I 7 manga consigliati dai lettori giapponesi
Pubblicato il 9 Luglio 2018 alle 12:00
Il sito giapponese Goo Ranking ha posto una precisa domanda al suo pubblico: quali, secondo voi, sono le opere imprescindibili del fumetto?
Considerando la cultura e l’affetto che il popolo del Sol Levante nutre per questo genere di letteratura le critiche e le discussioni sono pressoché infinite.
I risultati del sondaggio lasciano molte perplessità, ma presentano anche una spaccato degli interessi e dei pareri di una fascia di pubblico che si può definire appassionata di manga… attenzione però, appassionata non specialista.
Piccolo spoiler. Sorprende notare l’assenza di alcuni di quelli che oggi vengono considerati a livello mondiale dei colossi nel campo dei manga, a favore di altri prodotti più di nicchia.
A ognuno il suo parere insomma.
7 – Hyoryu Kyoshijtsu
Classe 1970, mangaka Kazuo Umezu. Una storia horror ambientata in una scuola di sesta elementare. Dopo un violento terremoto la scuola viene misteriosamente trasportato nel bel mezzo di un gigantesco deserto.
Il segreto dietro quellos scenario desolato è intrigante mentre lo sono meno le violente e spaventose creature che vivono nei dintorni. Un manga dai tratti rigidi, ben diversi da quelli a cui siamo abituati ai giorni nostri.
Una delle prime pietre miliari che ha dato un’impronta forte di stile.
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6 – Chinyuki
Manga breve, solo 6 tankobon, firmata Gatarou Man. Pubblicata agli inizi degli anni ’90 appartiene al genere comico, il protagonista è Taro Yamada, un bambino che è in grado di trasformarsi in scimmia.
Usa questo potere per il suo solo tornaconto personale, tuttavia ogni volta che si trasforma diventa sempre più cattivo e irritante.
Un ragazzo pestifero e una scimmia cattiva con un testone enorme, le basi per un manga comico ci sono tutte.
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5 – Chibi Maruko chan
Momoko Sakuro mette in piede la serie manga Chibi Maruko chan, slice of life che racconto le avventure della simpatica e del tutto normale Maruko.
Tutto è ordinario in questo manga, semplice come il vestitino bianco e rosso, la sua famiglia e le avventure che vive. Sono tutte storie semplici e comuni, caratterizzate da sentimenti già visti, il tutto ambientato negli anni ’70 quando il Giappone aveva un piede a metà tra il passato agricolo e un futuro riccamente industrializzato.
Un manga che rilassa e calma il suo lettore con la sua normalità.
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4 – Ghost in the shell
Dopo il film holliwoodiano e gli adattamenti animati si è perso il contatto con l’opera originale del mangaka Masamune Shirow.
Una storia fantascientifica breve, ma che ha segnato in modo indelebile il mondo dei fumetti giapponesi e non solo. Non è un caso se ancora oggi, dopo quasi 30 anni dall’uscita, si sente ancora parlare di Ghost in the shell.
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3 – Assassination classroom
Iniziamo ora con i prodotti più recenti e, forse, anche più conosciuti. Il popolo giapponese ha dimostrato un vero entusiasmo per la saga di Yuusei Matsui. Assassination classroom riesce ad unire dei disegni molto dettagliati ad una saga sia comica che d’azione.
Un misterioso polipo giallo minaccia di distruggere il pianeta terra, per salvare l’umanità ha solo una richiesta: insegnare alla classe 3-E della scuola Kunugigaoka formata dai peggiori elementi della scuola. A questi studenti reietti è affidato il compito di uccidere il polipo giallo dall’incredibile velocità.
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2 – Shingeky no kyojin
Un manga che non ha bisogno di presentazioni. Un colosso mondiale che fa scalpore ovunque venga nominato.
Forse è per i suoi disegni o per la storia mozzafiato che ha avuto ben pochi (ma ci sono stati) momenti noiosi o di passaggio tra due saghe; ad ogni modo Shingeky no kyogin di Hajime Isayama è dal 2009 che non ha mai smesso di far parlare.
Una saga che entra di diritto tra i must per tutti gli amanti, e non, dei manga.
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1 – Hunter x Hunter
Si potrebbero aprire dibattiti infiniti su questo primo posto.
Partiamo da un dato di fatto. Il maestro Yoshihiro Togashi è un vero mangaka che ha collezionato un incredibile successo prima con Yu degli spettri e ora con Hunter x Hunter. Un manga shounen che sa come coinvolgere e avvincere il lettore in un modo che ben pochi altri manga riescono a fare.
Se il buon Togashi pubblicasse qualche capitolo in più di uno all’anno circa sarebbe anche meglio. La qualità dei disegni così come della storia risente molto, soprattutto nelle ultime saghe delle “condizioni di salute” del maestro.
Una serie di certo ottima, che potrebbe raggiungere l’eccellenza solo se, un domani, raggiungesse una fine che si possa definire tale e non forzata dalla mancanza di desiderio di disegnare.
Fonte: Goboiano