The Flash 4×18 – Lose Yourself | Recensione

Pubblicato il 18 Aprile 2018 alle 15:30

We never have to kill…

The Flash sta affrontando un evidente momento di empasse, come testimoniato dal mediocre episodio della scorsa settimana – la nostra recensione qui, cercando di guadagnare tempo in attesa del confronto di fine stagione con il villain Thinker e concentrando l’attenzione degli spettatori su sottotrame e personaggi secondari ma i risultati sono stati tutt’altro che positivi. Più semplicemente la serie sta perdendo inerzia proprio nel momento in cui doveva, forse, affondare il colpo decisivo…

Nell’episodio di questa settimana, intitolato Lose Yourself, il Team Flash è impegnato su due fronti: rintracciare l’ultimo metaumano del bus e trovare un modo per fermare Thinker in vista dello scontro finale ormai imminente.

Mentre il Team scopre quasi per caso che l’ultimo meta, Edwin Gauss, ha la capacità di creare dimensioni tascabili simili a quelle in cui Thinker si rifugia, Wells crea un’arma capace di mettere finalmente in difficoltà il villain ovvero un diapason in grado di generare un’onda d’urto che può penetrare le sue difese.

Intanto cresce la tensione fra Barry e Ralph. Il secondo infatti vorrebbe sbarazzarsi definitivamente di Thinker mentre il primo rimane fedele ai suoi ideali e alle proverbiali linee che non si possono oltrepassare. Wells invece sembra avere sviluppato una vera e propria dipendenza dal suo “cappello da pensatore”, cosa che preoccupa molto Joe…

Il piano del Team Flash è semplice e un po’ spericolato: creare una dimensione tascabile grazie a Gauss, ribattezzato Folded Man, all’interno di quella di Thinker così da coglierlo di sorpresa. Tuttavia già accaduto negli altri confronti, Thinker è un passo avanti rispetto al Team Flash e questa volta le conseguenza saranno durissime…

Lose Yourself è indubbiamente un episodio di svolta che apre al filotto finale di episodi ma che soffre irrimediabilmente di una prima parte estremamente compassata per ritmo e svolgimento e dal tono che cozza invece con un bel nucleo narrativo che meritava sicuramente maggiore spazio.

E’ infatti il confronto/scontro fra Barry e Ralph il vero perno su cui ruota l’episodio con i due punti di vista diametralmente opposti che lentamente convergono nella definitiva maturazione proprio del personaggio di Ralph ancora più drammatica se rapportata al devastante finale.

Questo aspetto stride con il comic relief esasperante della prima parte dell’episodio – carina l’idea di rendere Folded Man il Drugo de Il Grande Lebowsky ma forse si è calcato un po’ troppo la mano – così come la risoluzione finale è stata come detto tanto drammatico quanto mediamente scontata. Non è la prima volta che Thinker sembra soccombere per poi sferrare un colpo a sorpresa così come non è la prima volta che il suo piano sembra essere giunto al suo climax per poi aggiungere un nuovo livello: se lo stilema non fosse stato usato ripetutamente nel corso della stagione sicuramente l’effetto sarebbe stato migliore.

Il finale di Lose Yourself da un lato serve agli showrunner e sceneggiatori per aumentare la posta in gioco, specialmente dal punto di vista emozionale, fra The Flash e Thinker mentre dall’altro, coinvolgendo, inaspettatamente, Killer Frost e Wells sembra voler far presagire un ritorno ad una formula più semplice per la prossima stagione già confermata.

Ancora una volta, per poco, The Flash manca il bersaglio non raggiungendo la sufficienza zavorrato da alcune scelte discutibili in termini di tono soprattutto.

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