Beshari Gurashi – I re della risata vol. 1 – Recensione

Pubblicato il 23 Gennaio 2012 alle 14:30

Dopo anni di assenza dalle librerie nostrane Masanori Morita torna in Italia grazie ai Kappa Boys, che ci propongono la sua opera più recente ancora in corso in madrepatria.

Beshari Gurashi – I re della risata vol. 1

Autore: Masanori Morita
Editore: Ronin Manga
Provenienza: Giappone, 2005
Prezzo: € 7,90, 13×18, 216 pp., b/n + col
Anno di pubblicazione: 2011

Serializzato inizialmente su Weekly Shonen Jump e trasferito su Weekly Young Jump, contenitore seinen che tuttora lo ospita, Beshari Gurashi – I re della risata è l’opera più recente di Masanori Morita, celebre ex-assistente di Tetsuo Hara ai tempi di Hokuto no Ken noto in Italia per Rookies (Star Comics).
La commedia di ambientazione scolastica ha per protagonista il vulcanico Keisuke Agatsuma, uno studente dell’ultimo anno di liceo che fin da piccolo ha sempre voluto essere il tipo più comico della scuola, sfruttando ogni occasione per escogitare la gag che lo facesse considerare dai compagni come il più divertente. Far ridere gli altri è praticamente la sua missione e non accetta che qualcuno possa essere ritenuto migliore di lui nel campo, tanto da sfidare ogni nuovo arrivato a colpi di battute; le imprevedibili conseguenze di questo comportamento mettono in continua apprensione l’amica Nana e i compagni del club radiotelevisivo, che già hanno il loro bel daffare a contenere l’esuberanza di Keisuke nei pochi minuti del programma radiofonico che ogni giorno conduce riscuotendo l’apprezzamento e le risate degli studenti.
La situazione rischia di precipitare quando Jun Tsujimoto si trasferisce da Osaka, patria di celebrità del mondo comico giapponese, nel liceo di Keisuke: il ragazzo è infatti un ex-comico professionista, che per motivi non ancora rivelatici si è allontanato dal palcoscenico, cui basta l’accento della sua città natale per scatenare fragorose risate in tutto il corpo studentesco. Come reagirà Keisuke di fronte a un rivale del calibro di Tsujimoto che ha davvero le qualità per strappargli il titolo di “re della risata” della scuola? E riuscirà quest’ultimo a tenere fede ai suoi propositi di non farsi coinvolgere?
Come se non bastasse a complicare la situazione ci pensa anche il preside, intenzionato a sfruttare il club per promuovere la squadra di baseball del liceo (e consolidare la propria carriera) che punta alla finale del campionato giovanile.

Inizia davvero con il piglio giusto l’ultima fatica di Masanori Morita, il quale non si perde in inutili preamboli buttando fin da subito Keisuke sotto i riflettori e mostrandoci già dalle prime pagine il suo modo di fare; il volume segue i tentativi del ragazzo di mantenere la sua supremazia nella comicità, in un crescendo continuo che culmina nel colpo da maestro del capitolo che chiude il volume. Più che alla comicità in sé e a far ridere il lettore, Morita punta a mostrarci come Keisuke faccia divertire gli altri e come non si arrenda di fronte agli ostacoli e ai rivali che incontra, tenendo chi legge sulle spine per vedere cosa si inventerà ogni volta e fin dove è disposto ad arrivare pur di non perdere la piazza. Buona cura è prestata anche ai comprimari del club radiotelevisivo, che vanno a comporre un cast vivace e interessante cui è sicuramente facile affezionarsi; da seguire con attenzione, ovviamente, Tsujimoto e il rapporto che si va instaurando con Keisuke.
Le premesse per una storia appassionante, quindi, sono state gettate nel modo migliore possibile e Beshari Gurashi sembra avere tutte le carte in regola per suscitare l’interesse anche di chi apprezza i racconti di formazione ma non è interessato al mondo dei comici.

Il comparto grafico è impeccabile, le tavole seguono una gabbia ordinata e regolare — ideale vista l’importanza dei dialoghi — e godono di una realizzazione priva di sbavature; irresistibili e impagabili le espressioni facciali dei personaggi, nel cui ritratto Morita si conferma ancora una volta un maestro.

L’adattamento italiano, scorrevole e privo di refusi, rende convincenti le battute e i giochi di parole, ma purtroppo soffre di non aver reso in qualche modo il dialetto di Osaka proprio di Tsujimoto: il personaggio si ritrova a parlare come tutti gli altri e perde così parte della propria peculiarità e caratterizzazione.
Il volume è ben confezionato, può godere di una discreta resa di stampa e la grafica di copertina è priva delle bande rosso/verdi che tante critiche hanno portato all’editore; sono presenti anche le pagine di apertura a colori. Le onomatopee sono lasciate in originale con traduzione a margine.
Il prezzo dell’albo è di 7,90 euro, più alto della media di prodotti per fumetteria dalle caratteristiche simili.

VOTO: 7

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