Hellblazer Special – Hellblazer/Books of Magic | Recensione
Pubblicato il 6 Agosto 2018 alle 11:00
Cosa succede quando Tim Hunter rimane coinvolto in un’avventura con John Constantine? Di tutto, come scoprirete in questo volume che presenta un intrigante team-up tra i protagonisti di due acclamate serie Vertigo: Hellblazer e Books of Magic!
La Vertigo ha fatto fortuna con vari personaggi legati al mondo dell’occultismo. Autori come Neil Gaiman, in particolare, svolsero un ruolo importante in tal senso, ampliando il lato mistico/esoterico del DCU con serie acclamate del livello di Sandman. Tra i suoi lavori si distinse pure la miniserie Books of Magic, in cui introdusse il giovane Tim Hunter, un ragazzino che potrebbe diventare il mago più potente dell’universo. In quell’occasione John Constantine, lo Straniero Fantasma, il Dr. Occult e Mr. E lo guidavano nei reami della magia.
In seguito al successo della miniserie, fu varata una collana regolare dallo stesso titolo che ebbe un discreto successo. Tim poteva essere considerato una specie di antesignano di Harry Potter e le sue vicende, narrate da John Ney Rieber, si basavano su atmosfere fantasy. Tim giocò un ruolo importante nell’ambito magico della DC e non sono mancati i suoi incontri con altri personaggi.
Adesso RW Lion propone uno speciale che include una miniserie di due numeri, Hellblazer/Books of Magic. Come è facile intuire, si basa su un incontro tra Tim e il cinico John Constantine, protagonista assoluto di Hellblazer. I personaggi non potrebbero essere più dissimili tra loro. Tim è un ragazzino a modo suo ingenuo e idealista e non è privo di insicurezze. John è invece un bastardo senza scrupoli e tende sempre a manipolare i malcapitati che hanno la sfortuna di incontrarlo.
La miniserie è firmata da Paul Jenkins e John Ney Rieber che alla sua uscita nel 1997 si occupavano rispettivamente di Hellblazer e di Books of Magic. Un giorno Tim entra in possesso di una scatola appartenuta a un bambino che, anni prima, aveva conservato oggetti per lui importanti. Grazie alle sue doti esoteriche, scopre che era di John Constantine. Si tratta dunque di un ricordo legato all’infanzia del discusso occultista che, come sanno i fan, non è stata certo allegra.
E quando c’è John Constantine in circolazione, prima o poi apparirà qualche demone dalle pessime intenzioni. Senza spoilerare, specifico solo che Tim e John finiranno all’inferno e dovranno confrontarsi con i loro incubi interiori. Jenkins e Rieber fanno un buon lavoro e scrivono un’avventura in perfetto stile Vertigo, caratterizzata da un buon equilibrio di horror, fantasy e introspezione. La delineazione psicologica dei personaggi è accurata e gli autori evidenziano in maniera efficace il tormento di John, provocato dal pessimo rapporto avuto con il padre.
I disegni sono di Paul Lee che ha uno stile ombroso, a tratti pittorico, valorizzato da suggestivi chiaroscuri adatti a una vicenda di demoni e reami infernali. Il suo story-telling, tuttavia, difetta di dinamismo e molte tavole appaiono un po’ statiche. Nel tp sono poi incluse tre brevi storie tratte dall’antologico Winter’s Edge.
Nella prima, Paul Jenkins descrive, con testi poetici e delicati, una conversazione tra John Constantine e un fantasma, nell’atmosfera ovattata di un bar newyorchese in una fredda giornata natalizia. I disegni sono di Paul Pope che ci dona tavole di grande livello, impreziosite dallo stile indie e contorto che da sempre lo contraddistingue. Nella seconda, invece, l’eversivo Garth Ennis di Preacher presenta un John Constantine alle prese con gli errori del passato e il senso di colpa a essi collegato, assistito dall’estro grafico del bravo Glyn Dillon.
L’albo si conclude con un’avventura di Tim Hunter che si imbatte in una ragazza costretta a vendere droga per sopravvivere. La scrive John Ney Rieber e pure in questo caso abbiamo a che fare con testi riflessivi. A disegnarla c’è l’efficace Steve Parkhouse, nome storico del fumetto inglese, che alcuni forse ricorderanno per qualche episodio di Nick Fury Agent of Shield. Nel complesso, questa proposta è di buon livello e potrà interessare gli amanti delle storie di magia in salsa Vertigo.