DC: qual è stata la miglior serie su The CW?

Pubblicato il 23 Giugno 2018 alle 12:00

Arrow, The Flash, DC’s Legends of Tomorrow, Supergirl e Black Lightning: un bilancio sulla stagione televisiva delle serie targate DC in onda sul canale The CW.

Con l’ultima puntata della terza stagione di Supergirl – la nostra recensione QUI – si chiude la stagione televisiva targata DC/The CW comunemente noto come Arrowverse.

E’ stata senz’altro una stagione ricca di sorprese e di colpi di scena ma è stata soprattutto una stagione che era partita sotto un unico comune denominatore: tutte le serie, o quasi, arrivano da stagioni precedenti che avevano fatto molto discutere, in negativo, i fan e avevano messo in dubbio la bontà delle serie stesse se non addirittura di tutto il progetto televisivo e del sodalizio fra DC e The CW.

Prima di addentrarci in una analisi più dettagliata di ogni serie è bene fare due premesse generali.

La prima riguarda il target di queste serie, strettamente legato allo stesso network che le manda in onda, ovvero un target molto giovane – al di sotto dei 30 anni in alcune fasce orarie – il che non ci deve mai far perdere di vista come la componente drama e sentimentale non possa essere di colpo accantonata ma sicuramente è stata sfruttata meglio in questa stagione televisiva rispetto alla precedente che aveva appesantito soprattutto Arrow e The Flash.

La seconda riguarda la lunghezza, 22/23 episodi a stagioe, rimane ancora il vero tallone d’Achille per serie come Arrow, The Flash e Supergirl che sono costrette a piegarsi spesso ad inutili riempitivi e/o episodi di passaggio. Visto anche l’affollato palinsesto della prossima stagione, e i problemi avuti quest’anno soprattutto con Supergirl, non sarebbe meglio accorciarle a 18 come DC’s Legends of Tomorrow se non addirittura a 13 come la nuova Black Lightning?

05. ARROW

 

Arrow arrivava da una quinta stagione davvero fallimentare dove aveva indubbiamente toccato i suoi minimi in termini qualitativi e narrativi.

La stagione 6 partiva quindi con un handicap non da poco ma showrunner e sceneggiatori si sono barcamenati piuttosto bene riuscendo a confezionare, alla fine dei suoi 23 episodi, una stagione tutto sommato coerente pur facendo registrare un calo fisiologico esattamente a metà della sua programmazione – diciamo intorno al crossover annuale con le altre serie dell’Arrowverse. Il calo è poi coinciso con alcune scelte degli showrunner davvero bislacche e a tratti frettolose – lo scioglimento del Team Arrow e la ripresa del manto da parte di Oliver – che avrebbero meritato sicuramente più tempo per maturare ed essere approfondite.

Quello che ha davvero zavorrato la serie quest’anno è stata però sicuramente l’assenza di un villain degno di questo nome, aspetto su cui i nuovi showrunner dovranno lavorare molto il prossimo anno. In definitiva l’auspicio è che la scelta narrativa di questo season finale – scelta narrativa che, pur non risultando del tutto nuova per i più accaniti fan DC essendo circolata in passato come possibile idea addirittura per un film dedicato all’Arciere di Smeraldo, offre numerosi spunti  – non venga liquidata troppo rapidamente nella settima stagione e che, anzi, ne costituisca la spina dorsale.

Maggior cura sarebbe da riservare anche ai, forse troppi, personaggi secondari: diminuirne il numero ma curarne meglio il profilo non sarebbe male.

VOTO: 6

04. THE FLASH

Anche The Flash arrivava da una terza stagione deludente il cui plot era stato inutilmente appesantito dalla scelta di showrunner e sceneggiatori di “giocare” con i viaggi nel tempo, scelta che alla fine li aveva portati ad “incartarsi” clamorosamente.

Il bilancio della quarta stagione di The Flash è quindi positivo se non altro perché ha saputo “correggere” i pasticci della stagione precedente, senza “spiegoni” troppo complicati, ma comunque non ha saputo scrollarsi di dosso alcune incertezze che, in più riprese, si sono affacciate sullo sviluppo della serie.

La vera marcia in più della stagione è stata sicuramente la scelta di curare e sviluppare il villain in maniera tanto intrigante quanto certosina mentre quello che ha frenato, anche bruscamente, l’inerzia è stato un tono troppo spesso malamente scanzonato con un umorismo spesso fuori luogo e/o esagerato. In generale l’idea di ritornare ad una certa ingenuità Silver Age si sposa bene con la serie quindi per la quinta stagione quello che si dovrebbe ricercare è un maggior equilibrio e coerenza fra queste varie istanze.

A conti fatti comunque questa quarta stagione è stato un trionfo, ed un enorme passo avanti, rispetto alla deludente terza stagione.

VOTO: 6,5

03. SUPERGIRL

 

Nella seconda stagione Supergirl aveva “sofferto” del passaggio su The CW dovendosi adattare al nuovo network e, come detto in apertura dell’articolo, a quello che è il target del network e quindi a certi “stilemi” richiesti ai suoi show.

Showrunner e sceneggiatori hanno tuttavia fatto tesoro delle critiche ricevute e, per gran parte dell’anno, e di conseguenza di questa stagione televisiva, Supergirl è stato il miglior show targato DC/The CW.

La serie infatti ha trovato sin dai primi episodi un equilibro notevole fra componenti sci-fi, comiche, drama e quel tocco fumettistico che negli altri show si è purtroppo perso e/o diluito troppo negli anni.

Di contro la serie ha sofferto una programmazione a dir poco ballerina con continue pause che ne hanno inficiato, soprattutto in questo filotto finale di episodi, la fruizione.

Altro aspetto negativo da sottolineare è stata la presenza di qualche episodio di passaggio davvero sottotono che si innesta però nell’ormai congenito problema della lunghezza delle serie The CW che, con i loro 22/23 episodi a stagione, sono sempre soggette a cali fisiologici spesso brutali.

Così come questo finale ha lasciato intendere la prossima stagione si prospetta carica di novità e con spunti di partenza davvero, davvero interessanti.

VOTO: 7

02. DC’s LEGENDS OF TOMORROW

 

Sarebbe davvero ingeneroso non giudicare positivamente la terza stagione di DC’s Legends of Tomorrow.

La serie fra alti, e pochi, bassi si è guadagnata il suo giusto spazio all’interno dell’Arrowverse incuneandosi in quelle nicchie dove le altre serie si sono solo timidamente affacciate e spesso con risultati mediocri – vedasi il comic relief di The Flash.

E’ chiaro che i margini di miglioramento ci sono, con la solita componente drama ad esempio ancora troppo monopolizzante in molti episodi, ma in linea di massima con una formula così solida e rodata non c’è motivo di temere che lo show possa deludere anche la prossima stagione.

Per il prossimo anno raccomanderei un villain meno “fumoso” e qualche riferimento fumettistico più puntuale visto anche che la serie ha avuto una svolta decisamente sci-fi.

VOTO: 6,5

01. BLACK LIGHTNING

Chiudiamo questa carrellata con quello che è stato il nuovo ingresso nel palinsesto DC/The CW: Black Lightning.

Partita discretamente e con premesse estremamente nobili, Black Lightning si è rivelata una serie acerba con una prima stagione che si è delineata sostanzialmente come un grande prologo.

La serie però non saputo capitalizzare su queste buone premesse e sulla risonanza dei temi sociali affrontati nella serie. La parte centrale di questa prima stagione è stata infatti eccessivamente evanescente fra episodi di passaggio a cui si è aggiunta la mancanza di un villain vero e proprio che potesse esaltare il ruolo dell’eroe. La serie è inoltre stata penalizzata da scene d’azione quasi mai all’altezza e qualche stereotipo che poteva essere francamente evitato.

La vera nota positiva è rappresentata senza ombra di dubbio dalle sottotrame delle due figlie dell’eroe, Anyssa e Jennifer, e dai loro poteri nascenti. Soprattutto per Jennifer gli showrunner sono quasi riusciti a rendere l’idea, tutta fumettistica, di adolescente con superpoteri, per questo non sarebbe per nulla una cattiva idea insistere su questo frangente, e con maggiore convinzione, la prossima stagione sperando che la serie mantenga il format snello da 13 episodi.

Si può solo migliorare ma bisogna dare sostanza a queste premesse con villain e personaggi più solidi e qualche riferimento fumettistico in più.

VOTO: 5

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