Dentro Il Confine: intervista a Giovanni Masi e Mauro Uzzeo | ARF 2018

Pubblicato il 30 Maggio 2018 alle 18:30

Una nuova serie si affaccia all’orizzonte sia fumettistico che televisivo: ecco le prime indiscrezioni provenienti direttamente dalla bocca dei due sceneggiatori.

Tra i 70 anni di Tex e lo sviluppo delle nuove serie young adult, la casa editrice Sergio Bonelli non si ferma e riprende la sperimentazione nel campo crossmediale. Dopo Monolith, ora è il turno de Il confine, progetto creato da Giovanni Masi e Mauro Uzzeo, di cui sono stati condivisi solo pochissimi dettagli.

Dopo l’anteprima del teaser poster al pubblico dell’ARFestival, abbiamo incontrato i due sceneggiatori e fatto alcune domande riguardanti il nuovo progetto.

arfestival sergio bonelli editore il confine

MF: Grazie per la disponibilità! Sono passati circa tre mesi dai primi annunci del nuovo progetto che farà parte della nuova etichetta Bonelli Audace. Potete dirci qualcosa di più?

GM: Poter finalmente iniziare a mostrare qualcosa de Il confine è un’emozione incredibile, visto che finora avevamo lanciato solo un comunicato stampa un po’ misterioso. Sui social, io e Mauro scherzavamo sempre sul fatto che non potevamo dire niente perché, metaforicamente parlando, avevamo gli Uomini in Nero dentro casa, ed eravamo vincolati al silenzio. Finalmente si può iniziare a parlarne! Ci stiamo lavorando alacremente e siamo in dirittura di arrivo, quindi possiamo iniziare a svelare i team creativi e le persone coinvolte.

MU: Il confine è qualcosa a cui io e Giovanni stiamo lavorando da un paio di anni e il tutto è stato studiato per convogliare quelle che sono state le esperienze di entrambi negli ultimi quindici anni, ovvero quelle legate al fumetto, al cinema, all’animazione e alla serialità, sia televisiva che fumettistica. Il progetto nasce con la volontà di inserirsi in quei modelli produttivi dove una serie tv e un fumetto viaggiano affiancati, come in The Walking Dead. Entrambi partono da un medesimo presupposto che vede alleati una grande realtà fumettistica e una grande forza nel campo dell’audiovisivo, per realizzare qualcosa di potente che sappia coinvolgere ed emozionare in entrambe le direzioni. Noi stiamo lavorando per arrivare a questo obiettivo e con noi sta lavorando tutto il direttivo della Sergio Bonelli Editore, a partire da Michele Masiero, Davide Bonelli e Simone Airoldi, con un grande coinvolgimento di tutto il reparto dedicato al multimedia, rappresentato da Vincenzo Sarno, Giovanni Mattioli e Antonio Navarra. E tutti loro, fin dal primo momento, ci hanno portati a spingere sempre più sul nostro concept iniziale fino ad alzarne notevolmente l’asticella. Si è lavorato poi nella direzione di coinvolgere una realtà forte nell’audiovisivo e questo ci ha portato a stipulare un accordo con Lucky Red, annunciato tempo fa. Il tutto ha portato, domenica scorsa, all’incontro di Lucky Red e Bonelli sul palco dell’ARF, dove abbiamo mostrato la prima immagine ufficiale de Il confine,il primo teaser poster firmato da LRNZ, che sarà anche il copertinista della serie. Il numero 1, invece, sarà disegnato dal geniale Giuseppe Palumbo.

MF: Quindi Sergio Bonelli vuole continuare su questi esperimenti crossmediali tra fumetto e audiovisivo, anche in seguito all’esperienza con Monolith?

MU: Assolutamente sì. Monolith è stato solo un esempio del lavoro di questa nuova factory, che lavora quotidianamente sulle IP di Sergio Bonelli Editore per la declinazione in altri ambiti dell’entertainment. Su Monolith, io affiancavo Roberto Recchioni alla stesura del fumetto e lavoravo invece alla versione cinematografica insieme al regista Ivan Silvestrini, adesso io e Giovanni Masi stiamo lavorando a un progetto decisamente più ambizioso e sfaccettato.

confine bonelli cover copertina poster

MF: Oltre voi, chi farà parte del team creativo?

GM: Abbiamo annunciato LRNZ alle copertine, Giuseppe Palumbo (ed è un grandissimo onore averlo sul numero 1!), Bruno Cannucciari (per il numero 2) e Carlo Ambrosini per il numero tre.

MU: Abbiamo anche tanti giovani che lavorano e lavoreranno a Il confine! Tra tutti, vi segnalo Federico Rossi Edrighi, che si sta occupando della realizzazione dei layout degli albi.

MF: Esiste una precisa fascia di pubblico a cui vi rivolgete? O Il Confine è per tutti?

GM: Tutti! Lo dovete comprare tutti! (ridono)

MU: Ci stiamo lavorando con l’intenzione di raccontare una storia capace di entusiasmare sia i lettori di fumetti hardcore, sia quelli che non hanno mai letto fumetti in vita loro. per fare in modo che possa piacere sia al lettore di fumetti che a colui che non ha mai letto un fumetto in vita sua. Siamo sicuri che Il Confine possa riuscire a parlare a tutti pur mantenendo un linguaggio e un’identità davvero molto forti. Ti dico che noi siamo stati non solo appoggiati in tutto, ma soprattutto spronati da Michele Masiero (che ha fortemente voluto Il confine all’interno della neonata etichetta Bonelli Audace.) a osare, a essere davvero Audaci. Mentre scrivevamo, ci siamo chiesti più volte: «Ma non staremo un po’ esagerando?», però abbiamo comunque continuato con l’idea che,nel peggiore dei casi, la redazione ce lo avrebbe rimandato indietro.
GM: Ci abbiamo provato ad essere più realisti del re, dicevamo tra di noi «Vediamo se ce lo approvano, chissà»… e invece Michele (Masiero, ndr) ci ha detto di sì. Anzi, ha detto che senza mai essere gratuiti e se la storia lo chiedeva, dovevamo continuare a osare.

 

 

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