Super Dinosaur Vol. 2 di Robert Kirkman & Jason Howard | Recensione
Pubblicato il 22 Maggio 2018 alle 10:00
Kirkman tira fuori tutta la sua capacità di saper intrattenere e divertire un pubblico giovanissimo, decisamente diverso da quello di Outcast e The Walking Dead.
Si cercava il sense of Wonder, ed il sense of Wonder è arrivato! Il primo volume di Super Dinosaur non ci aveva convinto molto, proprio perché il geniale Robert Kirkman, cimentandosi con un fumetto per ragazzi, aveva dovuto accantonare un po’ i dialoghi crudi, e gli ambienti violenti della provincia americana, per inserire uno scenario più adatto ad una certa fascia d’età. Ma le prime storie di Super Dinosaur non brillavano nei dialoghi e nella narrazione, e proponevano tante immagini e scenari grandiosi che però non colpivano nel segno, restando in superficie. Insomma, mancava quel sense of wonder tipico dei fumetti della Silver Age, capace di spostare l’attenzione non più sulla storia, ma sulle situazioni più assurde e divertenti all’interno delle quali si sarebbero ritrovati i protagonisti, ed il lettore sarebbe stato trasportato. Ma quel sense of wonder è arrivato.
Nel secondo volume di Super Dinosaur troviamo il giovanissimo Derek Dynamo ed il suo Tirannosaurus Rex (dotato di tuta robotizzata) alle prese con i dinosauri umanoidi capeggiati dal polipo gigante Squidious. Nel frattempo il padre di Derek, il Dottor Dynamo, vuole a tutti costi sapere dal suo ex collega, ed ora nemico, Max Maximus dov’è nascosta sua moglie, ed è disposto a tutto pur di ottenere una risposta. Ma, mentre Maximus è ancora imprigionato, un nuovo potente villain si fa strada nel mondo dei Dynamo, si tratta dell’Esiliato, una sorta di Dottor Destino, la cui identità segreta nasconde anche un inquietante piano, capace di mettere a rischio l’intera sopravvivenza della specie umana.
In questo volume, inoltre, vediamo interagire molti personaggi, che nel precedente fumetto erano rimasti decisamente più defilati. A partire dalle giovanissime ragazze della famiglia Kingston (con le quali i Dynamo stanno convivendo), oltre che Battle Shock, figlio del generale Casey, i quali si contraddistingueranno come nuove figure “supereroistiche” e d’azione.
I disegni di Jason Howard, co-creatore della serie, sembrano omaggiare i fondatori della Image Comics: le pagine sono dinamiche ed ai limiti dell’ipertrofico, i personaggi al centro dell’azione si muovono con una elasticità che ricorda molto lo Spiderman disegnato da Tod Mcfarlane. Ma Howard è abile a unire tutto ciò con uno stile di disegno dal tratto fortemente cartoonesco.
Quindi il secondo volume di Super Dinosaur spinge ancora di più sull’azione, e sul “giocattolesco”: sono tanti i personaggi dotati di super-costumi ed armature iper-tecnologiche, capaci di attrarre e divertire i lettori più piccoli. Molte sono le interazioni tra character dalla forte personalità e capacità di amalgamarsi in una storia che sa unire humor, azione, ed un pizzico di dramma.
Il senso di meraviglia raggiungerà il suo apice nel momento in cui Derek Dynamo dovrà prepararsi all’ennesima missione rischiosissima, e nel frattempo sarà costretto a sottoporsi ad un esame di valutazione scolastica improrogabile. Come aggirerà Derek questo doppio problema? Il risultato che ne verrà fuori sarà assurdo, e godibilissimo.
Insomma, il secondo volume di Super Dinosaur riesce a sopperire a quelle mancanze che il primo volume metteva in evidenza. Sicuramente siamo ben lontani dalle atmosfere che Robert Kirkman è abituato a proporci in The Walking Dead e Outcast. Ma Super Dinosaur è la dimostrazione di come l’autore di Lexington sia totalmente versatile ed abile nel saper attirare un pubblico di qualsiasi età verso storie attraenti, e capaci d’intrattenere. Robert Kirkman è garanzia di qualità.