Fumettibrutti si evolvono in Romanzo Esplicito: intervista a Josephine Signorelli
Pubblicato il 14 Settembre 2018 alle 17:00
Dal successo online al suo primo libro con Feltrinelli Comics: la rapida ascesa dell’autrice siciliana che continua a far riflettere e sdegnare migliaia di utenti.
I social hanno recentemente creato una nuova e diversa fruizione del fumetto, dalla singola vignetta alla storia vera e propria, evolvendo un nuovo linguaggio grafico specifico per internet. Da questa deriva sono nati tanti fenomeni del web che riescono ad arrivare al cuore di migliaia di utenti con un messaggio forte e deciso, che rispecchia il loro pensiero o il loro agire quotidiano. Solo al 2016 risale il boom di Labadessa, un ragazzo campano che in pochi mesi è diventato famoso in tutta Italia, arrivando a picchi di 400.000 followers su Facebook. Quasi contemporaneamente emergono anche altri autori che trattano aspetti nascosti della vita di chiunque, così simili è così diversi tra loro.
Tra questi, Fumettibrutti pizzica con forza l’animo dei lettori e degli utenti, buttando loro in faccia il lato oscuro della realtà: quello fatto di debolezze, crudeltà, difficoltà a dire di “no” a chi si impone con la forza e tanto, molto altro. Esplosa nell’estate del 2017, l’autrice Josephine Signorelli ha avuto un anno di fuoco: pochi mesi dopo l’inizio del suo successo, ottiene le attenzioni dell’autore Tito Faraci che la porta come prima esordiente per la sua nuova collana di fumetti Feltrinelli Comics. Il libro Romanzo Esplicito arriverà in libreria e in fumetteria a partire dal 27 settembre e abbiamo approfittato per farle qualche domanda a riguardo.
MF: Partiamo dall’inizio e raccontami la genesi del nome e dell’idea di Fumettibrutti.
FB: È una storia che fa un po’ ridere perché ho fatto la stessa cosa per il mio cane (una trovatella). La prima volta che l’ho vista ho pensato “Mamma mia che brutta!”, così l’ho chiamata Brutta. Ed è successa la stessa cosa anche per Fumettibrutti: inizialmente non disegnavo in questa maniera particolare, ma ero abbastanza precisa nei corpi e facevo dei bei sfondi. Una volta un fumettista famoso (di cui non dirò il nome) mi disse: «Prova a mettere il font nei tuoi balloon a mano, invece di farlo al computer». Non ci avevo mai pensato! Seguii il suo consiglio, ma il prof. dell’Accademia mi disse che quella scrittura era proprio brutta. Da lì, ho scritto meglio per cercare di renderlo in linea con la mia calligrafia. A un certo punto mi sono resa conto di una cosa: non doveva essere la mia scrittura ad adeguarsi al mio disegno, ma viceversa! Allora ho iniziato a disegnare come scrivevo, ovvero a zampe di gallina; questo è dovuto anche al fatto che le cose che voglio raccontare non riuscirei a rappresentarle con un disegno pulito.
MF: Come se trasponessi la tua confusione mentale sulla carta…
FB: La confusione e i conflitti non esclusivamente mentali credo che siano alcuni dei sali della vita. La confusione, il conflitto è l’amore sono alcuni dei temi principali dei racconti letterari: non può esistere un libro senza un conflitto! Romanzo esplicito parla di un amore finito, anzi è più un conflitto tra passato e presente. Ho un percorso di lavorazione particolare: quando faccio i libri li scrivo, faccio anche pagine che poi butto. Disegno fino a quando il libro stesso non trova una sua forma! Infatti proprio lui mi ha guardata e mi ha detto: “Devi farmi così!” e mi ha indirizzata a cosa dovevo fare. Sapevo più o meno come dovevo agire, ma poi è stato il libro stesso a indicarmi la via.
MF: Com’è stato il tuo percorso artistico? Hai iniziato su carta e poi ti sei spostata online?
FB: Ti rispondo citandoti quello che mi disse un mio professore: «La tua roba sembra uscita da una tipografia sporca anni ’50.» Io vedo il web come uno spazio sociale, dove urlare ciò che voglio senza dare aspettativa a nessuno. Quando ho avuto il boom la scorsa estate, non credevo che nelle mie tavole ci si potesse rivedere qualcuno. In quelle tavole ci metto il mio stato mentale quotidiano, anzi, parte di esso. Con il tempo mi sono resa conto che tanti utenti aspettavano ogni giovedì una mia vignetta: una volta uno mi scrisse “Ogni giovedì mi fai un regalo”. Da lì ho capito che non posso saltare l’appuntamento settimanale, perché ci sono persone che aspettano un mio post! Ora ho una responsabilità!
MF: Come hai vissuto la creazione di Romanzo Esplicito?
FB: Decisamente in maniera un po’ strana. A tratti alterni ho un forte malessere interno. Per lunghi periodi non ci ho lavorato per via di questo nuovo modo di lavorare, relativamente oppressivo. Però questo mi è tanto pesato, perché il disegno è il mio tempio pulito entro il quale mi rifugio ed è stato strano “sporcarlo” in questo modo. Poi però ci ho lavorato tanto sopra per ripulirlo del tutto.
MF: Oltre Romanzo Esplicito hai altri lavori all’orizzonte?
FB: Ci sarà una mia breve storia all’interno di una raccolta intitolata Materia degenere e verrà presentata a Lucca da Diabolo Edizioni. Ci saremo io e altre quattro artiste fighissime e la raccolta sarà a cura di Marco Galli. Poi gli altri progetti sono ancora segreti…