Mayans MC 1×02 – Escorpión/Dzec | Recensione

Pubblicato il 12 Settembre 2018 alle 15:00

Il secondo episodio di Mayans MC si concentra sul triangolo fra il club, Los Olvidados e il Cartello con particolare attenzione su quest’ultimo.

Il primo episodio di Mayans MC ci aveva introdotto il mondo famigliare – almeno per chi aveva apprezzato Sons of Anarchy – seppur leggermente diverso del protagonista Ezekiel “EZ” Reyes – la nostra recensione QUI.

I Mayans conducono i loro traffici al confine con il Messico e come mostrano nel primo episodio sono uno dei vertici di un pericoloso triangolo che li lega con un doppio-filo sia al Cartello Galindo e soprattutto al gruppo di ribelli Los Olvidados con cui il fratello EZ, Angel, ha stretto un accordo in gran segreto tradendo, di fatto, il club e coinvolgendo lo stesso EZ.

Se nello scorso episodio era stata mostrata questa complessa scacchiera, questo secondo episodio, intitolato Escorpión/Dzec, parte subito con le conseguenze del piano che Los Olvidados aveva messo a punto contro il cartello: rapire il figlio di Miguel Galindo e di Sarah – fidanzata di EZ ai tempi della scuola.

La mossa tanto improvvisa quanto audace dei ribelli getta ovviamente nel caos il Cartello e il suo capo, colpito sul personale e di cui di fatto ne viene minata l’autorità, mentre i Mayans si trovano stretti in una nuova morsa fra il Cartello che chiede loro aiuto nel ritrovare il bimbo e Angel che è, ovviamente, anche lui colto di sorpresa dalla mossa dei suoi alleati.

EZ intanto è parecchio scosso da questa crisi, nutrendo ancora sentimenti per Sarah, mentre Miguel minaccia vendetta contro tutti e tutto iniziando a comprendere cosa significhi davvero guidare il Cartello sopratutto dopo che la stessa Sarah lo affronta a muso duro chiedendogli “spiegazioni” sul suo “altro mondo”.

Escorpión/Dzec parte molto bene evidenziando quello che sembra già essere il nucleo tematico di questa stagione ovvero il triangolo fra Mayans, Los Olvidados e Cartello riuscendo anche ad allontanarsi dall’ombra della serie madre – che a dirla tutta non incombeva neanche troppo nel primo episodio se non per qualche ingenuità di sceneggiatura e soluzioni stilistiche.

Se la prima metà dell’episodio quindi viaggia spedita bilanciando il dipanarsi dell’evento principale dell’episodio con un primo timido approfondimento dei personaggi – Sarah e El Coco – a metà circa l’episodio inizia a perdere mordente e la tensione si allenta.

Concentrandosi infatti troppo sul personaggio di Miguel non solo il club viene quasi messo da parte, ma lo stesso capo del Cartello viene imbrigliato in una backstory forse un po’ troppo complessa e che di fatto non ha, almeno per il momento, utilità per lo sviluppo di trame e personaggi.

Questa soluzione purtroppo vanifica anche il primo incontro fra EZ e Sarah che doveva essere molto più incisivo negli intenti ma non riesce a capitalizzare un episodio buono ma non ottimo.

La regia ha un buon ritmo ma non può fare miracoli soprattutto nella seconda parte dell’episodio in cui si “siede” per accomodare una eccessiva “verbosità”.

Escorpión/Dzec mostra alcuni interessanti spunti per il futuro della serie non tanto in termini di progressione della trama e/o dei personaggi quanto piuttosto per la strada intrapresa che si allontana decisamente da quella di SoA.

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