Supergirl 3×14 – Schott Through the Heart | Recensione

Pubblicato il 17 Aprile 2018 alle 20:00

What hunts me…

Dopo circa un mese e mezzo di pausa, fra cambi di palinsesto ed esigenze produttive, ritroviamo Supergirl.

Avevamo lasciato la serie ad un punto di svolta – cliccate qui per la recensione del tredicesimo episodio – Kara ed i suoi alleati avevano deciso di agire in maniera proattiva nei confronti della minaccia rappresentata dai Worldkillers rintracciandone la seconda, Purity, prima che potesse attivarsi con la cattura inversamente proporzionale alla capacità di tenerla in custodia soprattutto quando Reign aveva deciso di liberarla.

Proprio Sam – l’alter-ego di Reign – aveva avuto una crisi in presenza di Lena Luthor che si era dimostrata sorpresa ma non troppo dell’episodio.

L’episodio di questa settimana, intitolato Schott Through the Heart, inizia con una tranquilla serata karaoke viene interrotta dalla notizia che il padre di Winn, il criminale noto come Toyman, è morto in prigione. Il funerale sarà però tutt’altro che l’ultimo saluto all’uomo: la bara infatti esplode e Winn incontra dopo anni la madre.

Non si tratta di coincidenze tant’è che Winn viene attaccato nel quartier generale del DEO da scimmie meccaniche volanti, un chiaro segno che Toyman è vivo e vegeto… Winn inoltre cerca di venire a patti con la madre che l’aveva abbandonato anni prima ma la donna confesserà che fu costretta proprio dal padre che aveva minacciato di ucciderlo pur essendo ancora bambino. Sarà proprio la madre però a scoprire da dove Toyman sta conducendo i suoi attacchi, cadendo in una trappola ma scoprendone anche la vera natura…

Mon-El intanto ha urgenza di parlare con Kara avendo scoperto la vera natura della missione della Legione – come da cliffhanger del precedente episodio – mentre J’onn e Alex affrontano una piccola crisi che riguarda M’yrn, il padre di J’onn.

Schott Through the Heart è un fulgido esempio di episodio di passaggio ben realizzato.

Il tono scanzonato con il quale inizia poi riverbera per tutto l’episodio che ha come protagonista Toyman e quindi di riflesso una serie di trovate estremamente fumettistiche ma efficaci – dalle scimmie meccaniche, alla trappola stile action figure per Supergirl – che strappano qualche sorrisi ma testimoniano la volontà, per il momento ancora intonsa, della serie di mantenere sugli scudi le influenze spiccatamente fumettistiche appunto.

Pur concentrandosi sul personaggio di Winn, ed in parte su quello di J’onn e suo padre, è evidente sin dalle prime battute come il vero payoff sia la rivelazione sulla vera natura della missione della Legione, rivelazione meno esplosiva di quello che si potrebbe immaginare e molto pragmatica in seno alla prosecuzione della trama principale della serie.

E’ indubbio che l’episodio di questa settimana non è quella ripresa che molti spettatori si aspettavano: l’episodio, infatti, più che “fare il punto della situazione” inizia a tirare le fila di sottotrame e personaggio secondari.

E’ l’esecuzione quindi che premia un l’episodio: il ritmo è sostenuto rendendo così la visione leggera, la componente drama seppur utilizzata in maniera non impeccabile riesce comunque ad asservire al suo scopo soprattutto alimentando la tensione fra Kara e Mon-El al momento della tanto attesa rivelazione. Ottima la realizzazione tecnica, decisamente sopra la media degli show dell’Arrowverse ma in questo senso Supergirl ci sta abituando molto bene, così come le due scene d’azione dell’episodio davvero ben coreografate e dinamiche.

Ruba la scena la guest-star dell’episodio ovvero Laurie Metcalf nel ruolo di Mary, la madre di Winn. Dopo la madre di Sheldon Cooper, la Metcalf interpreta un’altra madre caratterizzata dalla tipica ironia del sud degli Stati Uniti. Prova apprezzatissima.

Fra i passaggi a vuoto di The Flash, il singhiozzante Arrow e DC’s Legends of Tomorrow che si è guadagnato la sua autonomia, riabbracciare Supergirl è una gioia se non altro perché è l’unica serie dell’Arrowverse che, come detto poco sopra, non nasconde la volontà di rimanere ancorato alle sue radici fumettistiche!

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