Vintagerotika – Yra | Recensione
Pubblicato il 29 Luglio 2018 alle 11:00
Torna un’altra amata sexy vampira del fumetto italiano: Yra! Non perdete questo albo della collana Vintagerotika caratterizzato da piacevoli atmosfere fantasy, scritto da Luca Laca Montagliani e disegnato da Andrea Bulgarelli!
Nell’ambito del fumetto sexy italiano, il filone delle vampire fu certamente popolare. Molti ricordano Jacula che diede inizio al genere, anticipando addirittura l’americana Vampirella. Non bisogna poi dimenticare Zora, forse il personaggio di maggior successo dei pocket erotici in bianco e nero, e la non meno celebre Sukia. C’è tuttavia una quarta sexy vampira, protagonista di una serie di culto, e cioè Yra, che oggi ritorna in un albo della collana Vintagerotika.
Pur essendo una vampira, Yra si distinse dalle altre anti-eroine citate. Creata da Renzo Barbieri, le sue storie furono scritte da Giuseppe Pederiali e disegnate dal grandissimo Leone Frollo. Bisogna ammettere che fu il tratto elegante e raffinato di quest’ultimo a fare la differenza. Il compianto artista, influenzato dallo stile di John Buscema, raffigurò una splendida donna dai capelli corvini e dal corpo perfetto che ammaliò i lettori.
Le avventure di Yra, inoltre, erano diverse da quelle di Jacula, Zora e Sukia. Le situazioni horror, pur presenti, non erano preponderanti. Yra agiva in un universo fantasy popolato da gnomi, streghe, maghi e principi e non mancava l’umorismo, tanto che la serie poteva essere interpretata come una presa in giro dei fumetti fantasy ed erotici. A ciò contribuivano i testi e i dialoghi di Pederiali, spesso sfacciati e sarcastici, nonché la costante apparizione di uno gnomo che fungeva da narratore e commentava ironicamente le trame.
Yra fu una serie di breve durata ma lasciò il segno e ora Luca Laca Montagliani la ripropone in questo albo. La bella vampira è in cerca di vittime, ansiosa di placare la sua sete di sangue (e anche di qualcos’altro). Per svariati motivi, tuttavia, si trova a interagire con un giovane affascinante, Dorian Grey, che potrebbe essere, in effetti, la vittima perfetta per Yra. Le cose, però, non sono quello che sembrano e presto la situazione diventerà pericolosa per lei.
Luca Laca Montagliani rispetta le caratteristiche originarie del personaggio, nonché l’atmosfera della sua serie. Non mancano la mostruosa strega Romilda, innamorata di Yra, e il simpatico gnomo narratore. Così come abbondano le piacevoli ambientazioni fiabesche amate dai fan di vecchia data, l’erotismo appena accennato e i contesti ironici e divertenti. Yra, inoltre, è sempre seducente e perfida, esattamente nel modo in cui Pederiali l’aveva descritta. Si tratta dunque di un sentito e riuscito omaggio a un fumetto ancora oggi ricordato da tanti con affetto.
Montagliani si concede pure un intrigante citazionismo letterario. La vicenda, infatti, è ispirata alla figura di Oscar Wilde. Il nobile Dorian Grey è un’evidente allusione al personaggio più famoso del discusso scrittore dell’estetismo fin-de-siécle e l’autore gli fa pronunciare un celebre aforisma wildiano: ‘L’unico modo di resistere alle tentazioni è cedervi’. In questo modo, Montagliani realizza un gioiellino post-moderno, popolare e colto nello stesso tempo.
Il disegnatore Andrea Bulgarelli svolge, dal canto suo, un’operazione molto simile. Come Frollo, anche Bulgarelli è palesemente influenzato da John Buscema. Anni fa avevo recensito Xandra, fumetto della EF Edizioni scritto da Enrico Teodorani e disegnato proprio da Bulgarelli, che rievocava le atmosfere sword & sorcery di Conan con una protagonista simile nell’aspetto a Belit, Red Sonja e le varie donnine di Buscema.Anche in questo caso, il penciler si attiene al modello del grande illustratore di Silver Surfer e Avengers con risultati eccellenti.
Ha avuto l’intelligenza di non imitare Frollo. La sua Yra può in parte ricordare quella di Leone, con la sua dirompente fisicità, ma è più aggressiva e meno languida del modello originale. Le tavole sono poi dettagliatissime e valorizzate da un dinamismo enfatico, specialmente quelle d’azione. Bulgarelli ha quindi unito l’attenzione nei confronti della tradizione a una sensibilità grafica contemporanea in maniera personale.
Insomma, anche questo albo della serie Vintagerotika va tenuto d’occhio.