La bambina che scese dal cielo – La ragazza dal viso di teschio: Recensione

Pubblicato il 20 Gennaio 2012 alle 10:14

Nuova Lucca e nuove proposte della piccola ma agguerrita casa editrice Absoluteblack, votata all’adorazione del nero assoluto in tutte le sue declinazioni, così come si può intuire dal suo stesso nome; non è una novità quindi, soprattutto per chi già la conosce, il taglio cupo e oscuro che i suoi autori amano dare alle loro opere, regola ferrea alla quale non sfugge nemmeno questo curioso volume ospitante ben due novelle tenebrose e dolorose quanto basta.

La bambina che scese dal cielo – La ragazza dal viso di teschio

Autori: Luca Belloni (storia), Patrizio Berti (disegni).
Casa editrice:
Absoluteblack.
Provenienza:
Italia.
Prezzo:
12,00 Euro.
Note:
54 pagine, b/n, carta patinata, formato 21×29, brossurato.

L’elegante graphic novel, nell’ampio formato A4, presenta nelle sue 50 pagine due piccoli racconti, magari brevi come svolgimento ma sicuramente intensi nelle emozioni che vogliono suscitare nel lettore; non si tratta però di due semplici storie a fumetti ma più propriamente di veri e propri (piccoli) romanzi illustrati, che alla narrazione per immagini, le efficaci matite di Patrizio Berti, accompagnano le didascalie raccontate da Luca Belloni (deus-ex-machina della stessa casa editrice).

Nella prima novella, La bambina che scese dal cielo, la protagonista è un angelo, alquanto sinistro per la verità, che decide di soccorrere un suicida che si è tagliato i polsi, ne segue una rinascita spirituale irta di insidie, lungo un cammino fatto di dolore e sofferenza, unica strada che può portare di nuovo la luce in un’anima che volle rifiutare il dono della vita; schiere angeliche sono gli sconcertati testimoni dell’azione assolutamente personale di questa bambina celestiale che, a dispetto dell’estremo gesto cui ha assistito, ha deciso lo stesso di aiutare il povero infelice, soffrendo con lui nella redenzione contro torme di diavoli assetati di vendetta per l’anima persa di cui già assaporavano i tormenti.

La seconda storia invece, La ragazza dal viso di teschio, mostra l’odissea, molto alla Conan il Barbaro, di un giovane guerriero dal cuore impavido che dopo diverse incarnazioni finalmente ha la possibilità di ritrovare, dopo innumerevoli e sanguinose lotte contro i nemici più terribili e sovrannaturali, la propria amata anima gemella, da lui separata secoli prima; un oscuro e malvagio stregone aveva maledetto la ragazza che rifiutò il suo amore, condannandola a vivere con la faccia divisa a metà, una parte bellissima e radiosa, l’altra scarnificata e ridotta a mostrare il proprio teschio come punizione per il suo gran rifiuto, fino a che un cuore puro non fosse giunto a liberarla per sempre dall’incantesimo…in quale tragico modo però, è il cupo finale che una storia dolente come questa non può non avere.

Questo volume sancisce una volta di più quanto negli anni la piccola Absoluteblack sia migliorata, arrivando a proporre opere che sia sul piano della confezione che dei contenuti nulla hanno da invidiare a case editrici ben più grosse e conosciute; da segnalare su tutto però è di certo la volontà di proporre temi insoliti e singolari, certo non per tutti, ma oltre che interessanti come punti di vista narrativi anche sentiti con estrema passione dagli autori, che quindi propongono ciò che a loro per primi suscita grandi emozioni, riuscendo per fortuna a trasmetterne gran parte anche ai lettori.

Molto apprezzabile anche la parte grafica, che dà la sensazione di proporre i disegni riprodotti direttamente dalle matite, il che è certo per molte tavole, mentre in altre si ha la sensazione del tocco di qualche acquerello, che comunque riprodotto in b/n alla fine concorre nel complesso a ricreare perfettamente la giusta atmosfera in entrambi i racconti; la qualità di riproduzione perfetta della stampa, che non lascia spazio a sbavature o a sbiaditure, consente di mantenere la carica emotiva di queste tavole bellissime, dove le atmosfere celestiali e sovrannaturali, sulfuree e maledette sono entrambe rese benissimo.

Il volume presenta anche un curioso portfolio di cinque pagine in appendice, dove il disegnatore si cimenta in un omaggio al Mitico Thor marvelliano, con risultati forse un po’ inferiori rispetto alla riuscita delle tavole precedenti dei due racconti; completano l’opera altre cinque pagine dedicate alla trascrizione della versione originale delle due novelle, che quindi possono essere apprezzate sia corredate dalle immagini che nella forma esclusivamente testuale.

Voto: 7

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