Recensione Iron Man e gli Oscuri Vendicatori 26 – Panini Comics
Pubblicato il 3 Giugno 2010 alle 12:08
Autori: Matt Fraction, Salvador Larroca, Brian M. Bendis, Mike Deodato Jr, Dan Slott, Christos N. Gage, Khoi Pham
Casa editrice: Panini Comics
Provenienza: Stati Uniti
Prezzo: 3,30 Euro
Da quando Norman Osborn è salito al potere e ha spodestato Tony Stark alla guida dello S.H.I.E.L.D., poi diventato H.A.M.M.E.R., il supereroe in armatura è diventato L’uomo più ricercato del mondo: titolo anche del lungo story-arc ad opera di Matt Fraction e Salvador Larroca, arrivato adesso all’ottavo capitolo.
Stark è costretto a vivere in clandestinità e a fuggire in continuazione, con gli uomini e alleati di Osborn che gli fiatano sul collo, sempre pronti a tendergli un agguato. Il motivo è molto semplice: prima di andar via, Stark ha trasferito direttamente nel suo cervello i file più “sensibili” dell’archivio S.H.I.E.L.D., tra cui le identità segrete di quasi tutti i superumani in circolazione… Pur di non farci mettere le mani sopra a Osborn, Tony è arrivato alla soluzione estrema di cancellare pian piano i dati del suo cervello, perdendo conseguentemente anche la sua intelligenza e quindi il suo principale “superpotere”.
Se Tony Stark è un supereroe, infatti, lo deve unicamente al suo intelletto, che gli ha permesso di mandare avanti le Stark Industries e soprattutto di creare l’armatura di Iron Man. L’incubo di Tony, come afferma lui stesso in questa storia, è quello di essere una persona “normale”, uguale a tutti gli altri. Ed è il rischio che gli si prospetta ( nel migliore dei casi ) una volta ultimato il suo “resettamento” mnemonico.
Fraction dimostra di saper analizzare sempre in modo molto intelligente il personaggio di Stark, studiandone soprattutto le paure e le fragilità, generalmente ben celate dietro alla sua tipica spavalderia o al suo spiccato egocentrismo.
Letto mensilmente, forse, lo story-arc accusa qualche momento di stanchezza o di eccessiva “diluizione”, ma nel complesso è comunque avvincente e ben scritto.
Passiamo poi agli Oscuri Vendicatori di Brian M. Bendis e Mike Deodato Jr., vera testata simbolo di questo Dark Reign. La storia di questo numero è tutta incentrata su Ares, il dio della guerra, e il difficile rapporto con suo figlio Alex/Fobos, dio della paura e membro dei Secret Warriors di Nick Fury.
Benché non ami il modo di scrivere “decompresso” di Bendis, bisogna ammettere che lo scrittore ha sicuramente un altro merito: quello di saper dare più spessore ai suoi personaggi, scavando nei loro caratteri e rendendoli così più veri e umani.
Prendiamo Ares, per esempio….un energumeno alto due metri, tutto muscoli, che per poco non si mette a piangere davanti a Fury per via della sua incapacità di dialogare col figlio… Un dio capace di distruggere eserciti ed esseri mostruosi solo con la sua ascia, diventa improvvisamente fragile e insicuro di fronte alle sue responsabilità di padre e educatore.
Questo è il Bendis che ci piace. Che preferisce anteporre i suoi personaggi e il loro carattere ad inutili scazzottate trite e ritrite. Questo è il motivo per cui così tanta gente si affeziona ai personaggi Marvel !
Chiudono l’albo i Potenti Vendicatori di Dan Slott, Christos N. Gage e Khoi Pham. La serie è probabilmente la più debole delle tre, più che altro perché non è ancora ben chiara la direzione che vuole prendere e anche i membri del gruppo non sembrano “incastrarsi” tanto bene tra di loro.
Il problema è anche che nessun personaggio spicca particolarmente rispetto agli altri e lo stesso leader Hank Pym non sembra avere una personalità abbastanza forte da poter guidare un gruppo importante come i Vendicatori. Il personaggio che desta maggior interesse forse è proprio la crudele Loki/Scarlet, che sin dall’inizio della serie manovra come burattini questi nuovi Vendicatori e adesso sembra stia per uscire allo scoperto….
Resta comunque una lettura piacevole, benché non interessante quanto le altre due.
Voto: 6/7