Intervista a Rafael Albuquerque | Bgeek 2018
Pubblicato il 12 Giugno 2018 alle 17:30
Il disegnatore brasiliano ci racconta i suoi lavori con Scott Snyder e dell’esperienza con Mark Millar.
Nome apprezzatissimo nel panorama internazionale Rafael Albuquerque, autore di Batgirl, All-Star Batman, American Vampire e Huck, è stato uno degli ospiti di punta dell’edizioni 2018 del Bgeek di Bari.
Nato a Porto Alegre nel 1981, Albuquerque si fa notare da critica e pubblico nel 2010 con American Vampire, serie Vertigo, con cui vince due premi di grande prestigio, un Eisner Award e un Harvey Award come Best New Series insieme ai colleghi Scott Snyder e Stephen King nel 2011. Ha lavorato su Batman a più riprese sempre in coppia con Scott Snyder per il quale ha anche realizzato i numeri #10-14 di All Star Batman.
Ha lavorato anche su Batgirl, i primi sei numeri della serie della Rinascita, mentre ha illustrato il graphic novel di Mark Millar, Huck pubbicato in Italia da Panini Comics – la nostra recensione qui.
Abbiamo incontrato il tranquillissimo Rafael nel pomeriggio di sabato 09 giugno.
MF: Benvenuto MF, Rafael!
RA: Grazie a voi! è bello essere qui!
MF: Iniziamo con A Study in Emerald, che è il tuo prossimo lavoro in uscita per Dark Horse. Si tratta dell’adattamento a fumetti di un racconto di Neil Gaiman. Com’è stato collaborare con una leggenda come Gaiman?
RA: E’ stato un onore! Sono da sempre un grande fan di Gaiman! Sono stato molto fortunato in realtà perché avevo letto l’antologia in un cui compare questo racconto [Fragile Things – NdA] ed era diventata da subito la mia preferita, così quando ho avuto la proposta per questo adattamento non ci ho pensato neanche un secondo ed ho accettato.
MF: Torniamo un attimo alla DC e all’era Rinascita. Hai disegnato i primi 6 numeri della serie regolare di Batgirl che è senz’altro un personaggio diverso dai soliti con i quali ti cimenti di solito…
RA: Ho accettato di disegnare Batgirl anche per quella storia della copertina che fece infuriare i fan [la copertina di Batgirl #41 soggetta a numerose critiche – NdA] e volevo in qualche modo “farmi perdonare”perché all’epoca non avevo idea che DC avesse rilanciato il personaggio indirizzandolo verso un pubblico molto giovane. In realtà ho accettato anche perché sapevo che il personaggio sarebbe stato scritto da Hope Larson di cui avevo già apprezzato i lavori nelle indipendenti.
Troppo spesso vengo associato all’horror o a personaggi “cupi” la verità è che mi piace disegnare tutto e misurarsi con tutti i tipi di personaggi… d’altronde ho iniziato, in DC, con Blue Beetle!
MF: Dopo Batgirl se tornato su Batman con l’arco narrativo finale di All Star Batman che di per sé è abbastanza inusuale perché ha come protagonista Alfred… qual è il segreto dietro la solida collaborazione con un autore come Scott Snyder?
RA: Innanzitutto siamo buoni amici, parliamo tutti i giorni anche di cose extra-lavoro. Per tanto tempo abbiamo discusso cercando la storia giusta di Batman, avevamo già fatto delle storie di appendice insieme ma, personalmente, non volevo bruciarmi l’opportunità di lavorare su un arco narrativo completo. A quel punto è saltata fuori questa storia su Alfred che mi è parsa subito interessante perché avrebbe aggiunto qualcosa alla mitologia del personaggio perché Alfred è un personaggio davvero importante… oltre essere il maggiordomo, chi è davvero?
Sono rimasto subito intrigato dalla declinazione a-là James Bond della storia e in più ho avuto anche l’opportunità di co-scrivere le storie di appendice. Sono davvero soddisfatto del risultato finale.
MF: La prossima domanda è scontata: quando riprenderà American Vampire?
RA: Non posso dirlo con certezza ma presto! non dipende soltanto da noi ovviamente… credo che comunque fosse importante questa lunga pausa, volevamo concentrarci e non affrettare la realizzazione di quello che sarà l’arco narrativo finale della serie. Dovevamo perciò liberarci da altri impegni… ci lavoreremo l’anno prossimo ma non so dire effettivamente quando poi il fumetto potrebbe uscire. E’ il nostro primo pensiero non vi preoccupate!
MF: Hai lavorato con Gaiman ma qualche mese fa hai collaborato anche con Mark Millar, sul graphic novel Huck, che è la mente più commerciale forse nell’industria del fumetto…
RA: Ammiro molto la visione di Mark degli affari e del mondo del fumetto, il modo in cui riesce a vendere così bene le sue proprietà. Quello che sfugge ai più è che lui ha davvero una grande passione per i fumetti e non pensa ad una serie ai fini “della vendita”, quello è il suo obbiettivo ma non il modo in cui pensa ad un fumetto.
Rimane uno dei migliori scrittori con cui abbia mai lavorato… è davvero facile lavorare alle sue sceneggiature! Per lui sto disegnando e co-sceneggiando un numero della nuova serie di Hitgirl ambientata a Roma…
MF: Quali sono gli altri tuoi progetti futuri?
RA: Sto lavorando sempre con Mark [Millar – NdA] ad un nuovo progetto ma non posso dirvi molto ora come ora…
MF: Grazie mille Rafael!
RA: Grazie a voi!