5 Mondi Libro 1 – Il Guerriero di Sabbia | Recensione

Pubblicato il 11 Agosto 2018 alle 11:00

La linea BaBao di Bao Publishing si arrichisce di un altro validissimo titolo dopo l’ottimo Uma del Mondo di Sotto.

Chrysalis, capitale di Mon Domani. Al Castello di Sabbia fervono i preparativi per il giorno della sabbia e la piccola Oona è molto preoccupata anche per la lettera che ha appena ricevuto, oltre che per le sue scarse doti nel modellare l’aniforma; ma i problemi sono anche più grandi di quanto la nostra beniamina possa immaginare: i cinque mondi si stanno infatti surriscaldando e molti sono convinti che ciò dipenda dalla necessità di accendere di nuovo gli antichi fari, i cinque fari che un tempo furono spenti a causa di forze malvagie. Ma i cinque popoli sono divisi da antiche incomprensioni, anche di fronte a un’ecatombe che sembra ormai inevitabile. Sembra dunque che l’unica speranza sia riposta in tre ragazzi, diversissimi tra loro perché provenienti da mondi diversi, ma uniti dal bisogno di sopravvivere e dalla fede nell’amicizia e nella fedeltà al proprio impegno.

Cinque Mondi è dunque un’opera che mischia leggenda ed avventura, in un mix che risulta ben congegnato, anche se, difficile a dirsi, l’opera è il frutto della collaborazione di ben cinque autori diversi, ovvero Alexis Siegel, Boya Sun, Mark Siegel, Matt Rockfeller, Xanthe Bouma.

Anche se è un fumetto destinato ai giovani lettori, come tutti quelli della linea BaBao, non bisogna sottovalutarlo, perché all’avventura mischia anche l’intrigo politico e la guerra. Questa è una nota per me molto positiva, perché dimostra rispetto verso i lettori e la loro maturità. E, di conseguenza, è un volume che sarà apprezzato anche da lettori adulti o comunque più grandicelli.

Il ritmo è abbastanza buono, ma in alcuni momenti è un po’ lento, come, per esempio all’inizio, prima che Oona apprenda quanto succede e cominci la sua avventura.

Molto azzeccati i personaggi, come la stessa Oona (anche se la sua abilità non è certo particolarmente originale) o An Tzu, che sonofacilmente identificabili, ma purtroppo non hanno tutti una caratterizzazione a tutto tondo che permetta di comprenderli completamente (ma è anche vero che siamo solo al primo volume). La cosa positiva è che ognuno di essi ha una origine diversa, che consente agli autori di mostrare alcuni aspetti del razzismo (e anche del bullismo) che si annida nella gente. I lettori più giovani (ma anche agli adulti non farebbe male) potranno così capire, nel vedere scene di odio e avversione tra appartenenti a persone di razze diverse, cosa si prova e magari ragionarci un po’ su.

Il disegno è una parte importante della storia, con un tratto a linee morbile che sottolinea il lato in un certo senso fantastico della avventura.

Essenziale nelle tavole è l’uso del colore, con toni tenui, che in un certo senso contrastano a dire il vero con le tematiche piuttoto adulte della storia. Ma questo contrasto  si esaurisce in definitiva in una piacevole sensazione per il lettore che si ritrova a vivere incubi in un mondo che sembra da sogno. Graficamente mi piace la caratterizzazione dei personaggi, che riflette i valori della storia: per esempio Oona non è una ragazza fisicamente perfetta, anzi, ha le cosce un po’ grossette, ma proprio per questo il lettore forse riesce a immedesimarcisi meglio.

 

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