Le 10 nuove migliori serie tv del 2018 – Parte 1
Pubblicato il 13 Agosto 2018 alle 09:30
La nostra personale classifica di cosa non dovreste perdervi di questa prima metà dell’anno.
Ogni anno porta con sé nuovi film, ma anche nuove serie. Abbiamo fatto una selezione di ciò che è andato in onda da gennaio a giugno 2018 (tra le novità assolute, non nuove stagioni) – su qualsiasi rete generalista o via cavo, servizio streaming o altro che sia – e abbiamo stilato una personale classifica di ciò che, secondo noi, dovreste approfittare per recuperarvi quest’estate in attesa della nuova stagione televisiva.
Let’s begin.
10. The Looming Tower (HULU negli Usa, Amazon Prime Video in Italia) –la nostra recensione–
Che succederebbe se si volesse indagare sui mesi antecedenti la fatidica data dell’11 settembre 2001 e cercare di capire come si sia arrivati a quel triste epilogo? O ancor meglio, se lo stesso poteva essere evitato? E’ ciò che tenta di fare Legendary TV con la miniserie The Looming Tower con un Jeff Daniels in grande spolvero accanto a Bill Camp, Michael Stuhlbarg, Virginia Kull, Sullivan Jones, Wrenn Schmidt e Alec Baldwin per la regia del documentarista Alex Gibney (Going Clear: Scientology and The Prison of Belief, Taxi to the Dark Side, We Steal Secrets: The Story of Wikileaks). Un interessante e inedito spaccato politico-sociale-spionistico.
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9. The Resident (FOX negli Usa, FoxLife in Italia)
Insieme a 9-1-1 di Ryan Murphy, The Resident è sicuramente tra le novità più interessanti della midseason generalista 2018. Prodotto da Antoine Fuqua, rispolvera il genere medical e lo fa in una veste inedita, niente amori à là Grey’s Anatomy o primo soccorso à là E.R. Piuttosto la denuncia del marcio del sistema sanitario statunitense. Come si manda avanti un ospedale privato, tra ricchi medici potenti e idealisti specializzandi del titolo?
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8. Patrick Melrose (Showtime negli Usa, Sky Atlantic in Italia) –la nostra recensione–
Una miniserie in questo caso, quindi dalla durata limitata, in cui Benedict Cumberbatch (ex Sherlock e Doctor Strange) mostra tutte le proprie velleità attoriali passando tra umori molto differenti tra loro, per raccontare la storia di un uomo vittima di traumi e abusi con cui, anche da adulto, deve drammaticamente fare i conti. Dopo una partenza troppo incentrata sul suo protagonista, ogni episodio ha una struttura propria che va a incastonarsi perfettamente nel quadro generale. Adattato dal David Nicholls di One Day dal ciclo narrativo de I Melrose di Edward St Aubyn.
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7. The Terror (AMC negli Usa, Amazon Prime Video in Italia) –la nostra recensione–
Una nave, la HMS Terror del titolo, sperduta tra i ghiacci, insieme alla Royal Navy HMS Erebus, nel 1800. Bloccato, congelato e isolato, l’equipaggio troverà pericoli ben più temibili e pericolosi del ghiaccio stesso. Dal romanzo del 2007 La scomparsa dell’Erebus (The Terror) di Dan Simmons, con un cast britannico d’eccezione fra cui Tobias Menzies, Ciaran Hinds e Jared Harris costretto ad affrontare i propri demoni, oltre a quelli che si annidano tra i ghiacci e alla nuda e cruda sopravvivenza.
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6. Trust (FX negli Usa, Sky Atlantic in Italia)
Quasi in contemporanea con il chiacchiericcio nato da Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott dopo il recasting di Kevin Spacey, è andata in onda su FX questa encomiabile serie che racconta il rapimento Getty. Avvincente, dolce, interessante, fedele ma piena di invettiva, tanto narrativa quanto di regia. Girata in parte in Italia dove avvenne davvero il rapimento nel 1973, con un cast d’eccezione sia d’oltreoceano che nostrano – fra gli altri, spicca Luca Marinelli nel ruolo di uno dei rapitori. La regia di Danny Boyle è la ciliegina sulla torta, con un episodio interamente girato in dialetto calabro. Un Donald Sutherland senza scrupoli, una Hilary Swank splendente e un Brendar Fraser inedito nei panni del cowboy-risolutore della famiglia Getty.
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5. Pose (FX negli Usa, inedita in Italia)
Il mondo LGBT delle sale da ballo della fine degli anni ’90 non ce lo aveva mai raccontato nessuno. Ci pensa ovviamente Ryan Murphy a farlo, con un serial che ha il primo cast transgender regolare. Non poteva realizzare questo progetto che sul via cavo, eppure c’è molto di generalista nel “buonismo” con cui racconta questa storia, per far avvicinare anche lo spettatore più “lontano” a questo mondo.-
4. Il Miracolo (Sky Atlantic)
Una madonna che piange inspiegabilmente sangue mette in discussione vari personaggi, tutti diversi fra loro ma le cui vite saranno interconnesse. Una serie italiana così originale e innovativa – e difficilmente classificabile, questo il suo pregio migliore – in Italia non si vedeva dai tempi di Gomorra. Merito di Niccolò Ammaniti che si è buttato per la prima volta in una sceneggiatura per l’audiovisivo. Chapeau.
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3. Killing Eve (BBC America negli Usa, TIMVision in Italia, arriverà in autunno)
Perfetta simbiosi fra il femminismo imperante a Hollywood e nella società contemporanea e uno sguardo totalmente inedito su come si fa un crime sul gioco del gatto col topo. Merito ovviamente dell’autrice Phoebe Waller-Bridge, che già si era fatta conoscere con Fleabag (in Italia su Amazon), e delle due protagoniste, con una grandissima Sandra Oh (l’ex Cristina di Grey’s Anatomy). Un ribaltamento di tutte le regole di genere e di gender che vi lascerà spiazzati. In autunno arriverà su TIMVision.
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2. Counterpart (Starz negli Usa, inedita in Italia)
Due universi paralleli, esistenti da un certo punto nella nostra storia quando il mondo si è “spaccato”. Pochi ne sono a conoscenza. E’ così che tutto – città e personaggi compresi – hanno una loro controparte (come da titolo). Un avvincente ritratto spionistico attuale ricco di colpi di scena e con un J.K. Simmons fenomenale in un doppio ruolo, come quasi tutti gli attori protagonisti. Assolutamente da non perdere. Peccato non abbia ancora una casa in Italia.
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1. Succession (HBO negli Usa, inedita in Italia)
Scrittura sopraffina, una famiglia detestabile nessuno escluso, una guerra all’ultimo sangue per il potere. Questa è Succession, passata quasi in sordina su HBO ma da recuperare, in attesa di una messa in onda in Italia. Una storia che ricorda quella della famiglia Murdoch: quanto sarà finzione e quanto ispirato alla realtà?