A Star is Born di Bradley Cooper | Recensione
Pubblicato il 12 Ottobre 2018 alle 20:00
Arriva in Italia il film d’esordio di Bradley Cooper, A Star Is Born, con protagonisti Lady Gaga e lo stesso Cooper.
La storia di E’ Nata Una Stella è vecchia quasi quanto il cinema stesso.
La prima versione risale infatti al 1937, quando William A. Wellman adattò il melodramma di George Cukor del 1932 A Che Prezzo Hollywood? Nel 1954 allo stesso Cukor venne l’idea di realizzare un remake del film di Wellman, che era essenzialmente un remake del suo film originale, dandogli un’impronta più musical e affidando il ruolo della protagonista alla regina dei musical, Judy Garland, che dopo Il Mago di Oz e prima di mettere al mondo la figlia Liza Minelli ottenne la sua prima nomination all’Oscar come miglior attrice protagonista proprio grazie a E’ Nata Una Stella. Infine nel 1976 arrivò il remake in versione rock A Star Is Born, diretto da Frank Pierson e con protagonisti Barbra Straisand e il leggendario attore-cantante Kris Kristofferson, che nello stesso anno veniva citato in Taxi Driver come fonte di ispirazione per il personaggio di Travis Bickle di Robert De Niro.
Finora delle tre (barra quattro) versioni del film è stata questa la migliore, quella del ’76, ma il film scritto, diretto e interpretato da Bradley Cooper è ancora più bello di quello di Pierson (che poi è anche la versione alla quale questo film si rifà di più). “E’ sempre la stessa storia raccontata all’infinito”, dirà il personaggio di Sam Elliot (un gigante, da Oscar assicurato) a quello di Lady Gaga, e l’unica differenza è l’artista che la sta raccontando in questo momento: se ha qualcosa da dire allora vale la pena ascoltarlo, e mr. Cooper ha senz’altro qualcosa da dire.
Magari non è ancora esperto dietro la cinepresa, lo si capisce per come gestisce alcune cose, alcuni momenti, alcuni personaggi e alcuni momenti di alcuni personaggi, ma bisogna ricordarsi che si tratta di una prima opera e di prime opere così non se ne vedono tanto spesso. E si, sarà anche un remake di un remake di un remake, ma questo remake ha un’anima sua e la grida forte per farsela uscire dalla gola e permettere a tutti di ascoltarla.
A Star Is Born di Bradley Cooper è il film assemblato per piacere, è il film che unisce due star che piacciono e che ci piace che ci piacciano, è il film di cui tutti devono parlare perché è bello parlarne; è il film per chi non ha mai visto uno dei precedenti A Star Is Born, è il film per chi li ha visti e li ha amati e ne vuole ancora, è il film che inizia e finisce e vive e muore con la coppia protagonista, che li segue costantemente e si innamora del loro innamorarsi, che cerca l’emozione e la trova e la dà, che mescola il fascino di una vita al massimo alle ombra che ne conseguono, che esalta un vecchio tipo di cinema ma lo fa usando le miglior sofisticatezza moderna.
E’ un film di stelle, ce le mostra mentre nascono e ce le mostrano mentre muoiono e noi stiamo lì a guardare, anche se sappiamo già come va a finire, anche se conosciamo la storia che quelle stelle ci stanno raccontando. Del resto è sempre la stessa storia raccontata all’infinito.