Wonder Woman n. 0: Recensione
Pubblicato il 14 Gennaio 2012 alle 11:29
Inizia l’era RW-Lion con le nuove proposte DC Comics Made in Italy! E arriva il numero zero della prima supereroina dei comics, Wonder Woman, con storie di Roy Thomas, Gene Colan ed Eric Shanower!
Wonder Woman n. 0
Autori: Roy Thomas, Eric Shanower (testi), Gene Colan, Eric Shanower (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Provenienza: USA
Prezzo: € 2,95, 16,8 x 25,7, pp. 48, col.
Data di pubblicazione: gennaio 2012
Con il nuovo corso editoriale della DC Comics in Italia la casa editrice RW-Lion ha deciso di proporre alcuni numeri zero dedicati alle principali icone supereroiche dell’etichetta statunitense. E naturalmente non poteva mancare quello imperniato su Wonder Woman, uno dei fondamentali simboli pop dell’era contemporanea.
Se Superman, infatti, è il primo supereroe dei comics e Batman il primo giustiziere mascherato privo di superpoteri, la Principessa Diana è il prototipo delle supereroine.
Creata nel 1941 da William Moulton Marston, Wonder Woman catturò l’attenzione dei lettori, non solo a causa del fisico procace, ma anche per la sua impostazione psicologica che, in un certo qual modo, anticipò certe istanze femministe. Infatti, i lettori conservatori degli anni quaranta criticarono l’eroina poiché non corrispondeva ai canoni tipici delle figure femminili dell’epoca: Diana era una donna forte e sicura di sé e non un passivo angelo del focolare e per giunta combatteva gli uomini.
Inoltre, almeno nelle prime storie, Diana finiva spesso legata, quasi in una specie di curiosa ispirazione bondage, particolare che non mancò di colpire una parte dei fan più vispi (e pure gli autori, dal momento che Grant Morrison ha dichiarato che vorrebbe approfondire tale aspetto). Sebbene il suo comic-book abbia avuto un successo di vendite minore rispetto a quelli di Superman e Batman, Diana è popolarissima, nonché un personaggio cardine del DC Universe.
Dopo Crisis On Infinite Earths, George Perez realizzò la versione attuale di Diana, accentuando il lato fantasy e lo sfondo mitologico delle trame (già presenti in passato ma non sempre preponderanti), rendendo il serial, facendo le debite proporzioni, simile a una versione DC di Mighty Thor. Nel suo mensile, dunque, Wonder Woman si confronta con divinità greche ed esseri ancestrali, in un riuscito mix di fantasy, appunto, e stilemi supereroici.
Il numero zero di Wonder Woman pubblicato da RW-Lion include due storie. La prima, del 1981, quindi di era pre-Crisis, è un perfetto esempio delle avventure classiche dell’Amazzone e si distingue perché realizzata da due autori leggendari dei comics, entrambi provenienti dalla Marvel, e che in quel periodo abbandonarono, al pari di altri colleghi, la Casa delle Idee per dissapori con l’allora editor in chief Jim Shooter, e cioè Roy Thomas e Gene Colan.
Il grande scrittore di Avengers e Conan The Barbarian delinea una vicenda che riassume in sé tutte le caratteristiche del serial dell’Amazzone: l’eroina si scontrerà con i terribili Ercole e Mercurio, sullo sfondo dell’Isola Paradiso, e non manca neanche Steve Trevor, storico comprimario della serie. I testi di Thomas sono ben impostati e i disegni del compianto Gene Colan non hanno perso smalto. Il celebrato penciler di Daredevil, Dr. Strange, Howard The Duck, Tomb of Dracula e altri gioielli Marvel realizza una versione sexy e intrigante di Wonder Woman con il suo suggestivo tratto ombroso. Colan produsse in casa DC materiale non inferiore a quello Marvel e le sue storie di Batman, della stessa Wonder Woman, di Jemm Figlio di Saturno e della Nightforce non sono affatto trascurabili.
La seconda proposta è tratta da Christmas with the Super-Heroes del 1989 ed è scritta e disegnata da Eric Shanower, l’artista che ha sorpreso molti con lo splendido Age of Bronze della Image, ed è piacevole, sebbene non memorabile.
Nel complesso, il numero zero è ben realizzato ma anche stavolta alcune scelte di adattamento dei testi mi suscitano perplessità. Lo stesso dicasi per gli articoli interni che a mio parere dovrebbero essere scritti meglio. Capisco che la RW-Lion ha appena iniziato e un periodo di rodaggio va concesso, ma farei attenzione a questi dettagli. Anche perché, considerati i precedenti orrori che hanno contrassegnato le edizioni italiane dei fumetti DC, i lettori sono ormai esasperati e stavolta non faranno sconti a nessuno. Tuttavia, la prima storia è valida e perciò promuovo, con riserva, l’albo.