Le 20 cose che non sapete su Portgas D. Ace – Parte 1
Pubblicato il 9 Aprile 2018 alle 13:00
Nonostante compaia solo rare volte sia nel manga che nell’anime di One Piece, Portgas D. Ace è comunque uno dei personaggi più carismatici e amati in assoluto dai fan dell’opera di Eiichiro Oda. Ma siete davvero sicuri di conoscere proprio tutto di lui? Scopritelo insieme a noi!
One Piece, l’opera omnia del Maestro Eiichiro Oda, è sulla cresta dell’onda da quasi 21 anni, il che fa di questa serie la più longeva mai creata da un singolo autore, conseguimento che gli è valso anche un posto di tutto rispetto nel Guinness World Record per “il maggior numero di copie pubblicate di una serie a fumetti da un singolo autore”.
La forza di One Piece e il motivo del suo immenso successo a livello globale si spiegano grazie a una ricca serie di elementi, fra cui uno stile grafico colorato e incredibilmente vario, storie coinvolgenti, personaggi dalla personalità sfaccettata e complessa e una serie sterminata di riferimenti al mondo del cinema, della musica e perfino della letteratura classica, dall’Odissea alla Divina Commedia.
Analizzare tutti questi elementi in un unico posto sarebbe impossibile, per cui abbiamo scelto di inaugurare questa nuova serie di articoli di approfondimento su One Piece soffermandoci su un singolo personaggio o su una singola saga, per poterne analizzare al meglio ogni dettaglio.
Non esiste un modo migliore per iniziare se non concentrandoci sulle mille sfaccettature di uno dei personaggi più carismatici e amati dal pubblico: Gol D. Ace, meglio conosciuto come Portgas D. Ace.
L’estrema cura nella creazione dei suoi personaggi fa di Eiichiro Oda un autore di manga fra i più attenti al mondo, il che spiega come mai ci siano così tante cose poco conosciute perfino su un personaggio che compare così poche nelle sue storie come Ace.
Eppure, le informazioni, curiosità e notizie sul fratello adottivo di Monkey D. Rufy sono talmente tante e così articolate, che abbiamo scelto di parlarne in due articoli distinti, proprio per poter dare il giusto spazio a ogni singolo elemento.
Ovviamente, prima di iniziare la lettura di questo approfondimento teniamo a sottolineare che, in base al punto in cui siete arrivare nella storia di One Piece, questo articolo potrebbe contenere più o meno spoiler, per cui vi invitiamo a consultarlo con attenzione. Enjoy!
- Scheda del personaggio
- Nome: Portgas D. Ace (ポートガス・D・エース, Pōtogasu D. Ēsu)
- Nome reale: Gol D. Ace (ゴール・D・エース Gōru D. Ēsu)
- Soprannome: Ace Pugno di Fuoco (火拳のエース, Hiken no Ēsu)
- Altezza: 1,85 m
- Occupazioni: Pirata, ex Capitano dei Pirati di Picche e Comandante della Seconda Flotta dei pirati di Barbabianca
- Taglia: 550.000.000 di berry
- Frutto del Diavolo: Mera Mera no Mi (メラメラの実)
- Tipo di Frutto: Rogia, legato agli elementi della natura
- Caratteristiche: permette di controllare e generare il fuoco; il corpo stesso di chi lo ha ingerito si tramuta in fuoco
- Data di nascita: 1 gennaio
- Età: 20 anni
- Stato: deceduto
- Citazione: Diventerò un pirata e sconfiggerò chiunque intralci il mio cammino e mi guadagnerò la gloria che molti sognano! Soltanto allora sarà valso vivere la mia vita! Non mi importa se il mondo mi rifiuta, possono odiarmi quanto vogliono! Diventerò un grande pirata e proverò che sono il migliore di tutti! Non scapperò davanti a nessuno. Non perderò mai. Non mi importa se sarò temuto, quello che voglio è che il mondo conosca il mio nome!
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20. I tanti significati del suo nome
Il vero di nome di Ace è Gol D. Ace, poiché è l’unico figlio del Re dei Pirati in persona, il grande Gol D. Roger (ゴール・D・ロジャー, Gōru Dī Rojā). Ace, però, non è mai stato legato emotivamente al suo padre naturale, per via del fatto che questi lo abbia abbandonato, insieme a sua madre, prima ancora che venisse al mondo: quando a Impel Down parla con Garp, nonno di Rufy e suo nonno adottivo, mentre aspetta di essere giustiziato a Marineford, Ace dichiara più volte che considera come suo vero e unico padre soltanto Barbabianca.
Per questo, abbandona il prestigioso quanto maledetto cognome paterno per utilizzare quello di sua madre, Portgas D. Rouge (ポートガス・D・ルージュ). La scelta di questo nome da parte di Eiichiro Oda, però, non è stata certo casuale, poiché spessissimo il Maestro si ispira, per i nomi dei suoi personaggi, a quelli di pirati realmente esistiti.
Nel caso di Ace, il riferimento che si può cogliere è a Bartolomeu il Portoghese, il che spiega come mai in alcune trascrizioni del suo nome in romaji (ovvero il sistema che usa le lettere del nostro alfabeto per la trasposizione scritta dei segni della lingua giapponese) questo possa figurare come Portuguese, piuttosto che Portgas.
Se il nome di Bartolomeu il Portoghese vi suona familiare è perché ha anche ispirato il nome di Bartolomeo, (バルトロメオ Barutoromeo), capitano della ciurma Barto Club (バルトクラブ Baruto Kurabu) attualmente affiliata a quella principale di Cappello di Paglia.
I primi anni di vita di questo pirata sono avvolti nel mistero, come anche la sua data di nascita e quella di morte, ma, stando alla testimonianza del pirata francese Alexandre Exquemelin, Bartolomeu sarebbe deceduto in Giamaica nel 1669. Egli è ricordato anche in quanto scrisse uno dei primissimi “codici della pirateria” noti:
Non soltanto il cognome Portgas ha un significato, ma anche il suo nome: Ace in inglese vuol dire “asso”, un riferimento sia alla carta da gioco che al fatto che con il termine “asso” si definisce qualcuno che eccelle in una particolare attività. Anche il nome della ciurma di pirati di cui era Capitano, i Pirati di Picche, fa riferimento all’asso di Picche, carta considerata tradizionalmente come quella dal valore più alto in un mazzo di carte francese standard da 52 carte. Inoltre, in cartomanzia l’Asso di Picche è noto anche come “Carta della Morte”.
In One Piece Green: Secret Pieces, è però fatta una interessante rivelazione che riguarda una prima versione di Ace, nella quale il personaggio si sarebbe dovuto chiamare inizialmente Portgas D. Lang e, invece del suo cappello, avrebbe dovuto indossare degli occhiali da Sole.
Oda fa inoltre dichiarare alla madre di Ace che, se fosse stata una bambina, le avrebbe dato il nome di Anne.
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19. La sua vera età
Portgas D. Ace era figlio del Re dei Pirati Gol D. Roger e di Portgas D. Rouge. Non si sa se la coppia fosse sposata, ma quel che è certo è che la donna vivesse a Baterilla, l’isola nel Mare Meridionale dove nacque lo stesso Ace. Qui, Rouge incontrò Roger e rimase incinta di suo figlio, il quale ha ereditato gran parte dei suoi tratti somatici e le lentiggini sul viso:
Quando il Re dei Pirati venne catturato dalla Marina, Rouge temeva che avrebbero potuto trovare lei e il suo bambino e che i Marines non avrebbero mai smesso di dare la caccia al nascituro, per ilk semplice fatto che fosse il Figlio del Diavolo.
Per questo motivo, Rouge compì un grandissimo atto di amore e sacrificio: pur di proteggere il figlio che portava in grembo, rimase nascosta a Baterilla portando avanti la sua gravidanza per ben 20 mesi.
Questo perché la Marina aveva il sospetto che Roger, che si comportava in maniera piuttosto diversa dal solito, da quando era giunto a Baterilla, stesse per diventare padre. Così, Rouge pensò che se il bambino fosse nato molto tempo dopo la morte di Gol D. Roger, nessuno avrebbe mai potuto pensare che il nascituro potesse essere figlio di un uomo morto ben un anno e tre mesi prima della sua nascita.
In seguito, poco prima di morire, la donna affidò il bambino a Monkey D. Garp, il Viceammiraglio della Marina nonno naturale di Rufy.
Alla luce di questo, è facile anche dedurre che se è vero che quando Ace è morto aveva 20 anni, se fosse nato dopo 9 mesi dall’inizio della gravidanza di sua madre come chiunque altro avrebbe in realtà avuto 21 anni, nel momento della sua tragica morte.
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18. Il suo aspetto è ispirato al musicista Stevie Ray Vaughan
Eiichiro Oda è un uomo con tante passioni, fra le quali ci sono la musica, la letteratura e il cinema: infatti, molti dei personaggi che ha creato per One Piece hanno un aspetto familiare proprio perché ricordano molto da vicino musicisti o attori realmente esistenti (o esistiti, come in questo caso specifico).
Per quanto riguarda il nostro Ace, la fonte di ispirazione per il suo volto sembrerebbero proprio le fattezze di Stevie Ray Vaughan, chitarrista, compositore e cantante americano nato a Dallas il 3 ottobre 1954 e morto a East Troy il 27 agosto 1990, a causa di un incidente aereo. Le sue doti come chitarrista gli sono valse il 12° posto nella classifica dei 100 migliori chitarristi della storia redatta dalla rivista di settore Rolling Stone.
Vaughan era un musicista del tutto autodidatta che non era in grado di leggere la musica, ed era anche privo delle basi della teoria musicale: questo significa che componeva, suonava e cantava a orecchio. Nonostante la sua breve carriera, durata solo 7 anni, è riuscito comunque a diventare uno dei chitarristi più quotati e influenti in ambito blues e rock negli anni ’80.
Anche questo è un tratto che Stevie ha in comune con Ace: una vita breve, ma intensa, nella quale il valore delle loro gesta ha reso la loro memoria immortale. Vi lasciamo qui un piccolo assaggio delle incredibili doti di Stevie Ray Vaughan, proponendovi una compilation di alcuni dei suoi assoli di chitarra migliori: enjoy!
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17. Il tatuaggio sulla sua schiena aveva in origine un design un po’ diverso
Il Jolly Roger, ovvero il simbolo che ogni ciurma di pirati mostra sulla sua bandiera, non solo identifica i pirati in quanto tali, ma rappresenta anche simbolicamente, in maniera del tutto personale, una qualche caratteristica del Capitano di quella nave.
Ace, da sempre orgoglioso di far parte della ciurma e della grande famiglia di Barbabianca, prese la decisione, come anche fecero molti altri suoi compagni, di tatuare sul suo corpo il Jolly Roger della propria ciurma, un simbolo che Pugno di Fuoco ha sempre portato e sfoggiato con immenso orgoglio, anche perché per lui quello era il simbolo di colui che avrebbe aiutato a diventare il Re dei Pirati.
Il simbolo dei Pirati di Barbabianca è una versione stilizzata del suo volto/teschio, con tanto di grandi baffi, posta dinanzi a una croce di ossa. Almeno, così è come lo vediamo ora.
Nelle primissime versioni del manga di One Piece, infatti, il Jolly Roger dei Pirati di Barbabianca era differente, poiché, al posto della croce, dietro il teschio di Barbabianca era porto un altro simbolo: il manji:
In moltissime culture antiche (le prime testimonianze dell’impiego del manji risalgono al Neolitico), la svastica simboleggia il Sole, per cui è usata come simbolo di buon auspicio, ed è anche legata alla conoscenza del Buddha.
Presente in moltissime culture, questo simbolo così antico non ha mai avuto alcun tipo di significato negativo, prima dell’avvento del Nazismo, che impiegò una svastica come suo simbolo.
Proprio a causa di questo, l’uso della svastica nella cultura occidentale è sempre stato, da allora, molto limitato, proprio per evitare fraintendimenti ed errati accostamenti all’ideologia nazional-socialista. Ed è proprio questo il motivo alla base della trasformazione del manji all’interno del simbolo di Barbabianca in una croce greca (in cui i bracci hanno la stessa lunghezza). Di conseguenza, anche il tatuaggio di Ace, che riporta il Jolly Roger della sua ciurma, ha cambiato aspetto.
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16. Un appetito insaziabile e la narcolessia: i punti in comune fra Ace e la famiglia di Rufy
Anche se Ace non ha alcun tipo di legame di sangue con Rufy e la sua folle famiglia, condivide in realtà con essa un paio di tratti peculiari: un appetito pressoché insaziabile e il disturbo della narcolessia. E come potete vedere dall’immagine qui in alto, Ace è perfettamente in grado di mangiare e dormire allo stesso tempo.
Per quanto riguarda l’appetito, ovviamente il paragone che viene in mente è proprio quello con Mugiwara, che sembra davvero un pozzo senza fondo e può arrivare a mangiare fino quasi ad esplodere:
C’è da dire, però, per spezzare una lancia a favore del Capitano, che i poteri conferitigli dal frutto Gomu Gomu richiedono un dispendio di energie mostruoso, il che spiega come mai Rufy sia sempre affamatissimo e perché, quando non mangia per lungo tempo, può debilitarsi al punto di non riuscire nemmeno a reggersi in piedi.
Quanto invece alla narcolessia, non soltanto ne è affetto lo stesso Rufy, ma anche un altro membro della sua famiglia di Rufy: Monkey D. Garp, nonno naturale di Cappello di Paglia e nonno adottivo di Ace.
La narcolessia è un disturbo a causa del quale chi ne soffre prova spesso un senso di stanchezza diffuso e può arrivare, in caso di emozioni particolarmente forti, ad addormentarsi, anche nel pieno di una qualsivoglia attività, come potrebbe essere, ad esempio, una bella scazzottata:
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15. Tale padre, tale figlio: i punti in comune fra Ace e Gol D. Roger
Come abbiamo già accennato in precedenza, Ace odia profondamente suo padre, colpevole di aver abbandonato lui, prima ancora che nascesse, e sua madre, costretta a sopportare uno sforzo fisico disumano pur di proteggerlo, e che l’ha condotta infine alla morte.
Pugno di Fuoco non ha dunque mai conosciuto i suoi genitori naturali, ma essendo venuto a conoscenza del grande amore nutrito per lui da sua madre il ragazzo decise di mantenere il suo cognome, anziché lo scomodo e odiato Gol D. Nonostante questo, il destino, guidato dalla mano di Eiichiro Oda, lo ha posto in una serie di situazioni che lasciano intendere quanto in realtà Ace sia simile al suo padre naturale.
Innanzitutto, Gol D. Roger era un uomo molto temuto e su cui circolavano terrificanti voci, al punto che per molte persone che non lo avevano conosciuto di persona il Re dei Pirati era il Diavolo stesso, motivo per cui, quando si parlava in generale della possibilità che l’uomo avesse potuto avere un figlio, la reazione immediata della gente era un forte desiderio di ucciderlo, per porre fine alla discendenza del Diavolo in persona.
Anche per questo motivo, il fatto di non aver scelto di portare il nome paterno ha salvato la vita a Ace in più di una occasione quando era solo un bambino. Il suo nome divenne, tuttavia, molto conosciuto anche senza sfruttare la fama di Gol D. Roger, grazie alle sue imprese e al suo ruolo nella ciurma del grande Edward Newgate, aka il Capitano Barbabianca.
Oltre alla fama, i due hanno in comune la totale lealtà nei confronti dei propri cari e compagni, che li spinge a combattere sempre in prima linea, arrivando perfino al sacrificio estremo, pur di proteggerli. Ace ha dimostrato di essere molto coraggioso e di non temere la morte in svariate occasioni, perfino da bambino: non soltanto affrontava insieme ai suoi fratelli animali anche molto più forti e grandi di lui, ma durante lo scontro con Bluejam il ragazzo non solo non indietreggia, ma lo affronta a viso aperto.
Quando Dadan, la “tutrice” dei ragazzi, gli chiederà spiegazioni riguardo una scelta così folle, un giovanissimo Ace dichiarerà che lo ha fatto perché doveva proteggere Rufy.
Come sappiamo, poi, Ace non si tirerà indietro nemmeno quando Akainu starà per uccidere il suo amato fratellino, quello che crede essere l’ultimo rimasto in vita, proteggendolo con il suo stesso corpo. Di nuovo, Ace corre incontro alla morte, pur di proteggere chi ama:
Una ulteriore riprova di quanto questo tratto caratteriale di Ace sia identico alla temerarietà di Gol D. Roger è una dichiarazione di Shanks il Rosso in persona, un tempo mozzo, insieme a Buggy, sulla nave del Re dei Pirati: l’Imperatore infatti afferma, davanti al cadavere di Ace, che il ragazzo si è comportato esattamente come avrebbe fatto”il Capitano”, frase, questa, che lascia intendere quanto rispetto Shanks provi ancora per quello che era stato il suo Capitano, continuando a chiamarlo in questo modo, e quanto sia rammaricato per la morte del suo unico figlio.
Dunque, un grandissimo coraggio in battaglia accomuna padre e figlio, ma non solo questo: anche i preparativi per l’esecuzione di padre e figlio sono incredibilmente simili, proprio per creare un ulteriore parallelismo fra questi due carismatici personaggi:
C’è soltanto una importantissima differenza fra l’atteggiamento di Roger e quello di Ace il giorno della loro esecuzione: essendo Roger malato da tempo (come Barbabianca, per creare un altro parallelismo), fu lui stesso a consegnarsi alla Marina e a sfidare il mondo intero, poco prima di morire, a trovare l’ubicazione del suo tesoro, il One Piece: dunque, il Re dei Pirati aveva già accettato serenamente la sua morte, come dimostra il suo sorriso beffardo, che mantenne stampato sul suo volto fino all’esalazione del suo ultimo respiro:
Ace, invece, non è andato incontro alla morte di sua spontanea volontà, né si è consegnato volontariamente nelle mani della Marina, come fece suo padre, ma è stato catturato dal suo ex compagno di ciurma Marshall D. Teach, aka Barbanera.
Ciò che colpisce particolarmente è una scena, che vi riproponiamo qui di seguito, basata su un contrasto fortissimo: mentre i suoi compagni cadono intorno a lui, Ace non è triste, anzi, piange dalla gioia, perché si rende conto di quanto sia importante per così tante persone, al punto da arrivare a confessare fra le lacrime a Garp la sua volontà di vivere:
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14. Una vita difficile e la voglia di vivere: i punti in comune fra Ace a Nico Robin
Per quanto non se ne conoscano ancora le ragioni, la vita di Ace ha stranamente molti punti in comune con un personaggio della ciurma di Cappello di Paglia, per quanto improbabile: si tratta di Nico Robin, e i punti di contatto fra le biografie di questi due personaggi, in pratica due sconosciuti, sono davvero molti, a cominciare dalla loro infanzia:
- a entrambi fu detto che non avevano alcun diritto a vivere, l’uno perché figlio del Diavolo, l’altra conosciuta come Bambina Demoniaca, in quanto nata a Ohara;
- entrambi usano come jolly roger il manji:
- entrambi, per questo, vedono se stessi come indegni di vivere, e vanno incontro alla morte, nonostante un fortissimo desiderio di continuare a vivere;
- entrambi sono cresciuti senza i propri genitori, anche se il padre di Nico Robino potrebbe ancora essere là fuori, da qualche parte, ma non ha comunque avuto alcun ruolo nella vita di sua figlia;
- entrambi hanno trovato delle ciurme pirata disposte ad accoglierli;
- entrambi hanno passato un periodo di incertezza subito dopo aver trovato i propri nuovi compagni di viaggio: mentre Robin teme di essere abbandonata dai Mugiwara, Ace proverà per un bel po’ di tempo a uccidere Barbabianca;
- entrambi sono stati catturati dal Governo Mondiale per essere giustiziati, ed entrambi sono andati al patibolo senza opporre resistenza;
- entrambi hanno rifiutato di essere salvati: Robin dice a Luffy che non resterà nella sua ciurma, mentre Ace chiede al suo fratellino di andarsene da Marineford;
- Rufy, insieme a tanti amici, riesce a salvare entrambi dall’esecuzione pubblica;
- Entrambi, poco prima di essere giustiziati, hanno espresso la propria volontà di continuare a vivere. L’unica differenza, qui, è che mentre Ace morirà a Marineford, Robin sopravvivrà a Enies Lobby:
Oda non lascia mai nulla al caso, perciò prima o poi conosceremo le ragioni di questo parallelismo, ma ovviamente c’è già chi ha azzardato una ipotesi: che anche Nico Robin sia in realtà figlia di Gol D. Roger, l’uomo che riusciva a decifrare i Poignee Griffe senza saperli leggere?
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13. La sua taglia è la più alta in assoluto prima della saga di Dressrosa
Non è conosciuto il motivo che abbia portato Ace ad avere una taglia così elevata fin dall’inizio, nonostante la sua giovanissima età, ma indubbiamente ci sono degli elementi che lo possono spiegare. Ace è:
- il figlio del Re dei Pirati Gol D. Roger;
- Capitano dei Pirati di Picche, unitisi in seguito insieme a lui alla ciurma di Edward Newgate, aka Barbabianca;
- uno degli ufficiali più alti in grado della flotta di uno dei 4 Imperatori dei Mari, Barbabianca: Ace è infatti il Comandante della sua Seconda Flotta;
Ovviamente, la sua taglia venne ritirata immediatamente dopo la sua morte, a Marineford, per mano del Grand’Ammiraglio della Marina Sakazuki, conosciuto anche come Akainu.
Anche se un pirata con una taglia di 300.000.000 di berry è ancora considerato un esordiente, una volta superata questa cifra solitamente la taglia non aumenta più di tanto, e sembra che una taglia di 400.000.000 di berry sia già sufficiente per poter essere considerato un pirata d’elite.
Nonostante non si sappia bene quanto possa essere elevata al massimo una taglia, ammesso che un tetto esista, una cosa è certa: con i suoi 550.000.000 di berry, Portgas D. Ace, uno dei pirati più famigerati di tutto il Nuovo Mondo, possiede la taglia più alta mai rivelata nella prima metà di One Piece:
Per darvi un’idea di quanto mostruosamente alta sia una cifra del genere, sappiate che perfino un mostro dall’incredibile potenza come il Demone Celeste Donquixote Doflamingo, prima di entrare a far parte della Ciurma dei Sette, aveva una taglia di “soli” 340.000.000 di berry.
A onor del vero, va però ricordato che le taglie sono indicative della notorietà, non dell’effettiva forza di un pirata. Proprio nel caso della Flotta dei Sette, ad esempio, le taglie di chi ne fa parte sono state bloccate, una volta entrati nella Flotta, per cui non sono indicative dell’effettiva potenza di questi personaggi, che avrebbero una taglia decisamente superiore, se non fosse stata congelata.
Ad esempio Jinbe è passato da una taglia iniziale di 76.000.000 di berry, una volta unitosi ai Pirati del Sole, a 250.000.000 di berry, taglia congelata per tutto il periodo in cui è stato membro della Flotta dei Sette; una volta tornato un pirata come tutti gli altri, la sua taglia ha subito un cospicuo aumento, arrivando a far valere la sua testa ben 400.000.000 di berry.
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12. Possiede l’Haki del Re Conquistatore fin da bambino
Ace dimostra di essere un valido combattente fin dalla più tenera età, affrontando insieme ai suoi due amati fratelli adottivi Rufy e Sabo anche nutriti gruppi di nemici e di animali selvatici di ogni tipo, forza e dimensione. Sarebbe dunque più che plausibile pensare che un personaggio incredibilmente forte e potente come lui possieda una delle Tonalità dell’Haki.
Eppure, nella storia principale Ace non usa mai alcun tipo di Haki, lasciando intendere che non possieda alcuna delle abilità ad esso collegate.
Tuttavia, Ace dimostra di possederlo, anche se non attivamente, durante la terribile Battaglia di Marineford: quando vede Rufy utilizzarlo inconsapevolmente per riuscire a salvargli la vita, il pirata ammanettato con l’agalmatolite afferma stupito: “Anche tu?”:
https://youtu.be/9IciSJKFwCU
Questa breve frase è un piccolo indizio sul fatto che anche lui, come il suo fratellino Rufy, possiede questa devastante abilità: infatti, viene rivelato che Ace possiede l’Haki del Re Conquistatore in un flashback presente nel capitolo 587 del manga, in cui si evince anche che a quel tempo il ragazzo non avesse alcun controllo su un tale potere:
Ace utilizzò questo potere per la prima volta quando aveva soltanto 10 anni, nel momento in cui riesce ad avere la meglio sui Pirati di Bluejam facendo perdere loro coscienza in un impeto di rabbia, causato dal fatto che i nemici stanno per uccidere Rufy. Solo Bluejam in persona riesce a resistergli:
In una sorta di parallelismo fra i due fratelli, ognuno dei due ha utilizzato per la prima volta l’Haki del Re Conquistatore in maniera del tutto istintiva per poter proteggere l’altro. Ribadiamo comunque che, al di là di questo breve flashback, non vedremo mai più Ace utilizzare il suo Haki, né nel manga, né nell’anime.
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11. Esiste uno speciale in cui Ace è ancora vivo
Per celebrare i 20 anni della saga di One Piece, il suo autore Eiichiro Oda ha creato e pubblicato, nel 2017, una breve serie di tre volumetti chiamata One Piece Magazine.
Qui è presente una sezione dal titolo Special Episode “Luff” che occupa le pagine 13-16 di ognuno dei tre volumetti che compongono la collezione celebrativa speciale One Piece Magazine.
Anche se si tratta di una storia molto breve, al suo interno viene mostrato cosa sarebbe accaduto se a Marineford ci fosse stato anche Sabo. E come potete vedere dall’immagine qui in alto, Sabo sarebbe riuscito a proteggere entrambi i suoi fratelli dalla furia di Akainu, salvando la vita di Ace.
One Piece Magazine è ricco di tante altre informazioni che riguardano il nostro Ace, come il luogo e il modo in cui è venuto in possesso dei poteri del frutto Mera Mera e il vero significato del tatuaggio sul suo braccio sinistro.
Se siete curiosi di scoprire anche questi e tantissimi altri dettagli su Portgas D. Ace, vi rimandiamo alla lettura della seconda e ultima parte di questo lungo approfondimento, per cui vi invitiamo a restare sulle nostre pagine, per non perdervi le ultime 10 curiosità che potreste non conoscere su Hiken no Ace!