Vintagerotika – Cimiteria | Recensione

Pubblicato il 22 Luglio 2018 alle 17:00

Siete pronti per il ritorno delle provocatorie sexy eroine degli anni settanta? Allora non potete perdere Vintagerotika, una serie di albi autoconclusivi che ripropongono un glorioso genere fumettistico italiano, realizzati da straordinari autori contemporanei! Si inizia con l’inquietante Cimiteria!

C’è stato un glorioso periodo del fumetto italiano, quello degli anni sessanta e settanta, caratterizzato da estrema inventiva. Le edicole dell’epoca proponevano albi di ogni tipo e qualunque genere narrativo veniva affrontato. Un ruolo di primo piano fu giocato dai cosiddetti sexy pocket, albi in bianco e nero che presentavano storie in prevalenza incentrate su seducenti personaggi femminili, perfidi e disinibiti, che sedussero e turbarono generazioni di lettori.

In principio, molte di queste serie, perlomeno se giudicate con un’ottica odierna, erano ingenue. Il sesso era appena accennato e al massimo si vedeva qualche nudità. Verso la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta, tuttavia, ci si avvicinò progressivamente all’hard fino al declino. Questi ‘fumettacci’ scandalizzarono moralisti e benpensanti, anche perché provocatori e irriverenti. Gli autori che li realizzavano non ponevano limiti alla fantasia e non guardavano in faccia nessuno. Erano fumetti che non uscirono nel periodo gramo di correttezza politica che attualmente, purtroppo, reprime la libertà di espressione.

Zora, Lucifera o Cimiteria oggi, infatti, farebbero storcere il naso soprattutto ai sedicenti progressisti che del politically correct insulso fanno la loro ragione di vita. Ecco perché l’iniziativa di Annexia chiamata Vintagerotika è, a mio avviso, significativa e importante. Mente dell’operazione è Luca Laca Montagliani che ha deciso di proporre albi autoconclusivi dedicati alle classiche anti-eroine del filone sexy, realizzati, però, da autori contemporanei che hanno cercato di conservarne lo spirito originario con uno stile al passo con i tempi.

Va specificato che tante di queste collane, un tempo bistrattate, sono state in seguito rivalutate. Non tutto era di grande livello, certo, ma non mancavano testate scritte e disegnate benissimo. Le saghe di Zora o di Lucifera non erano affatto banali, avevano sovente trame complesse e articolate, con una loro continuity, e non mancavano riferimenti letterari e artistici. Tra gli albi proposti da Annexia c’è quello dedicato a Cimiteria, uno dei personaggi più estremi mai ideati. Fu creata da Renzo Barbieri, uno dei nomi storici del filone sexy-horror, e dal disegnatore Carlo Panerai.

Cimiteria era una ragazza morta che per una serie di circostanze veniva rianimata e viveva avventure a dir poco disturbanti in compagnia del gobbo Quasimodo, innamorato di lei, e del satanista omosessuale John Finimore. Le storie risentivano chiaramente dell’immaginario della narrativa gotica e in più di un’occasione si dimostrarono eccessive e sconvolgenti. Ogni episodio era caratterizzato da un buon mix di azione, horror ed erotismo. Cimiteria è ovviamente bellissima e molti uomini sono sensibili al suo fascino. C’è però un problema e non di poco conto: la sua vagina è mortale. Chiunque abbia un rapporto con lei muore fulminato.

Questo particolare fu la base di tante storie deliranti e venne poi modificato. In questo albo, tuttavia, Cimiteria è protagonista di una vicenda che si colloca all’inizio della sua serie e tale inconveniente persiste. Diventa, anzi, il pretesto stesso della trama, scritta dal bravo Moreno Burattini, nome ben noto ai lettori Bonelli, e disegnata dall’altrettanto bravo Nestore Del Boccio. Va subito specificato che Burattini opta per toni ironici e grotteschi che si addicono alla storia. Malgrado la protagonista sia una morta, nel complesso l’horror è assente e prevale l’erotismo.

Il risultato è gradevole. Cimiteria, in compagnia del fedele Quasimodo, ha un incontro con un nobile, Lord Summersdale, che li riceve nella sua lussuosa abitazione. Tra lui e la donna, a quanto si intuisce sin dal principio, c’è una specie di patto. Man mano che la narrazione prosegue, le atmosfere si fanno sempre più torride e il finale è efficace. Burattini gioca con l’antico connubio Eros/Thanatos che ha suggestionato da sempre artisti, poeti e scrittori. Tutto, comunque, si mantiene sui toni di un umorismo nero, quasi British, con testi e dialoghi sfacciati.

I disegni di Nestore Del Boccio hanno un’impostazione grottesca. Non li definirei naturalistici ma non eccede in stilemi cartoon. Quasimodo, in particolare, è perfetto e il penciler riesce a evocarne la natura contorta e nello stesso tempo a farlo apparire simpatico e tenero. La dirompente fisicità di Cimiteria è resa con indubbia maestria e, considerando che in questo tipo di fumetti il sesso è fondamentale, le pagine dedicate agli amplessi sono efficaci. Del Boccio non punta sull’hard. Le tavole trasmettono al lettore l’idea di una passionalità intensa, elegante e sofisticata e l’effetto finale è di grande classe.

L’albo, come gli altri della collana Vintagerotika, include anche un saggio sul personaggio e sulla serie, la cronologia della testata Cimiteria, la sceneggiatura originale e uno sketchbook. Specifico che gli albi sono ordinabili esclusivamente su questa pagina: http://lacadelavega.wixsite.com/annexia/acquista . Se siete quindi stanchi dei soliti supereroi e volete provare qualcosa di diverso, ecco la proposta che fa per voi.

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