Guerra e Pace – La Grande Letteratura a Fumetti Voll. 13 & 14 | Recensione
Pubblicato il 25 Luglio 2018 alle 17:00
Mondadori Comics propone in due volumi l’adattamento fumettistico di uno dei capolavori assoluti della letteratura mondiale: Guerra e Pace! Frédéric Brémaud e Thomas Campi rievocano le atmosfere del romanzo di Tolstoj in queste due uscite de La Grande Letteratura a Fumetti!
La collana La Grande Letteratura a Fumetti di Mondadori Comics ha finora proposto adattamenti fumettistici di celebri romanzi in volumi autoconclusivi. Nel caso, però, di Guerra e Pace, capolavoro assoluto di Tolstoj, abbiamo a che fare con due uscite. Non poteva essere diversamente, considerando che l’opera immortale dello scrittore russo è ampia e complessa e richiedeva quindi notevole spazio.
Alla sua uscita, il libro ottenne un incredibile successo e fece entrare definitivamente il suo autore nel mito. Guerra e Pace è ormai un classico indiscutibile della letteratura. Non è certo di facile lettura, più che altro per il grande numero di personaggi coinvolti e per la vastità del contesto storico e narrativo affrontato da Tolstoj. Non è neanche semplice riassumere la trama. La vicenda si svolge comunque all’inizio del XIX secolo, nel periodo in cui l’Europa occidentale è tormentata dalle guerre napoleoniche.
La storia inizia a Mosca e Tolstoj, in particolare, si concentra sugli ambienti della nobiltà russa. Un ruolo di primo piano lo svolgono il conte Rostov, la bella figlia Natasha, il principe Bolkonskij e la moglie Lise e soprattutto Pierre, figlio illegittimo del potente conte Bezuchov. Questi è uno dei personaggi meglio caratterizzati e lo stesso si può dire di Nikolaj Rostov e la cugina Sonja. La vita di questi individui potrebbe essere piacevole ma viene sconvolta, come, del resto, quella della gente comune, dall’orrore della guerra e dalla minaccia rappresentata da Napoleone.
Tutti sono più o meno coinvolti dal conflitto e quando l’esercito napoleonico arriverà alle porte di Mosca, la situazione peggiorerà. Il principe Andrej, per esempio, sarà ferito e persino Pierre, un pacifista, si sentirà in dovere di prendere le armi, allo scopo di difendere tutto ciò in cui ha sempre creduto. Alla fine, la pace giungerà, ma il prezzo da pagare sarà elevato per tutti.
L’adattamento a fumetti è firmato da Frédéric Brémaud che è riuscito nel non facile compito di raccontare gli eventi di un romanzo mastodontico come quello di Tolstoj, senza tralasciarne gli aspetti più importanti.
Si mantiene fedele all’impostazione originale dell’opera, influenzata dalla tradizione del romanzo storico, con la presenza di Napoleone, ed evidenzia, come negli intenti originali dell’autore russo, l’orrore e la distruzione provocati dalla guerra.
I testi e i dialoghi sono curati ma a volte troppo verbosi. Non manca, almeno in principio, una certa lentezza nell’incedere narrativo che potrebbe risultare fastidiosa per qualche lettore. Le sequenze incentrate sulle battaglie, invece, sono spesso prive di testo. I disegni sono di Thomas Campi che ha uno stile pulito, fluido, essenziale, molto raffinato. Nello stesso tempo è estremamente dettagliato e lo si comprende osservando la cura certosina che il penciler dimostra quando raffigura le divise, gli interni delle case, le armi e i paesaggi sterminati in cui si svolgono le azioni belliche.
Vanno, inoltre, menzionati i colori vividi e intensi del bravissimo Fabio D’Auria che valorizzano le matite di Campi, rendendole visivamente efficaci. In alcune occasioni, opta per sfumature più cupe, in linea con la drammaticità della storia, in altre si concede suggestivi elementi pittorici (come nel caso dell’ultima splendida inquadratura a tutta pagina del secondo volume).
In definitiva, questo adattamento di Guerra e Pace è di indubbia qualità e potrà piacere agli amanti del buon fumetto e agli estimatori della letteratura.