Perché ai prossimi Oscar ci sarà anche la categoria “Miglior Film Popolare”
Pubblicato il 10 Agosto 2018 alle 12:00
Una decisione presa per aderire alla situazione del mercato, e per…sopravvivere.
Una rivoluzione in casa Academy. O meglio l’Academy stessa ha deciso di apportare alcuni cambiamenti per adattarsi al mercato, allo sviluppo dell’industria cinematografica, e per..sopravvivere.
Infatti, così come comunicato attraverso Twitter dallo stesso account dell’Academy a partire dall’anno prossimo, la cerimonia degli Oscar includerà anche una nuova particolare categoria: quella del Miglior film Popolare.
In questo modo, molti film campioni d’incassi, spesso relegati a premi “minori” e tecnici, ora potranno avere il proprio momento di gloria, e potranno vantare un riconoscimento critico ufficiale, oltre che quello già riservato dagli incassi e dall’audience.
Change is coming to the #Oscars. Here's what you need to know:
– A new category is being designed around achievement in popular film.
– We've set an earlier airdate for 2020: mark your calendars for February 9.
– We're planning a more globally accessible, three-hour telecast. pic.twitter.com/oKTwjV1Qv9— The Academy (@TheAcademy) August 8, 2018
L’Academy non ha ancora reso noti i criteri in base ai quali i film verranno selezionati, ma è chiaro che una prima rosa di candidature si potrà fare ad occhio attingendo dalla lista dei maggiori successi della stagione cinematografica.
In questa maniera anche film per i quali le major hanno cercato in passato candidature importanti (come ad esempio l’intento ventilato da parte della Warner Bros di proporre Wonder Woman, anche sulla scia del movimento femminista del #metoo), avranno la loro grande occasione.
C’è da credere che tutto questo potrebbe causare dei movimenti in seno all’industria hollywoodiana, che di questi tempi punta anche con film dall’ampio budget e dai grossi incassi, ad un’affermazione critica, e ad un messaggio sociale che travalichi il semplice “pop” (ed il successo di Black Panther ne è un esempio).
Ma l’istituzione della categoria di Miglior Film Popolare non è stata l’unica novità comunicata dall’Academy: la durata della cerimonia sarà di tre ore complessive (anziché quattro), ed alcune statuette verranno consegnate durante le pause pubblicitarie.
Ecco quindi un’altra importante modifica sopraggiunta per questioni di sopravvivenza ed adattamento. L’ultima cerimonia degli Oscar, trasmessa da ABC Network, è stata la meno seguita di sempre dall’audience americana (con tanta gioia da parte del Presidente Donald Trump che, come al solito, ha sbeffeggiato su Twitter molti degli attori hollywoodiani critici nei suoi confronti presenti alla serata) avendo avuto un audience pari a 26 milioni di telespettatori, a fronte dei 32 milioni dell’edizione del 2017.
L’Academy ha perciò capito che, nonostante il grande appeal che gli Oscar continuano a rivestire per la cultura popolare americana e mondiale (dopo gli eventi sportivi continuano ad essere l’evento televisivo più seguito dell’anno negli Stati Uniti), la cerimonia in sé per sé avrebbe bisogno di un restiling, e di qualche misura in più per risultare attrattiva.
E per questo motivo l’istituzione del premio per il Miglior film Popolare arriva anche con l’obiettivo di inserire dei “titoli di grido” nella lista dei film candidati ad i premi più importanti. L’intento è quello di attirare un certo tipo di audience, magari composta dai giovanissimi, che, probabilmente non risultano molto interessati alla lista dei film solitamente candidati come miglior pellicola (l’anno scorso oltre a La Forma del’Acqua di Del Toro gli altri film della lista erano: Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, Scappa-Get Out, Dunkirk, L’Ora più Buia, Chiamami Col Tuo Nome, Lady Bird, The Post e Il Filo Nascosto, titoli che non risultano essere attrattivi per un audience più popolare e giovanile).
Si tratta quindi di una questione di sopravvivenza, e di adattamento al mercato. Probabilmente anche un certo tipo di “pressione” subita dall’Academy negli ultimi tempi da parte di alcune major (Warner e Disney su tutte) per ottenere candidature importanti per i propri titoli, avrà fatto scattare l’antenna dell’attenzione verso un bacino di film che fino ad ora non si sono neanche lontanamente avvicinati al filotto di pellicole candidate per i premi più ambiti (dagli ultimi Star Wars, ai vari Avengers, tanto per dirne alcuni).
Che la rivoluzione abbia quindi inizio. Sperando che la cerimonia degli Oscar non si trasformi nel tempo in una sorta di Mtv Movie Awards.
Ricordiamo che la 91esima cerimonia degli Oscar si svolgerà il 24 febbraio 2019, mentre quella del 2020 è stata anticipata al 9 febbraio.