Lake of Fire: sangue, fede e fuoco | Recensione

Pubblicato il 7 Giugno 2018 alle 10:00

Nathan Fairbairn e Matt Smith ci portano in una Crociata nella Francia medievale fra tradizione, cultura e fantascienza.

saldaPress, oltre a prodotti nostrani di altissimo livello, ci ha abituato da tempo a ottimi graphic novel e serie americane targate Image Comics e la grande opera realizzata da Nathan Fairbairn e Matt Smith si allinea perfettamente agli standard del genere. Catapultandoci in una Francia del XIII secolo, con le sue tradizioni e le immancabili Crociate, Lake of Fire vuole essere un titolo alternativo, nuovo quanto perfettamente funzionale al genere, ma che regala al lettore un incredibile viaggio emozionale tra sangue, fede, fuoco e…alieni!

STAGNO DI FUOCO

Nonostante l’ambientazione e i protagonisti storici, il team creativo ci propone una situazione alternativa e paradossale: siamo infatti, come detto, nella Francia del 1200, nel pieno della Crociata contro gli Albigesi, gruppo di fedeli che si rifiuta di rispondere alla corrotta Chiesa di Roma e al suo stile di vita più attaccato ai beni terreni che alla spiritualità. Giunti a un punto morto, i protagonisti si  ritrovano a dover affrontare una pericolosa minaccia, quella che noi definiremmo un anacronismo storico: una gigantesca astronave piena di strani alieni è infatti giunta sulla terra e gli unici in grado di salvare il Regno di Dio dall’Inferno sono, ovviamente, i nostri crociati.

Pur condito in salsa sci-fi – più pretestuosa che invasiva – la storia rimane una saga medievale, con un tono epico in primo piano per i lettori già dalle citazioni ad apertura fumetto. La compagnia, seppur variegata, risponde ai criteri dei protagonisti delle migliori ballate cavalleresche, pur avendo nella caratterizzazione dei vari personaggi una freschezza che si salda perfettamente all’impianto narrativo.

Uno dei punti di forza della storia sta, anche, nella non evidente focalizzazione sul protagonista: tutti, dal giovane Sir Theo e i suoi compagni Hugh e Michel (entusiasti, pienamente coscienti del codice cortese e pronti a servire Dio) fino a Sir Raymond Mondragon (capo della spedizione, schietto e anticonvenzionale rispetto alla classica figura del cavaliere) si amalgamano con la giovane Catara Bernadette (restia ai Crociati, agli uomini di Chiesa e fedele unicamente ai dogmi della sua comunità) fino a creare un unico gruppo protagonista pieno di umanità e dal destino incerto.

Non ci sono santi né eroi quindi a fronteggiare l’esercito alieno del demonio: né i singoli Crociati, schiacciati dal peso delle azioni solitamente affibbiate alla categoria né la perseguitata Bernadette, il cui dogma la rende fanatica e ambigua. Al centro, solamente persone portatrici delle varie sfaccettature dell’animo umano e non è un caso che, nessuno di loro, abbia uno sviluppo chiuso e conclusivo nell’arco della storia, quasi a rappresentare la ciclicità dell’uomo sulla Terra: sfumature che inseriscono tutti in un contesto mitico e leggendario. Da ballata, appunto.

IL REGNO DI DIO

Evidente, nel corso della storia, la rilettura a posteriori delle tematiche della Crociata, analizzata concettualmente grazie al pretesto dell’arrivo degli alieni. Il demonio possono essere gli alieni, sicuramente creature malvagie (in questo caso) e affamate di sangue ma, allo stesso tempo, può essere identificato nel prete inquisitore, assetato a sua volta di sangue (quello dei Catari e di Bernadette) mentre si spaccia per qualcuno che invece combatte il male nel nome di Dio.

Grande ruolo, tra fede e umanità, lo gioca anche il paesaggio: i Pirenei francesi attraverso i quali i protagonisti si muovono sono vivi, intensi,  facendo progredire magnificamente il tempo della narrazioni e offrendo il giusto scenario a combattimenti dal sapore cinematografico che, uniti a citazioni bibliche, rendono il libro un colossal a fumetti. Colossale è anche l’edizione cartonata (comprensiva di artwork e copertine alternative) realizzata da saldaPress, come di meglio non si poteva fare: dalla esemplare copertina al retro, entrambe decorate con disegni lucidi, la sensazione è quella di avere tra le mani un raro manoscritto, tanto antico quanto moderno.

CROCIATA NELLO SPAZIO

Tramite un’ambientazione mitica e sanguinaria, capace di evocare suggestioni uniche come quella medievale, il duo Fairbairn-Smith ci racconta un’insolita Crociata “spaziale” intrisa di umanità e di spunti riflessivi.

L’andamento della storia è magistrale e il finale sospeso (lasciamo al lettore il gusto della scoperta e dell’interpretazione) rende soddisfacente una lettura che può andare avanti all’infinito, come infinita è la lotta dell’uomo coi (suoi) demoni, nei secoli dei secoli. Amen, per un fumetto che sfiora la perfezione e diventa un acquisto obbligato sia per gli amanti del genere che per i fautori di buone letture.

 

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