Supergirl 3×20 – Dark Side of the Moon | Recensione
Pubblicato il 29 Maggio 2018 alle 15:00
Not Supergirl… Kara Zor El…
Nell’episodio della scorsa settimana, la nostra recensione qui, Reign aveva iniziato a sviluppare una immunità contro la kryptonite sintetica con cui il Lena e il Team Supergirl era riuscita, fino a quel momento, a tenerla in custodia. Supergirl intanto aveva dovuto fermare il Culto di Coville intenzionato a creare una nuova Worldkiller scoprendo che l’antico artefatto kryptoniano usato per il rito conteneva un minerale in grado di curare l’amica.
Winn aveva seguito la traccia energetica del suddetto minerale fino allo spazio aperto, fino ad un asteroide che si nascondeva nel lato oscuro della Luna. Supergirl e Mon-El avevano quindi deciso di partire immediatamente con la nave di J’onn.
L’episodio di questa settimana, intitolato in maniera puntuale Dark Side of the Moon, parte subito con la rivelazione che quella che si pensava fosse un asteroide in realtà ospita… una intera città. Sulla Terra intanto Alex deve difendersi da alcuni attacchi mentre Reign cerca di insinuare il seme del dubbio in Lena.
Una volta atterrati sull’asteroide, Supergirl e Mon-El saranno costretti ad addestrarsi nella città per recuperare il minerale scoprendo non solo che è popolata ma che la città in realtà è Argo, sfuggita grazie ad una cupola protettiva, alla distruzione di Krypton! Supergirl, con enorme sorpresa, riabbraccia quindi sua madre Alura!
Una volta spiegata la minaccia rappresentata da Reign, Supergirl viene condotta dalla madre davanti alla misteriosa roccia che non può essere toccata perché è la fonte di alimentazione di Argo e mantiene vivibile il precario ecosistema all’interno della cupola. La decisione spetta al concilio della città di fronte cui Supergirl dovrà enunciare le sue motivazioni.
Il concilio approva la richiesta di Supergirl di portare via con sé un pezzo della roccia pur con una risicata maggioranza – un solo voto di fatto – e giusto in tempo per tornare sulla Terra dove Reign si è liberata dalla sua cella…
Dark Side of the Moon continua il momento in “risalita” della serie dopo parecchie settimane di appannaggio pur non essendo, come quello della settimana scorsa, un episodio brillatissimo sia in termini di regia che, soprattutto, di sceneggiatura.
L’episodio infatti vive di due “anime” da un lato quella più classicamente supereroistica e sci-fi con Supergirl che ritrova Argo e sua madre – ottimo il cammeo di Erica Durance, la Lois Lane di Smallville, nei panni di Alura – dall’altra invece l’episodio è appesantito da inutili “distrazioni” rappresentati soprattutto dalla mini-sottotrama con protagonista Alex, francamente inutile, ridondante e infarcito della solita piagnucolante componente drama.
In questo senso la regia taglia con l’accetta le due istanze dell’episodio penalizzando, ovviamente, la fruibilità della prima e non trovando di fatto mai un ritmo tale da rendere l’episodio davvero vibrante.
Dark Side of the Moon si configura come un episodio di passaggio: l’inserimento dell’elemento di Argo – deve esserci un particolare interesse per le menti creative intorno Superman e Supergirl su Krypton ed il suo passato viste le molte rivisitazioni degli ultimi mesi fra TV e fumetti – sembra l’ultimo tassello per portare alla risoluzione finale di questa terza stagione anche alla luce del membro del consiglio Selene che avevamo già visto sulla Terra preparare l’avvento delle Worldkiller. Che la comparsa di Argo nell’orbita terrestre quindi non sia casuale?
Menzione d’onore va data anche a Melissa Benoist che confeziona un ottimo discorso ispiratore davanti al concilio di Argo incanalando la Supergirl più “fumettosa” degli ultimi tempi.