Intervista a Andrea Sorrentino | Pescara Comix 2018

Pubblicato il 17 Aprile 2018 alle 11:00

Il disegnatore di Vechio Logan, Freccia Verde e Gideon Falls ci racconta la sua esperienza in Marvel, DC e Image.

Fra una dedica e l’altra, assediato dai numerosi fan accorsi al Pescara Comix durante lo scorso weekend, Andrea Sorrentino ha risposto ad alcune delle nostre domande non lesinando retroscena e curiosità sul suo lavoro in Marvel e DC ma soprattutto presentandoci la sua prima serie creator-owned Gideon Falls.

MF: Benvenuto su MF, Andrea!

AS: Ciao un saluto a tutti!

MF: Partiamo dal tuo ultimo lavoro: Gideon Falls. Sei tornato a lavorare con Jeff Lemire, in realtà non avevi mai smesso di collaborare con lo scrittore canadese, questa volta però su un progetto creator-owned targato Image. Parlaci un po’ della lavorazione della serie che è lontana dai supereroi su cui hai lavorato intensamente negli ultimi anni…

AS: In realtà è stato molto facile perché il mio stile si adatta meglio al tipo di storia che è Gideon Falls. Per me è stato un ritorno quasi alle origini, alla fine in DC ero partito con I, Vampire che faceva sì parte di un universo supereroistico ma aveva toni horror.

MF: Il tuo ultimo lavoro supereroistico è stato Vecchio Logan, venivi da una apprezzatissima run su Freccia Verde: una cosa che mi ha sempre colpito del tuo stile è l’attenzione nell’uso del colore. Qual è il tuo rapporto con i coloristi nel momento in cui devi finalizzare la tavola e devi evidenziare dei particolari della composizione?

AS: C’è un po’ di lavoro a monte. Per Gideon Falls #1 il colorista è Dave Stewart a cui ho dato delle direttive in base anche al suo stile. In particolare c’è un legame con il colore rosso, che verrà esplicato nel corso della storia. Ora lavoriamo con la tavola finita e colorata che Dave mi invia ed io poi eventualmente gli segnalo i cambiamenti che vorrei veder realizzati in base a quella che era la mia idea originale.

MF: Hai citato I, Vampire. Quando ti hanno proposto quella serie venivi dall’esperienza del fumetto di God of War targato Wildstorm, ma quanto hai messo di tuo nella sua realizzazione e qual era l’umore, lavorativamente parlando, all’epoca dei New 52 che ormai fanno parte di un’era fumettistica passata?

AS: I, Vampire è stato a tutti gli effetti il mio primo progetto mainstream ed ha funzionato molto bene perché incontrava i miei gusti personali che sono principalmente l’horror ed il noir. God of War in questo senso era una piccola divergenza. I, Vampire ebbe anche il vantaggio di essere una serie molto, molto secondario il che ci diede la possibilità di fare grossomodo quello che più ci piaceva tant’è vero che ad un certo punto con Joshua [Hale Fialkov, lo scrittore della serie – NdA] per dare un approccio più crudo e “realistico” alla serie. Ancora oggi è un progetto a cui sono più affezionato e su cui ho lavorato meglio: non c’era pressione editoriale e le aspettative erano relativamente “basse”.

MF: Poi c’è stato Freccia Verde. Un lavoro di assoluta rottura in coppia con Jeff Lemire. Hai avvertito la pressione di dover lavorare su un personaggio con una storia editoriale, anche graficamente parlando, molto ricca basti pensare ai grandi disegnatori che lo hanno illustrato come Jack Kirby, Neal Adams, Mike Grell? 

AS: Ho conosciuto ed amato Jeff Lemire con il suo lavoro su Animal Man, sempre targato New 52, per cui all’idea di lavorare con lui rimasi estasiato. Mi sono affidato completamente a lui e non ho avvertito nessun tipo di pressione: stavo lavorando con un autore di spessore. Ci siamo trovati subito in sintonia tanto da stabilire una collaborazione con idee e soluzioni come ad esempio l’arco narrativo Outsiders War che è diventata subito il centro della nostra run.

MF: Vecchio Logan. Hai messo mano ad uno dei personaggi più riconoscibili di tutta la cultura fumettistica e geek in generale ma anche ad un particolare versione del personaggio. Proprio Lemire a Lucca ha candidamente confessato che lavorare sugli X-Men non è stata una esperienza positiva a causa delle molte ingerenze editoriali. Per te è stato lo stesso con Vecchio Logan? 

AS: Ti confesso che su Vecchio Logan siamo partiti con lo stesso editor che Jeff aveva sugli X-Men: dopo il primo numero volevo mollare la serie, non mi trovavo assolutamente bene a lavorare con lui. Poi, dopo vari confronti, è cambiato l’editor che ci ha saputo dato carta bianca e da lì abbiamo potuto iniziare seriamente a lavorare. Questo è abbastanza evidente basta confrontare il primo ed il secondo arco narrativo che è davvero l’idea che Jeff voleva approfondire.

MF: Chiudiamo tornando su Gideon Falls: arriverà in Italia, quando arriverà? La serie è per il momento la tua priorità oppure tornerai a lavorare per le due major oltre a firmare le copertine?

AS: Gideon Falls è la mia priorità almeno per i prossimi 18/24 mesi, arriverà ovviamente in Italia credo il prossimo autunno. Tornerò sicuramente a lavorare per Marvel e DC ma per il momento mi limiterò alla copertine.

MF: Grazie mille Andrea!

AS: Grazie a voi!

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