La Guerra di Minkiaman: mafia e “supereroi” | Recensione

Pubblicato il 27 Maggio 2018 alle 10:00

La casa editrice Tunué propone tra le novità di giugno La Guerra di Minkiaman, una graphic novel  a sfondo malavitoso dell’artista satirico Gianni Allegra,  che nei suoi fumetti e nelle sue vignette ha avuto più volte l’occasione di affrontare il tema della mafia. A questo, però, si aggiunge anche una interpretazione del genere supereroistico fuori dagli schemi…

Anche se è conosciuto soprattutto come autore satirico, Gianni Allegra (palermitano, classe 1956) è già autore di diversi fumetti: da Ballata triste della città dei topi (pubblicato da Coppola Editore) a Il giocatore (della casa editrice Frassinelli). Inoltre, oltre a collaborare con diversi quotidiani di portata nazionale (da Comix a Linus, da L’Unità a La Repubblica), è un pittore e artista conosciuto anche a livello internazionale.

La mafia non è sicuramente un tema nuovo per lui, tutt’altro, e lo approfondisce ulteriormente con la sua ultima graphic novel, edita dalla casa editrice Tunué nella collana Prospero’s Books: La Guerra di Minkiaman, un fumetto di un centinaio di pagine che reinterpreta nel contesto delle bande malavitose il tema del supereroe.

Protagonista della storia di questo insolito Superman è Totuccio, un ragazzo che da bambino è stato abbandonato dai genitori Calogero e Rosalia nel giardino del vicino di casa, un signore anziano proprietario di tre cani dai nomi insoliti (Rocky, Rambo e Cazzillo). Il signor Osvaldo ha cresciuto Totuccio senza occuparsi particolarmente della sua educazione, tanto che il ragazzo trascorre il suo tempo a giocare con i cani, come se fosse uno di loro, e ad abbaiare /comunicare con loro.

Ma non si può rimanere cani per sempre. Infatti Totuccio è costretto ad affrontare il mondo esterno quando alcuni figli di mafiosi, primi tra tutti Bastiano e Warren, cominciano a comportarsi da bulli con lui. Osvaldo comprende che per Totuccio è arrivato il momento di studiare e, soprattutto, di avere una ragazza. Ad occuparsi della sua educazione è il nipote di Osvaldo, Giacomo, il quale scopre che Totuccio ha un’intelligenza fuori dal comune ma nessuna conoscenza del mondo.

Per il protagonista comincia un periodo iniziatico tra pestaggi, prostitute e derisioni, che porterà Totuccio ad indossare una mascherina, infilare un paio di pattini, ingoiare una certa pillola blu e diventare Minkiaman, il vendicatore di Balarm Town che si ritroverà invischiato nella guerra tra bande mafiose.

La Guerra di Minkiaman è il percorso di crescita di un ragazzo che deve riscoprire le proprie origini e, soprattutto, acquisire consapevolezza di sé. La sua esistenza è come quella di un supereroe “distorto”: i genitori lo abbandonano non per salvargli la vita, come Superman, ma perché non vogliono più occuparsi di lui; il suo Jimmy Olsen è un teppista che venera Minkiaman per timore di non essere violentato; la fidanzata non segue certo il modello di Lois Lane o di Gwen Stacy, ma è una prostituta che, esattamente come  nelle classiche storie di supereroi, ama Minkiaman ma non Totuccio.

Anche il tipo di disegno non è certo quello che ci si aspetterebbe da una storia a tema supereroistico: quello di Gianni Allegra è un tratto underground che graffia, di un rigoroso bianco e nero. Non a caso La Guerra di Minkiaman non è un fumetto per tutti, anche se saprà intrigare chi è alla ricerca di una storia diversa da “quelle solite di supereroi”.

Articoli Correlati

Il ruolo dei Namecciani nella mitologia di Dragon Ball La rivelazione del vero nome del “Namecciano senza nome” come...

21/12/2024 •

12:01

Dopo quasi due decenni dalla sua pubblicazione, il manga Vinland Saga di Makoto Yukimura si prepara al suo epilogo. Ambientato...

21/12/2024 •

11:00

L’attesa per Attack on Titan: The Last Attack è quasi terminata: il film evento sarà proiettato nei cinema italiani per un...

21/12/2024 •

10:00