Eroi Marvel in Bianco e Nero – Spider-Man di Stan Lee e John Romita | Recensione
Pubblicato il 17 Maggio 2018 alle 17:30
Volete scoprire o riscoprire alcune leggendarie storie dell’Uomo Ragno disegnate dal mitico John Romita Sr. e scritte dal Sorridente Stan Lee? Allora non perdete questo volume che propone l’immensa arte di Jazzy John nella magia del bianco e nero!
La collana Eroi Marvel In Bianco Nero varata recentemente da Panini Comics propone un altro volume da non perdere che include alcuni episodi di Amazing Spider-Man realizzati negli anni sessanta e giustamente passati alla storia non solo della Marvel ma dell’intero fumetto americano. Non per niente sono firmati dai leggendari Stan Lee e John Romita Sr., gli autori che riuscirono a far entrare l’Uomo Ragno nell’immaginario collettivo.
L’Arrampicamuri aveva ottenuto grande successo sin da quando la sua serie era disegnata dall’ottimo Steve Ditko ma bisogna ammettere che divenne un personaggio veramente popolare solo quando la parte grafica fu affidata a John. Grazie a lui, Stan Lee inserì prepotentemente Peter Parker nel contesto pop dell’epoca ed Amazing Spider-Man diventò uno dei comic-book più apprezzati proprio per il modo in cui Romita diede forma all’aspetto non supereroico della vita del protagonista.
Nelle sue mani, Peter Parker, Harry Osborn e Flash Thompson apparivano come giovani credibili e al passo con i tempi, a cominciare dall’abbigliamento; il contesto universitario in cui si muoveva Peter era in linea con quello reale degli anni sessanta, già contrassegnato da un clima contestatario. Per non parlare poi di Gwen e Mary Jane che nella versione romitiana si trasformarono in due bellezze mozzafiato che sfoggiavano abiti dallo stile optical e beat ripresi dalle riviste di moda.
In questo volume, potrete quindi ammirare l’arte di Romita nella magia del bianco e nero e vi accorgerete che la potenza espressiva delle sue matite è palese anche senza il colore. I personaggi appaiono vivi, non come semplici creature di carta, e hanno il pregio del realismo e della plausibilità. Ma Jazzy John è impeccabile pure nelle numerose sequenze di lotta e in questo senso svolge una delle sue prove migliori. Basta osservare l’eleganza, la fluidità e la plasticità delle pagine incentrate sugli scontri con Kraven, i due Avvoltoi o il Dr. Octopus per accorgersene.
Ovviamente, le trame sono altrettanto importanti e Stan Lee firma episodi memorabili, allontanandosi dai cliché dell’era ditkiana. Il libro propone i nn. 47/56 di Amazing Spider-Man e, leggendoli, ne comprenderete la rilevanza. Nel n. 47, dopo un dissidio con Kraven, muta i vecchi rivali Peter Parker e Flash Thompson in amici, rompendo definitivamente i ponti con il passato. Nel n. 48 fa apparire Blackie Drago, un criminale che prenderà brevemente il posto dell’Avvoltoio (ma quest’ultimo è presente). Nei nn. 50 e 51 esordisce Kingpin, uno dei villain fondamentali della Marvel, e nei nn. 53/54 crea le premesse della storia d’amore che anni dopo nascerà tra l’amabile Zia May e il perfido Dr. Octopus.
Inoltre, Gwen, Mary Jane, Jameson, Harry, la stessa Zia May e gli altri componenti del cast di Amazing Spider-Man incominceranno a maturare e a essere più sfaccettati e complessi. Non si può poi non citare l’episodio del n. 50, considerato uno dei migliori della lunga e gloriosa saga di Spidey. Peter decide di abbandonare la sua vita da supereroe e Lee approfitta di questo pretesto per analizzare il lato più umano e vulnerabile del protagonista. Nello stesso tempo, conferma le motivazioni che hanno spinto un giovane tormentato a indossare un costume e ad agire da giustiziere.
Insomma, abbiamo a che fare con una proposta editoriale da non perdere. Se volete perciò leggere storie ancora oggi attuali, valorizzate da disegni spettacolari, non potete trascurare questo splendido omaggio all’arte ineguagliabile di John Romita Sr.