Nova: dall’autoproduzione a Stelle o Sparo | Intervista

Pubblicato il 16 Luglio 2018 alle 11:30

MangaForever ha incontrato Nova, nuova autrice della scuderia BAO Publishing, arrivata da qualche mese nelle fumetterie con Stelle o Sparo.

Dopo ZeroCalcare, BAO Publishing è pronta a lanciare una nuova stella dallo stile autobiografico, intenso e ironico, nell’universo fumettistico: stiamo parlando di Nova, autrice di Stelle o Sparo (QUI PER LA NOSTRA RECENSIONE) che MangaForever ha incontrato per voi.

Ciao Nova, benvenuta su MangaForever. Partiamo dalla collaborare con BAO: in cosa si differenzia il lavoro per una casa editrice rispetto alle tue precedenti esperienze di autoproduzione?
Ciao! Grazie per avermi contattata. Ho letto manga per una vita quindi essere intervistata da MangaForever mi sembra metafisico! Lavorare per una casa editrice ha delle belle frecce al suo arco. Sei più seguito, ricevi consigli e correzioni, hai maggiore risonanza. Su alcune cose oggettivamente fatichi di meno, e questo è un bene. L’autoproduzione rimane comunque un ambiente molto affascinante e una fucina di idee. Non smetterò mai di trovarla interessante, temo.

Citi Thoreau, Kerouac, anche un personaggio come Carmen Sandiego. Cos’è per te il viaggio? E cosa rappresenta nel fumetto?
Ho viaggiato quanto più mi è stato possibile fino ad oggi, anzi avrei voluto viaggiare molto di più (e più lontano). Nella vita come nel libro il viaggio è un modo efficace per staccarsi dalla quotidianità, per allargare le proprie conoscenze, incontrare persone diverse, vedere posti diversi. Molte cose diventano chiare solo quando sei lontano.

Chi sono Stella ed Ed per te? Quanto c’è di autobiografico in questo racconto?
C’è abbastanza di autobiografico. Per Stella ho dovuto attingere ad alcuni atteggiamenti della me stessa del passato. E’ un personaggio molto più brusco e polemico di quanto lo sia io. Ed invece è una mia cara amica. Si è riconosciuta bene nella trasposizione, ha insistito che le facessi il nasone perchè ne va fiera. Tutti i personaggi sono ispirati a qualcuno che conosco.

Si avverte forte la presenza dell’isola, del mare: che valenza hanno per te questi luoghi naturali?
Quell’isola l’ho visitata realmente. Era davvero così piccola. Di notte la trovavo di una potenza devastante. Non c’era niente per km e km tutto intorno, ti lasciava una sensazione in bilico tra l’angoscia e la libertà sconfinata: sembrava di stare nello spazio aperto. In realtà in genere preferisco la montagna, i posti verdi, incontaminati. Anche di notte. Ho un ottimo rapporto con la natura, mi fa sentire al mio posto in mezzo al caos.

Con la tua arte senti di rappresentare e dar voce a tante ragazze o, più in generale, tanti adolescenti che si sentono oppressi dalla durezza della vita?
Lo spero. Quando qualcuno mi dice che questo libro l’ha aiutato, in qualche modo, io ne sono sinceramente felice. Alcune persone si sono licenziate da lavori insoddisfacenti e pagati una miseria, hanno spezzato circoli di routine che li opprimevano per cercare di meglio. Alcuni sono partiti. Per me è una cazzo di vittoria, sono orgogliosa di loro e felice di aver aiutato qualcuno.

Stai lavorando ad un nuovo progetto? Magari con gli stessi protagonisti?
Sto per mettermi a lavorare al secondo libro, sarà una storia più urbana e con una certa dose di humor nero… in realtà non escludo qualche cameo di qualche personaggio di SoS! Tipo nella folla, o in un ruolo marginale… Amo quando succede, tipo le apparizioni di Stan Lee nei film Marvel!

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