hamilton, dal canto suo, valorizza le matite di Bufi con colori tenui, evanescenti, in linea con l’atmosfera introspettiva della trama. In definitiva, questo volume di Historica Biografie è uno dei migliori finora usciti e potrà piacere ai lettori che amano le avventure ambientate nel mondo affascinante del Sol Levante. Da provare.