Joe Shuster | Recensione
Pubblicato il 4 Maggio 2018 alle 10:00
L’avvincente ed emozionante storia degli autori che hanno dato vita al più grande supereroe di tutti i tempi: Superman.
Nel 1938 Jerry Siegel e Joe Shuster gettavano le basi per la nascita della letteratura supereroistica, e dell’industria del fumetto così come oggi la conosciamo. Questi due ragazzi ebrei di Cleveland furono l’alfa di un nuovo mondo, una visione fantastica così forte da influenzare la cultura umana al pari dei grandi miti dell’epoca antica. Siegel e Shuster furono i creatori di Superman. Ma la loro storia è ben diversa rispetto a quella di altri grandi produttori di idee legate al settore fumettistico, come ad esempio Stan Lee.
Il volume appena pubblicato da Bao Publishing punta a raccontare al pubblico di oggi, nutrito dalla cultura pop e così abituato a vivere con i supereroi intorno, la storia di una grande ingiustizia, che fortunatamente, dopo molto tempo si è risolta con un degno epilogo.
Il fumetto Joe Shuster racconta il percorso di vita del disegnatore e co-creatore di Superman, partendo dal momento più triste di questa storia, ovvero quando in una giornata di metà degli anni Settanta un poliziotto lo ritrovò a vagabondare povero e disperato per le strade di New York.
Che reazione avreste se vi trovaste di fronte ad un barbone, il quale afferma di essere il creatore del più grande supereroe mai esistito? Questa scena realmente accaduta apre Joe Shuster, un volume a fumetti capace di coinvolgere il lettore, al pari di una grande storia di supereroi.
Lo sceneggiatore Julian Voloj usa la tecnica del flashback per raccontare tutto il percorso che ha portato Joe Shuster, e l’amico ed autore Jerry Siegel, dai banchi di scuola di Cleveland, alle vette della National Comics (il vecchio nome dell’attuale DC Comics), fino agli abissi dell’anonimato.
Siegel e Shuster erano due ragazzini ebrei degli Stati Uniti degli anni Venti, affamati di storie di fantascienza. Joe Shuster ai disegni, e Jerry Siegel ai testi, si cimentarono nell’avanguardistica impresa (per l’epoca) di lavorare nel mercato del fumetto, anzi, di partecipare alla sua creazione. Prima di Siegel e Shuster non solo i supereroi non esistevano, ma anche l’idea stessa dell’albo a fumetti era abbastanza lontana (lo spazio solitamente dedicato ai fumetti era quello delle strisce sui quotidiani).
Ma gli anni Trenta e Quaranta furono un’epoca dura per i creativi. Siegel e Shuster furono vittime del cannibalismo imprenditoriale di quei tempi: videro l’ascesa vertiginosa del personaggio da loro creato senza avere la possibilità di guadagnarci un soldo, venendo anzi espropriati della loro stessa proprietà intellettuale.
Raccontando il percorso di Siegel e Shuster incrociamo anche quello di altri personaggi divenuti celebri all’interno del mercato fumettistico: dal creatore di Batman Bob Kane, a Stan Lieber, meglio conosciuto come Stan Lee.
Il volume Joe Shuster racconta quindi, non solo il percorso dei due autori, ma anche quello che tutta l’industria fumettistica, e supereroistica in particolar modo, ha fatto fino agli anni Settanta.
La sceneggiatura di Julian Voloj, nonostante l’autore decida di utilizzare un lungo flashback per raccontare l’intera storia, non appesantisce la narrazione. L’uso massiccio di didascalie si accompagna bene all’utilizzo dei baloon, dando ritmo e sostanza alle pagine.
I disegni di Thomas Campi sono raffinati, utilizzano la tecnica pittorica e pennellano con colori delicati (ispirati alle illustrazioni vintage degli anni Trenta e Quaranta) le immagini e le suggestioni di un Novecento che fu.
La storia raccontata da Julian Voloj è avvincente, e degna dei migliori racconti romanzati, tanto che, a volte, si fa fatica a pensare possa trattarsi di un racconto biografico. Ed in effetti Joe Shuster è una vera e propria biografia a fumetti (corredata a fine lettura da un apparato bibliografico e filologico, che cita ed approfondisce tutte le fonti utilizzate pagina per pagina), l’ennesima prova del fatto che il media fumetto ha la capacità di raccontare ogni tipo di genere, ed applicarsi a qualsiasi tipo di settore: dalla saggistica, al biografico appunto.
Joe Shuster non è solo la storia di una grande ingiustizia editoriale, alla quale una generazione di appassionati entrata nella stanza dei bottoni ha saputo porre rimedio (sarà infatti il giovane editor della Dc Comics Neal Adams a supportare negli anni Settanta Siegel e Shuster ed a perorare la loro causa). Ma è anche una lettura che invita ad una presa di coscienza. La graphic novel Joe Shuster è una chiamata alle armi: in un mondo in cui la differenza tra bene e male è più sottile, le battaglie non si combattono coi superpoteri, ma con cuore, anima ed empatia.