Mother Panic Vol. 1 – Lavori in Corso | Recensione

Pubblicato il 10 Maggio 2018 alle 10:00

Chi è Violet Paige? Una delle ragazze più ricche di Gotham City. Non tutti sanno, però, che è anche Mother Panic, la nuova vigilante della città di Batman! Ma non si tratta di una supereroina qualsiasi come scoprirete nel primo volume di una delle serie più dirompenti della linea DC Young Animal!

RW Lion traduce i primi sei episodi di Mother Panic, serie inserita nella divisione Young Animal della DC ideata da Gerard Way. Le collane proposte finora sono supereroiche ma caratterizzate da sperimentalismi grafici e narrativi e da atmosfere quasi Vertigo. Mother Panic, nello specifico, è una delle più particolari. Ambientata a Gotham City, è dedicata a un affascinante personaggio femminile ma non è in linea con le tante bat-testate.

Da un certo punto di vista, può ricordare la serie di Batwoman uscita durante il New 52. Anche in questo caso, infatti, abbiamo a che fare con un’eroina tormentata coinvolta in situazioni inquietanti. La scrittrice Jody Houser ci presenta Violet Page, una delle ragazze più ricche e discusse di Gotham City, nonché star dei media, più che altro per gli scandali e gli atteggiamenti da figlia di papà viziata. Ma questa è solo apparenza.

La vita di Violet non stata affatto facile. Innanzitutto, la madre soffre di Alzhaimer, vive in un mondo tutto suo e passa il tempo in un salone arredato in modo stravagante. Il padre è morto quando Violet era una bambina in circostanze poco chiare. Per giunta, il rapporto con il genitore non è mai stato idilliaco. Inoltre, c’è Victor, il fratello di Violet, che dopo la tragedia ha mandato la sorellina in un collegio che definire allucinante è un eufemismo. Violet ha dunque subito parecchi traumi e, crescendo, è diventata la vigilante Mother Panic.

Combatte quindi il crimine con l’ausilio di mezzi tecnologici, ma non è animata da uno spirito di giustizia, a differenza di Batman, Nightwing e gli altri eroi di Gotham. Le sue motivazioni si basano sul rancore e sul desiderio di vendetta. Violet odia l’alta società di Gotham, popolata da gente ricca e superficiale che nasconde, dietro una patina di rispettabilità, le peggiori pulsioni. Sono ‘mostri che fingono di essere normali’, come li definisce la stessa Violet. E a fare le spese di tali pulsioni sono purtroppo i più deboli. In pratica, i bambini.

Con il pretesto di un fumetto di supereroi dai toni noir, la Houser denuncia la violenza ai minori. I ragazzini abusati sono l’elemento ricorrente e più disturbante delle trame, e non si tratta solo di abuso fisico ma psicologico. L’autrice descrive artisti pazzi che considerano l’omicidio una forma di creatività, collegi in cui i bambini sono sottoposti a orribili esperimenti, ricconi che credono di poter comprare qualsiasi cosa con il denaro, compreso il soddisfacimento delle peggiori devianze.

La Houser denuncia tutto questo scrivendo testi intensi e introspettivi e dialoghi profondi, svolgendo un’impeccabile analisi psicologica della protagonista, una ragazza oppressa dal dolore che, al pari dei nemici che combatte, nasconde la sua vera natura dietro una maschera. Chi è davvero Violet? La ricca star dei media dall’orientamento sessuale chiacchierato o l’implacabile vigilante che suscita la perplessità di Batman e Batwoman? A queste domande prova a rispondere l’autrice, delineando una story-line entusiasmante che fa di Mother Panic una delle collane più intriganti della linea Young Animal.

I primi tre episodi sono illustrati dal bravissimo Tommy Lee Edwards che con il suo tratto sporco, cupo e aggressivo è perfetto per l’atmosfera dark della trama. La sua Gotham City è una città claustrofobica e angosciante e i personaggi esprimono tormento e perversione pressoché in ogni vignetta. Risulta, invece, statico nelle sequenze d’azione ma nel complesso il suo è un lavoro efficace. Non si può dire lo stesso per Shawn Crystal che disegna gli ultimi tre capitoli. Il suo è uno stile troppo contorto e cartoonesco che mal si adatta alle tematiche a forti tinte affrontate da Jody Houser. Mother Panic, perciò, è purtroppo graficamente discontinuo.

Nel volume c’è pure un serial a puntate, Gotham Radio, pubblicato negli Stati Uniti in appendice a ogni albo di Mother Panic. Scritto dal bravo Jim Krueger, è un noir incentrato sulla corruzione e il crimine dilaganti nella città del Cavaliere Oscuro e su un omicidio avvenuto durante un programma radiofonico. Un presentatore viene ucciso in diretta e ciò sconvolge l’opinione pubblica. Di questo ne approfitta il suo sostituto, una specie di Howard Stern che decide di iniziare una campagna contro l’Uomo Pipistrello.

A suo dire, il crimine è provocato da lui e Krueger descrive una serie di situazioni che coinvolgono una ragazza che lavora nella stazione televisiva, un vecchio supereroe, Odd Man, che vorrebbe ritornare in azione e uno strano individuo in possesso di segreti scottanti sul conto del conduttore. Krueger firma un’ottima storia che ha il pregio di incuriosire e si avvale dei disegni dal taglio underground di Phil Hester.

Insomma, Mother Panic è una proposta editoriale da tenere d’occhio.

 

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