Il Giro del Mondo in 80 Giorni – La Grande Letteratura a Fumetti Vol. 2 | Recensione

Pubblicato il 20 Aprile 2018 alle 17:00

Mondadori Comics propone l’adattamento fumettistico di uno dei romanzi più celebri di Jules Verne: Il Giro del Mondo in 80 Giorni! Seguite le rocambolesche avventure di Phileas Fogg, del suo servitore Passepartout e di altri personaggi in questo volume imperdibile per i fan della bd!

Tra le recenti iniziative editoriali di Mondadori Comics va segnalata La Grande Letteratura a Fumetti che, come è intuibile, propone adattamenti fumettistici di celebri opere letterarie. Non sono mai mancate produzioni di questo tipo, spesso di qualità elevata, e bisogna ammettere che, in effetti, molte vicende dei romanzi si prestano a operazioni simili. Il discorso vale sicuramente per Il Giro del Mondo in 80 Giorni, forse l’opera in assoluto più famosa di Jules Verne.

Considerato uno dei padri della fantascienza, Verne ha entusiasmato generazioni di lettori con la sua sfrenata fantasia e con le avventure dal ritmo vorticoso ed entusiasmante. Molte delle sue creazioni hanno trasceso il loro tempo ed è il caso, per esempio, del Capitano Nemo o di Phileas Fogg, protagonista de Il Giro del Mondo in 80 Giorni.

Le opere di Verne, secondo alcuni, hanno avuto una valenza profetica poiché lo scrittore anticipò tante conquiste dell’epoca moderna, come l’arrivo dell’uomo sulla luna. In realtà, non si poneva obiettivi profetici. Verne ebbe semplicemente la capacità di comprendere che il progresso tecnologico che iniziava a svilupparsi avrebbe modificato in maniera radicale l’esistenza degli esseri umani. Il mondo stesso avrebbe subito notevoli cambiamenti ed è proprio questo uno dei concetti fondamentali del romanzo.

Il rapido sviluppo delle comunicazioni, infatti, rende il mondo più piccolo, al punto che è possibile fare il giro del pianeta nell’arco di soli ottanta giorni. Ne è convinto l’eccentrico Phileas Fogg, membro del Reform Club di Londra. Per una serie di circostanze, fa una scommessa: girerà, appunto, il mondo in ottanta giorni. Ma non sarà affatto un compito facile. Phileas, accompagnato dal fido domestico Passepartout, si troverà coinvolto in una serie di incredibili vicissitudini e sarà alle prese con piroscafi, battelli a vapore e treni e non sarà sempre semplice rispettare i tempi.

Per giunta, un agente della polizia inglese gli dà la caccia perché è erroneamente convinto che sia un ladro e questo complicherà la situazione. L’autore dell’adattamento è Chris Millien che ha il merito di rispettare la trama del romanzo, senza trascurare un solo dettaglio, e di delineare una story-line gradevole e divertente, valorizzata da un bel ritmo narrativo. Riesce soprattutto a rievocare in modo efficace l’atmosfera dell’epoca in cui è ambientata l’opera di Verne, mimando, nei testi e nei dialoghi, il suo stile espressivo sagace e incisivo.

I disegni hanno un’impostazione naturalistica e sono impreziositi da una plasticità e un’eleganza di grande livello. Millien dà il meglio di sé soprattutto nella rappresentazione dei mezzi di locomozione, degli ambienti e dei paesaggi. Quelli indiani, in particolare, risultano davvero suggestivi. I colori tenui ed evanescenti dello stesso Millien sono, inoltre, l’ulteriore punto di forza di un lavoro che potrà piacere sia al pubblico adulto sia a quello più giovanile.

Nel complesso, il volume è da tenere d’occhio e può interessare gli estimatori del fumetto di area francofona e quelli che apprezzano i classici della narrativa. Da provare.

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