Il Guardiano della Diga Volume 1 | Recensione

Pubblicato il 10 Settembre 2018 alle 11:00

Un nuovo coinvolgente ed emozionante fumetto portato in Italia da BAO Publishing, realizzato dai maestri giapponesi Robert Kondo e Daisuke “Dice” Tsutsumi. Dopo la morte del padre, il piccolo Maiale protagonista ha ereditato il ruolo di Guardiano della Diga, colui che si occupa dell’ultimo baluardo a difesa della Valle dell’Aurora dalla Nebbia. Tra solitudine e applicazione, il maialino si troverà a dover affrontare, insieme a due coetanei, un viaggio alla ricerca di sè stesso e alle risposte ai misteri intorno alla nube nera, con la conseguente esplorazione del misterioso mondo oltre la diga.

La voglia di emozionare i suoi lettori spinge BAO Publishing a cercare storie commoventi in tutto il mondo e, stavolta, gli appassionati italiani possono beneficiare del talento dei due maestri Robert Kondo e Daisuke “Dice” Tsutsumi (fondatori dello studio di animazione Tonko House nonché collaboratori con la Pixar per capolavori come Toy Story 3, Ratatouille e Monsters University) i quali hanno deciso di adattare il loro premiatissimo cortometraggio “The Dam Keeper (candidato all’Oscar al migliore cortometraggio animato) in una storia a fumetti divisa in tre volumi, appunto Il Guardiano della Diga.

  • LA COSTRUZIONE DELLA DIGA

Il protagonista delle vicende è un giovane maialino, rimasto orfano a causa della morte della madre prima e del padre poi. Quest’ultimo, prima di andarsene, lo ha istruito affinché un giorno potesse gestire la Diga, ultima protezione della Valle dell’Aurora dalla “Nebbia“, una vaporosa ondata di nube scura portatrice delle peggiori sventure. Tra la vita da normale bambino (con tanto di prese in giro da parte dei compagni) e quella da “adulto” manutentore di un baluastro, il protagonista porta avanti la sua vita ossessionato dalla Nebbia, dai suoi meccanismi e dalla figura del padre, impazzito ai suoi occhi proprio a causa della Diga e della grande minaccia della nube oscura. Cercando sè stesso, il suo posto nel mondo e la risposta ai misteri che avvolgono sin dall’infanzia la sua vita, il piccolo maialino affronterà, insieme all’amica Volpe e all’odiato Hippo, l’attacco della Nebbia alla Diga. Inizia così l’avventura che porta il piccolo gruppo all’esplorazione di un nuovo mondo…e, l’incontro col misterioso signor Van, non fa che aumentare l’alone di mistero che circonda la spedizione.

  • OLTRE LA DIGA

Basta questo volume a farci capire il tipo di storia che Kondo e Tsutsumi vogliono presentarci: intensa, commovente, allussiva e con una profonda morale. Le vicende del piccolo maialino e la sua sofferenza vengono, in maniera simbolica, contrapposte all’ondata oscura portata dalla Nebbia: nonostante un inizio straziante e noir, col tono angoscioso e l’andamento lento dell’azione (aumentati dall’incredibile stile del disegno che, per tutta la storia, sembra voglia evidenziare i pixel di ogni singola tavola, per esplorare pienamente ambiente e personaggi e riprodurre la sensazione visiva del cinema d’animazione) il proseguo della storia ha un sapore favolistico, con  tavole spesso mute e molti monologhi a far da contorno a una narrazione con pochi dialoghi, delicata e toccante. Piccola nota negativa lo spezzamento in volumi di una storia talmente immersiva che fa pesare al lettore, e non poco, l’interruzione delle vicende.

Il primo volume de Il Guardiano della Diga è solo il preludio ad alcune vicende che, una volta pienamente svolte, riempiranno dolcemente il cuore dei lettori, sulla scia di Tre Ombre di Cyril Pedrosa.

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