Tre Ombre di Cyril Pedrosa | Recensione
Pubblicato il 27 Giugno 2018 alle 10:00
A 10 anni dall’uscita, Edizioni BD pubblica in una speciale edizione cartonata l’opera più famosa e amata di Cyril Pedrosa, arricchita da contenuti speciali mai editi prima.
Per il decimo anniversario dell’uscita di Tre Ombre, capolavoro fumettistico di Cyrl Pedrosa vincitore di premi in tutto il mondo (tra cui il prestigioso Les Essentiels al Festival Internazionale del Fumetto di Angoulême, nel 2008) Edizioni BD ha deciso di pubblicare una speciale edizione cartonata ricca di bozzetti mai pubblicati prima. La meravigliosa e commovente storia di Joachin e della sua famiglia torna dunque per colpirci, in modo nuovo, nel profondo del nostro animo.
TRE SPETTRI
Se ci fermassimo ad analizzare la situazione narrativa così come è impostata, il fumetto potrebbe risultare una perfetta fiaba: il piccolo Joachim, insieme ai genitori Louis e Lise, vive spensieratamente in una piccola casa di campagna, in un ambiente onirico, fuori dalla società e quasi dallo spazio-tempo. L’equilibrio della famiglia, impegnata a godersi la semplice quotidianità della vita, viene rotto quando Joachim comincia ad essere tormentato dalle ombre di tre cavalieri, per un destino che sembra incombere inevitabilmente su di lui. Il tono fiabesco comincia qui ad affievolirsi, lasciando spazio ad un lungo viaggio metafisico e allegorico del destino umano.
Il nucleo perfetto della famiglia viene sconvolto dal presagio di morte del piccolo Joachim e così si apre al mondo, al dolore e alla sofferenza: recandosi in città per chiedere aiuto ad una chiromante. Lise incontra fame, miseria e malattia, gli elementi che noi tutti vorremmo eliminare dalla nostra vita e dai quali vorremmo tenere lontano i nostri figli. Alla morte e al proprio destino, però, non si può sfuggire e a nulla servirà il disperato tentativo di Louis di fuggire con il figlio tentando di “seminare” le tre ombre.
In una traversata paragonabile al viaggio dantesco nella Divina Commedia, Cyril Pedrosa tocca magnificamente tutti i vizi e le virtù della vita umana, con un simbolismo che si “attacca” in maniera naturale all’andamento narrativo, ai personaggi, ai luoghi e agli oggetti. I disegni in bianco e nero, giocando con la luce e il chiaroscuro, ci trasportano in una dimensione sensibile, dentro la storia e allo stesso tempo fuori di essa: stiamo leggendo della fuga di un padre e di suo figlio, ma non siamo né sulla nave con la quale si imbarcano, né nei paesaggi ancestrali che visiteranno dopo. Siamo oltre noi stessi, trascinati nel pieno del flusso dell’esistenza, che sentiamo nostro ma a cui non sappiamo dare una forma; sempre più “sfocata” si fa anche la storia nella seconda parte, sempre più commovente, forte, a tratti quasi estenuante, che fa “esplodere”, con un potente finale, il vero messaggio emotivo che l’autore vuole trasmetterci.
LA FINE DEL TEMPO
Tre Ombre è un un fumetto simbolista con cui Cyril Pedrosa ci apre le porte alla vera essenza della vita scatenando, attraverso l’allegorico destino di una famiglia, una riflessione implicita e, allo stesso tempo, razionale.
La dolce cupezza di cui è intrisa non rende l’opera la migliore delle fiabe, ma da essa possiamo comunque trarre una grande lezione morale: vivere ogni momento da veri esseri umani, restando in piedi e schierandosi sempre dalla parte della vita. Anche se, inevitabilmente, destinati a morire.