Night Bus di Zuo Ma | Recensione

Pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 11:00

Dopo averci presentato I racconti dei vicoletti e Reverie, Bao ci presenta un altro rappresentante del fumetto cinese: Zuo Ma.

Una ragazza sta tornando a casa dopo un lungo viaggio; come in tutti i viaggi particolarmente lunghi fatti in solitaria la noia dopo un po’ ha il sopravvento e si comincia a guardare fuori dal finestrino del treno, ripescando i ricordi del passato. Per un contrattempo la ragazza scende (involontariamente) nella stazione sbagliata e qui inizia il suo vero viaggio. Con il buio, i mezzi pubblici smettono di circolare e il solo modo che ha per tornare a casa è l’autobus notturno. Così la ragazza procede verso il capolinea, dove trova un ascensore che la porta in profondità, tanto da poter vedere vari paesaggi, alcuni tali che le ricordano la sua infanzia in campagna. Ma l’autobus notturno non la porterà dove voleva andare, ma la accompagnerà in un lungo viaggio insieme a dei bambini che la caleranno in avventure tra il reale o l’onirico.

Se il manga da noi è ormai sdoganato completamente, il fumetto cinese è invece ancora una nicchia che non ha potuto far conoscere il suo pieno potenziale. Zuo Ma (nome d’arte di Zou Jian) è autore di fumetti e illustratore tra i più noti nel suo Paese. Molti suoi lavori sono stati pubblicati su riviste indipendenti di fumetti, come Special Comix, e le sue illustrazioni sono apparse sulla stampa cinese e su GQ. Nel 2007, la Casa editrice indipendente francese Xiao Pan ha pubblicato il suo Le Repos de la baleine e nel 2008 Chroniques de Pékin (collezione di vari autori tra cui appunto Zuo Ma).

Night Bus è un’opera contraddistinta da due caratteristiche, entrambe molto forti nell’opera: il contrasto “morbido” tra onirico e realtà e il percorso emozionale che questo volume consente di fare ai protagonisti.

Ho parlato di contrasto “morbido” perché Zuo Ma riesce abilmente a mescolare le due dimensioni, senza che il lettore riesca a capire quando parliamo di realtà e quando invece la fantasia ha preso il sopravvento; se questo dimostra una abilità non certo comune, è anche vero che al lettore è richiesta una certa attenzione, in quanto perdere anche solo un dettaglio potrebbe precludere la comprensione del passaggio.

In ogni caso lo stesso lettore non potrà che apprezzare la bellezza del perdersi in un mondo nuovo, ricco di creature speciali. Ma il volume è anche un viaggio interiore nei ricordi che si stanno perdendo, nell’infanzia che ormai è passata, ma che tenta, con i suoi ricordi appunto, di rimanere viva, cercando di riaffiorare quando un elemento dell’odierno possa relazionarsi con essa. Questo alla fine è ciò che Zuo Ma ci regala: un panorama delle emozioni profonde che spesso ci disabituiamo a scrutare.

Dal punto d vista artistico le tavole sono molto ricercate, con ricchi dettagli che riescono ancora di più ad immergere il lettore in questo mondo di confine. Molto apprezzabile anche il charadesign delle persone e delle creature fantastiche, che mantengono una forte caratterizziazione mostruosa, comunque senza scadere nel banale.

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