Intervista a Dario Moccia: “Fiero di aver fatto crescere la cultura nerd”
Pubblicato il 25 Aprile 2018 alle 11:00
Il più influente youtuber italiano che si occupa di fumetti ci racconta i cambiamenti del settore e della piattaforma negli ultimi anni.
Dario Moccia per gli appassionati di fumetti che seguono YouTube è da parecchi anni un punto di riferimento. Nel corso del tempo il ragazzo toscano che divenne famoso grazie a video come la “Pokemon Anthology” ha raffinato i propri contenuti, ed oggi può considerarsi un vero e proprio filologo del fumetto e dell’animazione.
Abbiamo avuto la possibilità di intervistarlo durante il Cosenza Comics and Games 2018 (svoltosi dal 20 al 22 aprile presso la Città dei Ragazzi). Ecco cosa ci ha raccontato.
Ciao Dario. Allora, partiamo dal principio: com’è nata l’idea del canale Youtube?
Ciao a tutti! Bé, un po’ di anni fa avevo un canale con un altro amico e ci dedicavamo a fare video comici. Ad un certo punto pensai di aprirne uno tutto mio sul quale avrei parlato di fumetti. Inizialmente facevo tutto senza copione. Da quel periodo lì sono passati sette anni, ora uso un copione, ho mezzi migliori per fare le riprese, e mi occupo anche del montaggio.
Negli ultimi tempi hai fatto un grande cambiamento: hai iniziato a proporre video con contenuti più maturi, cosa che ti ha fatto perdere una fetta di pubblico che gradiva argomenti più mainstream. Com’è nata questa decisione?
Avevo iniziato a proporre già da un po’ di tempo video con contenuti più importanti, però subivo ancora l’influsso di sketch e battute che facevano parte del vecchio registro con cui lavoravo alle produzioni. Ho capito che alcuni video non potevano essere influenzati dall’umorismo, perciò ho deciso di alternare contenuti seri e giocosi. Inizialmente il fatto di avere meno visualizzazioni non mi ha fatto stare bene, però successivamente ho notato che acquisivo un pubblico diverso e più affezionato, ed è stato positivo.
Hai già pubblicato due fumetti da te sceneggiati: Agorapobia per Shockdom e We Are The Champions per Rizzoli Lizard. Hai sempre avuto l’obiettivo di fare il fumettista o è arrivato tutto un po’ per caso?
Diciamo che ce l’avevo da sempre. Per questo motivo ho studiato prima al liceo artistico a Pisa e poi all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Proprio mentre studiavo a Firenze c’è stato il boom del canale di Youtube, ed ho iniziato a dedicarmici seriamente. Dopo il video su Blankets però la Rizzoli mi propose di fare il solito libro da youtuber, io rifiutai, ed un mese dopo gli proposi il fumetto sui Queen assieme a Tuono Pettinato. All’epoca avevo già pubblicato Agorapobia per Shockdom. Subito dopo l’uscita del volume mi colpì positivamente il fatto che We Are The Champions fosse stato ben accolto sia dalla critica che dal pubblico.
Dopo We Are The Champions con Tuono Pettinato avete instaurato un rapporto molto affiatato. Avete qualche altro progetto in via di sviluppo?
Faremo Big in Japan, sarà un fumetto divulgativo sul Giappone. Abbiamo unito e raccontato la nostra esperienza di viaggio insieme: quella mia da persona più navigata nei confronti del Giappone, e quella di Tuono che non ci era mai stato. Ne è venuta fuori una cosa molto divertente ed interessante.
Nel frattempo hai lavorato anche ad un altro progetto, giusto?
Sì, si tratta di un altra collaborazione con la Rizzoli e riguarderà La Nuova Isola del Tesoro di Osamu Tezuka. Fino ad ora questo manga non è mai stato pubblicato in Italia, perciò ho proposto alla Rizzoli di farlo, e si sono fidati. Sarà presentato al Comicon di Napoli. Sarà un lavoro curato nel dettaglio e che proporrà l’ultima versione de La Nuova Isola del Tesoro, quella nella quale Tezuka ha inserito anche le tavole tagliate dalla precedente.
Come hai visto cambiare il mondo del fumetto rispetto a quando hai aperto il canale?
Direi che è cambiato tanto. Ora i fumetti si possono ampiamente trovare in libreria, sono scoppiati fenomeni come Zerocalcare, ed abbiamo a disposizione un’ampia scelta. Sono fiero di essere dentro questo ambiente e di aver contribuito a farlo crescere nel tempo.
Come vedi il futuro dei fumetti?
Sempre migliore. Certo, se la gente smettesse di leggere i fumetti piratati su internet sarebbe ancora meglio.
E invece che futuro vedi per gli youtuber?
Prima vedevo un orizzonte oscuro, ora non saprei. Mi sto dedicando solo al mio canale senza seguire altre questioni legate agli youtuber. Ho però notato che YouTube presta più attenzione ad i contenuti dei canali, impone limitazioni ed a volte censure. Tutto ciò è dovuto a degli errori che hanno fatto alcuni youtuber seguitissimi, e di conseguenze ne stiamo pagando le conseguenze anche noi.
Grazie mille Dario.
Grazie a voi!