Locke & Key Vol. 7 – Cielo e Terra di Joe Hill & Gabriel Rodriguez | Recensione

Pubblicato il 3 Luglio 2018 alle 10:00

Un’appendice a tema per chiudere il cerchio della saga horror di Joe Hill e Gabriel Rodriguez.

Il volume 7 di Locke & Key, la saga horror scritta da Joe Hill e disegnata da Gabriel Rodriguez, intitolato “Cielo e Terra”, contiene tre storie inedite che vanno ad arricchire il già vasto e variegato mondo nato dalla perversa e contorta mente dei due autori. Non un volume che rivela segreti stratosferici, ma un’ottima nota a margine per tornare un’ultima volta nel meraviglioso e inquietante universo partorito da Hill e Rodriguez.

Il volume contiene tre storie, sconnesse fra di loro ma incastonate in epoche e momenti diversi della storia della famiglia Locke e della tenuta di Keyhouse raccontati nei sei appuntamenti precedenti.

La prima, “Apri la luna” è ambientata nel 1912, con un giovane Ian Locke molto malato e il padre che, insieme al buon vecchio Harland, farebbe di tutto per esaudire gli ultimi desideri del figlio. Anche costruirgli una mongolfiera… ma se di mezzo ci fossero l’armadietto riparatore e il ferro sussurrante? Una sorta di Sogno di una notte di mezza estate a Lovecraft, Massachusetts.

In “La casa degli orrori”, seconda delle tre storie e ambientata ai tempi della Grande Depressione, tre gangster scoprono gli orrori nascosti di Keyhouse. Dopo una rapina, si ritrovano ad andare alla villa abitata in quel momento da Art, sua moglie, la sorella di lei e i due bambini della coppia. All’apparenza non c’è via di scampo per la famigliola, ma la stessa conosce bene tutti i segreti di Keyhouse quindi forse quelli davvero in pericolo sono i tre malviventi, di cui uno particolarmente depravato e… tonto.

Nell’ultima, intitolata sagacemente “Al cesso”, torniamo ai giorni nostri coi tre fratelli Locke che ben conosciamo, Tyler, Kinsey e Bode: proprio quest’ultimo ha un bisogno naturale impellente e questo gli farà scoprire un luogo segreto di Keyhouse, dove i tre si sono trasferiti da poco in seguito alla morte del padre. Una storia introvabile tratta dall’albo celebrativo IDW 10 Year Anniversary Collection.

Tutte e tre le storie contengono quello humour a tratti nero e molto attuale che ha sempre contraddistinto la scrittura di Hill, unita ai tentacolari disegni di Rodriguez che riesce a caratterizzare le tre storie abbinandole alle tre epoche narrate: toni grigi e rossi per quella ambientata nel 1912, un mix di splatter e pop per disegni e font utilizzati in “La casa degli orrori” e infine la classica girandola di colori contrapposta al grigio del “segreto” trovato da Bode in quella ambientata ai giorni nostri.

Magic Press confeziona ancora una volta un volume per cui è valsa la pena aspettare: volume cartonato vede in appendice non solo i consueti sketch di Rodriguez ma anche un esclusivo reportage fotografico di Shane Leonard, che ha viaggiato insieme all’editor Chris Ryall, al creatore di chiavi Charles P. Wilson e ai due autori nei luoghi del Massachusetts che li hanno ispirati per creare Lovecraft,  come per esempio la “caverna degli affogati” che è in realtà la “caverna delle rondini” a Nahant. Un confronto suggestivo fra foto reali e vignette del fumetto chiudono questo volume bonus (quasi un livello segreti dei videogiochi) per ripercorrere un’ultima volta Locke & Key.

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