My Hero Academia 3×11: One For All | Recensione

Pubblicato il 23 Giugno 2018 alle 15:30

Uno degli episodi più emozionanti dell’intera serie, l’alba di una nuova epoca per i nostri eroi. Vediamo insieme cosa porterà l’episodio 11 della terza stagione di My Hero Academia intitolato: “One For All”.

Come vi avevo anticipato nella scorsa recensione, nel manga di Kohei Horikoshi c’è un momento che divide la serie in due. Con questo episodio possiamo finalmente vedere questo evento in una trasposizione animata, accompagnata da movimenti, colori e colonna sonora. Un’emozione unica per chi segue solo l’anime e quindi vede queste scene per la prima volta ma anche per chi ha già assistito a questi eventi nelle pagine del manga.

  • Addio All For One, Addio One For All

L’episodio non parte come al solito, e già questo può far percepire l’importanza della puntata per l’intera serie. Infatti, l’episodio si apre con un flashback di All Might, in cui vediamo il precedente possessore di One For All, l’eroina Shimura Nana. In questo ricordo, All Might rievoca le sue origini: “Voglio un mondo in cui tutti possano vivere sorridendo”. E’ questo l’obiettivo che il giovane Yagi Toshinori dichiara di voler raggiungere quando ha conosciuto la sua maestra. Per poter compiere ciò, c’è bisogno di un pilastro, di un simbolo e sarà lui, un ragazzo nato senza Unicità a farsene carico.

Nel presente, invece, gli studenti sono riusciti a fuggire, portando a buon fine la missione di salvataggio di Bakugo ma All Might è in crisi: il suo fisico non regge più, tanto che sta piano piano perdendo la forma muscolosa.

All For One, non si risparmia e comincia a provocarlo, nominando la sua maestra. Nel frattempo, un elicottero sta riprendendo lo scontro permettendo ai telespettatori di assistere allo scontro. Ma il pubblico è incredulo, è terrorizzato, come può un solo criminale mettere in crisi il Simbolo della Pace? All Migth, eroe che risolve sempre ogni situazione, questa volta potrebbe non farcela. All For One insiste, ricordando al nostro eroe che è stato proprio lui a uccidere Shimura Nana e lo colpisce con una potenza inaudita. All Might riesce a bloccare l’attacco, proteggendo le persone che sono dietro di lui, ma al prezzo di perdere totalmente la forma muscolosa, rivelando così al pubblico il suo segreto. Il pubblico nuovamente non crede ai propri occhi.

All Might rimane comunque nell’animo il Simbolo della Pancia e quel piccolo frammento non può ancora essergli sottratto. Se non che, All For One decide di infliggergli il colpo di grazia ma non con i pungi, bensì con le parole. Shigaraki Tomura, il ragazzo a capo dell’Unione dei Cattivi non è altri che il nipote di Shimura Nana. All Might crolla a terra distrutto sia fisicamente che psicologicamente.

A questo punto una ragazza che stava proteggendo esce dai detriti e prega l’eroe di vincere e aiutarla. Il pubblico è preoccupato, terrorizzato, la paura è palpabile. Ma un coro d’incoraggiamento piano piano si alza fino a esplodere grazie alle urla di Midoriya e Bakugo insieme: “All Might! All Might! All Might!”. E questa è una delle scene più forti dell’intera serie, un momento in cui vediamo due personaggi pieni di divergenze, spesso avversari ma mai davvero nemici, che però, in questo momento, mettono da parte tutti i trascorsi, e  si ritrovano legati dal loro idolo: “All Might!”. Penso di non essere l’unico che, assistendo allo schermo a una scena del genere, non abbia resistito al richiamo di urlare “All Might!” insieme a i personaggi, riportando tutti noi spettatori ormai ventenni o trentenni alla nostra infanzia, quando Goku e Mr. Satan ci chiesero di alzare le braccia al cielo per poter dare loro la forza necessaria per battere Majin Bu.

La scena si sposta su un piccolo braciere esposto alle intemperie di una tempesta di neve: è il One For All che si sta spegnendo ma che rimane ancora acceso. All Might risponde alla ragazza che è ovvio che vincerà e riesce a rafforzare il solo braccio destro. Allo scontro giungono anche il resto dei pro Hero, fra cui spicca ovviamente il numero 2, il padre di Todoroki, Endeavor. Horikoshi con questo escamotage ci offre allo stesso tempo un sintetico ma efficace approfondimento sul personaggio e un motivo in più per All Might di combattere. Per anni è stato disperato cercando di raggiungere il collega numero 1, rimanendo sempre dietro di lui, invidiando quella schiena massiccia e muscolosa che non riusciva a raggiungere. In questo momento urla ad All Might: “Davvero invidiavo una schiena tanto striminzita?!”. Frase di impatto sia per il personaggio stesso che per All Might che non può non reagire.

All For One è però pronto al contrattacco. Grazie a una combinazione di Unicità di potenziamento, prepara un pugno inarrestabile per contrastare l’eroe. Mentre si scaglia contro All Might, dice di sapere che ormai lo One For All non c’è più nel suo avversario ma che è soltanto un eco, un piccolo residuo, ciò che rimane dopo averlo ceduto. Pù la fiamma viene usata, più si consuma e si indebolisce. I due pugni si scontrano, All Might non ha abbastanza forza per prevalere ma riesce a spostare la forza del pugno destro nel braccio sinistro così da colpire il nemico in pieno volto.

All For One è ancora in piedi e qui assistiamo a un ottimo parallelismo fra il Simbolo della Pace e Midoriya. Infatti, nonostante abbia le braccia totalmente distrutte come spesso il giovane studente si ritrova ad avere, All Might attiva nuovamente lo One For All mentre Shimura gli passa l’ultimo rimasuglio della sua potenza. E qui parte la classica colonna sonora del ribaltamento della situazione con All Might che spazza via il proprio nemico con la summa dei suoi colpi, lo “United States of Smash” e dicendo: “Addio, All For One”. Ma non è il solo addio a cui assistiamo, il braciere dentro All Might piano piano si spegne, fino a non brillare più: “Addio, One For All”. All For One è a terra sconfitto, All Might è in piedi e, per quella che sembra essere l’ultima volta, alza il braccio teso in un pugno, in segno di vittoria, trasformandosi per un breve attimo nella forma muscolosa che ha contraddistinto il suo essere il “Simbolo della Pace”. Il pubblico è in visibilio, fra chi piange di gioia, chi urla dall’entusiasmo e chi si abbraccia: il Simbolo della Pace non è crollato neanche questa volta.

In seguito, intervengono gli altri pro Hero, la polizia, i pompieri per soccorrere i feriti e mettere in stato di sicurezza le zone disastrate. Ma All Might non ha ancora terminato il suo ruolo di Simbolo della Pace, infatti alza nuovamente il braccio ma, questa volta, lo punta verso al telecamera e pronuncia queste parole: “Il prossimo… sei tu.” Il pubblico si esalta ancora, il messaggio che viene percepito è quello di monito verso tutti i criminali ma Midoriya capisce cosa voleva dire in realtà l’eroe numero uno: “Ormai, io… sono uscito di scena. Il prossimo Simbolo della Pace sei tu, Midoriya Izuku”.

L’episodio si conclude con questo passaggio di testimone, che sapevamo già sarebbe accaduto prima o poi, ma con questo evento è stato ufficialmente siglato. Come vi avevo anticipato prima, questo episodio è forse il più importante di tutta la serie fino ad ora, sono molteplici le influenze che avrà negli eventi futuri. Innanzitutto, non c’è più un Simbolo della Pace, Midoriya non è ancora pronto e maturo per sostituirlo appieno. C’è pur sempre l’Unione dei Cattivi in giro ed è vittoriosa perché ha ottenuto l’obiettivo di distruggere All Might. I giovani studenti non saranno più come prima dopo questa esperienza, in particolar modo Mirodiya che avrà un peso in più sulla sua schiena ma soprattutto Bakugo, che ha subito un rapimento in piena regola. La società degli Eroi tutta dovrà cambiare e con l’uscita di scena dell’eroe numero uno, chi prenderà il suo posto nella classifica? Che sia l’eterno numero due, Endeavor?

  • Anticipazioni

L’episodio 12 della terza stagione di My Hero Academia sarà intitolato “L’Inizio della Fine, la Fine dell’Inizio” e sarà disponibile dalle ore 18.00 di Sabato 23 Giugno 2018 sulla piattaforma di streaming legale e gratuito VVVVID.it. Ecco di seguito la trama:

“L’incubo di Kamino si conclude! Cosa è successo a tutti coloro che ne hanno fatto testimonianza!? Il mondo ha perso il Simbolo della Pace, All Might…!? E’ infine arrivato il momento per All Might di sfoderare le ultime risorse delle sue energie per sconfiggere All for One, conducendo così alla conclusione l’incubo di Kamino! Tuttavia, dal momento che ora non è più l’Eroe numero 1, il mondo perde il suo Simbolo della Pace e cade nel delirio!!
Il ruolo da Eroe per All Might è giunto al tramonto, ma… Deku questa settimana: chiama All Might!? Mentre le ultime forze di All Might si affievoliscono, Deku è di nuovo perso. Dentro questo contesto, le parole di All Might lo spronano!?”

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