Avengers 4 – Marvel Legends 4 | Recensione
Pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 10:00
Panini Comics ripropone un albo storico della Marvel e del fumetto americano: il quarto numero di Avengers che segnò la prima apparizione moderna di Capitan America! Non perdete una pietra miliare firmata dai leggendari Stan Lee e Jack Kirby!
Panini Comics ha di recente varato un’iniziativa editoriale molto particolare: Marvel Legends. Si tratta di una collana che propone storici albi della Marvel in un formato identico all’originale, con allegata una copertina in placca metallica da collezione. L’iniziativa si rivolge più che altro a un pubblico generalista e non ai fan nerd della Casa delle Idee; ma naturalmente anche questi ultimi sono in grado di apprezzarla.
Questa settimana è uscito un albo che, in effetti, può davvero essere considerato storico. Senza esagerare, è una delle opere fondamentali della Marvel, se non altro perché rappresenta la prima apparizione contemporanea di Capitan America, l’eroe creato dai leggendari Joe Simon e Jack Kirby negli anni quaranta, quando la casa editrice si chiamava Timely. Gli autori inventarono la Sentinella della Libertà con intenti propagandistici. Sin dalla sua primissima avventura, infatti, Cap si opponeva ad Adolf Hitler in persona. Simboleggiava quindi la democrazia americana nemica del Terzo Reich.
Come è facile intuire, Cap fu popolarissimo e in seguito continuò ad apparire in maniera ricorrente nelle edicole statunitensi. Quando però negli anni sessanta Stan Lee, insieme a Jack Kirby e a Steve Ditko, iniziò a impostare il nascente Marvel Universe, ignorò tanti eroi dell’era Timely e non si ricollegò direttamente alle storie di quel periodo. Tuttavia, un personaggio come Cap aveva molte potenzialità e il Sorridente decise di inserirlo nel nuovo contesto marvelliano.
Pochi mesi prima dell’uscita del n. 4 di Avengers, Stan aveva già giocato con questa idea. Nel n. 114 di Strange Tales, comic-book dedicato alla Torcia Umana, Johnny Storm si era scontrato con uno dei suoi avversari, l’Acrobata, che aveva deciso di impersonare Capitan America. Alla fine di quell’episodio venne chiarito dunque che era esistito un eroe con quel nome, intento a combattere i nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, e la Torcia si faceva domande sul suo destino.
Come sperato da Lee, il pubblico si incuriosì e allora lui e Kirby decisero di riproporre Cap, facendolo unire ai Vendicatori. Il risultato fu un episodio ancora oggi annoverato tra i più belli della Marvel. La formazione del team è composta da Thor, Iron Man, Giant-Man e Wasp e la squadra è alla ricerca di Hulk che, pur essendo un membro fondatore, se n’è andato via. Essendo potenzialmente pericoloso, i Vendicatori lo cercano per tenerlo sotto controllo, ma devono vedersela pure con la minaccia di Sub-Mariner, altro eroe Timely che Lee e Kirby avevano riproposto in versione da villain.
Un ruolo importante nella trama lo gioca un alieno ed è lui la causa indiretta della scoperta di Capitan America da parte dei Vendicatori. Costoro apprendono che Steve Rogers è rimasto ibernato per vent’anni. Dopo essersi risvegliato, si ritrova in un tempo e in una società che non comprende e, come si suol dire, il resto è storia. Tuttavia, pur realizzando una pietra miliare dei comics, Lee e Kirby fecero un errore di continuity. Non si ricordarono, infatti, che nei decenni passati Capitan America e Sub-Mariner avevano combattuto insieme. In questo episodio, invece, non mostrano di conoscersi. Negli anni successivi, diversi autori spiegarono la contraddizione con un’amnesia ma, francamente, è una spiegazione poco credibile.
Ciò comunque non inficia la qualità della storia. Pur essendo datata per ciò che concerne testi e dialoghi, ha un ritmo travolgente ed entusiasmante. I disegni di Kirby sono di buona fattura ma non al livello spettacolare di quelli che realizzerà nella seconda metà degli anni sessanta. Questo perché le sue matite venivano rifinite da inchiostratori che non ne valorizzavano la potenza espressiva e la dinamicità, come nel caso di George Roussos che qui le rende piatte e legnose. In ogni caso, come ho già scritto, Avengers n. 4 è un albo storico e non può essere ignorato da un fan della Marvel degno di questo nome.