Mayans MC 1×04 – Murciélago/Zotz | Recensione
Pubblicato il 28 Settembre 2018 alle 17:00
Messo momentaneamente da parte la guerra fra Cartello e Los Olvidados, i Mayans dovranno far fronte al più classico degli omicidi di confine che potrebbe minare l’egemonia dei loro traffici mentre i federali iniziano a mostrare segni di insofferenza con EZ e suo padre Felipe.
L’episodio della scorsa settimana di Mayans MC, il terzo – la nostra recensione QUI – aveva in qualche modo finito di disporre i pezzi sulla complessa scacchiera della serie: la guerra fra il Cartello Galindo e i ribelli Los Olvidados con al centro proprio il club, da un lato alleato del Cartello e dall’altro – a causa delle mire “espansionistiche” di un piccolo gruppetto capitanato dal fratello di EZ, Angel – pronto a spalleggiare proprio i ribelli.
Con il quarto episodio, intitolato Murciélago/Zotz, ci avviciniamo al giro di boa di questa prima stagione e il “confine” rimane sempre il grande protagonista della serie.
Un gruppo di suprematisti bianchi infatti gioca al “tiro al bersaglio” contro i messicani che cercano di superare il muro di confine ma colpiscono la persona sbagliata: un corriere di medicinali di contrabbando. L’episodio ovviamente attira l’attenzione dei Mayans ma anche quella delle autorità compiacenti che hanno paura che gli equilibri mantenuti proprio dai Mayans stiano per saltare per colpa di un nuovo “attore” esterno.
Man mano che il club porta avanti le sue indagini però si inizia effettivamente a delineare la presenza di un misterioso nuovo “attore”.
Miguel Galindo, con l’aiuto della moglie Emily, inizia a delineare una nuova strategia per combattere Los Olvidados ma come già capitato in passato i nuovi metodi faticano a cedere il passo ai vecchi rischiando nuovamente un bagno di sangue.
In tutto questo i federali iniziano a fare pressione, molta, su EZ e su suo padre Felipe. Hanno infatti scoperto che il figlio di Miguel Galindo è stato rapito e che è entrato in gioco il gruppo degli Los Olvidados: vorrebbero sfruttare questo momento di debolezza per infliggere al Cartello un colpo decisivo ma EZ non intende collaborare ulteriormente soprattutto se di mezzo deve finirci Emily. I federali tentano quindi di fare leva su Felipe minacciando di rivelare ai figli il segreto sul suo passato.
https://youtu.be/hFTqqFzy3ew
Dopo tre episodi dall’approccio sostanzialmente identico, con Murciélago/Zotz la serie cerca nuove strade narrative procedendo su diversi filoni narrativi paralleli.
La sottotrama del club e del nuovo “concorrente” è effettivamente derivativa ma funziona discretamente bene se non altro per ritmare l’episodio con alcune scene d’azione così come il tentativo di approfondimento dei personaggi secondari è apprezzabile seppur ancora acerbo.
Coco da un lato è il personaggio che più ricorda certi archetipi dei personaggi di SoA mentre Felipe incarna invece quell’anima un po’ più “robusta” e “cinematografica” sui cui la serie vorrebbe poggiarsi e trovare la sua identità.
La parte meno convincente dell’episodio è però quella legata ai Galindo. In questo frangente il personaggio di Emily sta lentamente scivolando verso lo stereotipo della “moglie del boss” che cerca di cambiare/inserirsi negli affari illeciti del marito.
Questo quarto episodio, formalmente, è ineccepibile e scorre per più di un buona metà senza particolari problemi evidenzia allo stesso tempo come i “difetti” finora evidenziati della serie non vengano neanche minimamente affrontati. Manca spessore a molti di questi personaggi le cui azioni risultano tanto repentine quanto arbitrarie, Angel, complice anche un protagonista troppo spesso in ombra; per farla breve una serie del genere necessità tanto di una trama e di un intreccio solido quanto di uno sviluppo certosino dei personaggi che in questa fase latita ancora.