Supergirl 3×19 – The Fanatical | Recensione
Pubblicato il 22 Maggio 2018 alle 20:00
She has a problem with Supergirl…
Come testimoniato dall’episodio della scorsa settimana – la nostra recensione qui – Supergirl non sta attraversando un buon momento. La serie sembra essere bloccata, ormai da parecchie settimane, in una fase di stallo in cui showrunner e sceneggiatori sembrano voler iniziare a tirare le fila di alcune trame lasciate in sospeso spostando inevitabilmente l’attenzione sui personaggi secondari e sulla componente drama.
L’episodio di questa settimana – intitolato The Fanatical – riparte subito mostrando la frattura, a quanto pare insanabile, fra Supergirl e Lena Luthor. Come visto nell’episodio precedente infatti, Lena non si fida più dell’eroina perché quest’ultima ha chiesto a James Olsen/Guardian di intrufolarsi nel laboratorio, questa confessione però era stata fatta a Kara la quale chiede spiegazioni proprio a James dopo l’ennesimo battibecco, nei panni di Supergirl, con Lena sull’ennesima tecnologia anti-kryptoniani messa in mostra nel laboratorio.
Tuttavia, mentre Lena continua a cercare una cura per Reign ancora in loro custodia, Kara e James vengono raggiunti da una ragazza che ha rubato il libro sacro del culto di Coville – personaggio visto a metà stagione e ossessionato dai miti e dall’apocalisse kryptoniana. La ragazza teme che il Culto stia preparando un attacco su larga scala con una bomba.
Supergirl e Mon-El iniziano quindi ad indagare scoprendo che quella che il Culto sta preparando non sembra essere una bomba convenzionale. Intanto Alex e J’onn si confrontano sui problemi legati a Ruby e al padre.
James ha il suo bel da fare proteggendo proprio la ragazza da un tentativo di rapimento da parte del Culto sarà infatti costretto, suo malgrado, a rivelarle la sua identità segreta fornendo un pericoloso vantaggio proprio al Culto.
Supergirl e la sua squadra però decideranno di entrare in azione solo quando scopriranno la vera natura della “bomba” che potrebbe aiutarli a curare Sama mentre James pondera la decisione di rivelare pubblicamente di essere Guardian.
The Fanatical non è un episodio brillante ma sicuramente l’episodio più convincente visto nelle ultime settimane.
Il ritmo è un po’ erratico e la regia non fa molti sforzi per rendere interessante una sceneggiatura a tratti convulsa che pare, in più di un frangente, voler fare più del necessario.
In questo senso il lavoro di showrunner e sceneggiatori è apprezzabile perché, pur iniziando a portare a compimento alcune sottotrame, cercano di calarle in un contesto più ampio e organico: il ritorno del Culto sembra essere propedeutico quindi per la risoluzione della trama principale oltre a rappresentare un ottimo spunto sia per questo episodio, l’indagine sulla bomba è il vero motore degli avvenimenti, che per i prossimi se non addirittura per la risoluzione di questa terza stagione.
Quello su cui però si pecca, e in maniera plateale, è la componente drama che spezza il ritmo dell’episodio – gli intermezzi con Ruby sono francamente inutili – risultando forzata sia nei vari confronti fra Supergirl e Lena che nella sottotrama di James/Guardian. Soprattutto quest’ultima vive di luce e ombre fra politically correct con il racconto strappa-lacrime di James e del suo retaggio afroamericano riprendendosi solo nel finale con il bello scambio di battute fra lui e Supergirl sulla complessità della doppia-identità.
The Fanatical mostra piccoli ma significativi segnali di ripresa per la serie che si appresta al suo filotto finale di episodi cercando di riprendere terreno e soprattutto coraggio.