Jekyll e Altri Classici della Letteratura: Recensione
Pubblicato il 17 Gennaio 2012 alle 12:25
Gli adattamenti fumettistici di grandi opere della letteratura realizzate da uno dei maestri indiscussi della letteratura disegnata, Guido Crepax, inclusi in un lussuoso volume pubblicato da Black Velvet!
Jekyll e Altri Classici della Letteratura
Autore: Guido Crepax (testi e disegni)
Casa Editrice: Black Velvet
Provenienza: Italia
Prezzo: € 28,00, 21,5 x 30, pp. 278, b/n
Data di pubblicazione: giugno 2011
Quando si riflette su Guido Crepax si rimane travolti dalla complessità e dall’elevato valore artistico del suo lavoro. D’altronde, uno dei nomi fondamentali della letteratura disegnata sfugge alle classificazioni. È stato un bravissimo disegnatore ma i suoi molteplici interessi e la sua poliedrica personalità lo spinsero ad occuparsi di pubblicità e di grafica nel senso più ampio della definizione e, in numerosi momenti della sua attività, sfiorò l’ambito dell’illustrazione tout court.
Tuttavia, facilitiamoci l’esistenza e scriviamo che Crepax rimane uno dei più grandi talenti del fumetto e pazienza se è una banalità. Per molti è il padre di Valentina, il suo personaggio più conosciuto, che da semplice comparsa ne La Curva di Lesmo come fidanzata di Philip Rembrandt divenne presto un’eroina, nonché simbolo dell’emancipazione femminile e della liberazione sessuale dei sixties. Nelle storie di Valentina, peraltro, Crepax fece audaci sperimentazioni, sia grafiche che narrative, collegandosi alle suggestioni della psicoanalisi e dell’architettura con una sensibilità indubbiamente onirica.
Bisognerebbe ricordare che Crepax, tra le altre cose, fu pure autore della prima graphic novel mai pubblicata in Italia, L’Astronave Pirata, proposta direttamente in volume nel 1967 (e all’epoca questo non era scontato); e si dovrebbero altresì citare altri suoi felici esiti espressivi ma lo spazio non me lo consente. Nel corpus della sua produzione, comunque, figurano splendidi adattamenti fumettistici di celebri opere letterarie. La letteratura, infatti, contò parecchio nella formazione umana e creativa di Crepax; e Black Velvet ha meritoriamente deciso di includere tali lavori in un volume dal titolo Jekyll e Altri Classici della Letteratura.
Naturalmente, Crepax rispetta lo spirito originario dei romanzi presi in considerazione, senza però rinunciare a esprimere la sua sensibilità. Pur non stravolgendo nulla, il padre di Valentina si appropria di queste storie. È il caso di ‘Dr. Jekyll e Mr. Hyde’ di Stevenson che apre il volume. Crepax si occupa dei testi, spesso parafrasando dialoghi e frasi dei modelli di partenza, aggiungendovi qualcosa di suo. Nella storia di Stevenson, Crepax accentua la dicotomia di bene e male, insistendo sugli aspetti meramente sessuali della trama, con riferimenti a De Sade, appena accennati nel romanzo; il tutto con un tratto fluido, elegante, dinamico, in parallelo con la dinamicità e la velocità della scansione narrativa.
Con ‘Storia della Mia Vita’, invece, Crepax adatta alcuni capitoli delle Memorie di Giacomo Casanova. Qui si concentra, come è facile intuire, sui particolari erotici del contesto, trascurando, per ovvi motivi di leggibilità, le lunghe, prolisse descrizioni presenti nel libro del libertino. E l’atmosfera di allegro libertinaggio è appunto il dettaglio più intrigante della rilettura di Crepax, sullo sfondo di una Venezia sensuale, e con un disegno di un’eleganza senza pari e un’impostazione della tavola molto inventiva. E va chiarito che, persino nelle sequenze più esplicite, Crepax non scade mai nella volgarità.
Un altro gioiello è l’adattamento di ‘Giro di Vite’ di Henry James, una delle più famose storie di fantasmi della letteratura, ma anche resoconto metaforico di un caso di repressione sessuale, in un’atmosfera di esasperata ambiguità. E Crepax riesce a cogliere proprio l’ambiguità jamesiana, ambientando la story-line non sul finire dell’Ottocento, come nel romanzo, ma in un periodo più contemporaneo. Il disegno di Crepax è più stilizzato rispetto a quello delle storie precedenti e c’è una forte impronta onirica. Va puntualizzato che pure stavolta l’aspetto sessuale (appena sfiorato da James) è espresso in modo palese.
Ne ‘La Storia Immortale’, Crepax si rivolge al mondo narrativo di Karen Blixen. Si tratta della storia più breve del volume ma è una delle più intense ed incisive. Anzi, le complesse problematiche interiori del testo sono riassunte da Crepax alla perfezione, in un capolavoro di sintesi. Di tanto in tanto, Crepax sperimenta con i colori e dimostra un gusto certosino nei confronti degli sfondi e dei primi piani dei personaggi.
‘I Racconti del Mistero’ sono la versione fumettistica di tre storie di Edgar Allan Poe: ‘I Delitti della Rue Morgue’, ‘Il Mistero di Marie Roget’ e ‘La Lettera Scomparsa’ che, secondo molti, diedero il via al genere della detective story, avendo come eroe Auguste Dupin, investigatore che anticipa lo Sherlock Holmes di Conan Doyle. I racconti non sono molto lunghi ma Crepax riesce lo stesso a rendere il tono pedante e maniacale di Poe (che spesso si prolungava per tante pagine). Crepax, naturalmente, inserisce del suo, per esempio un menage a trois assente in Poe, ma che non stona nel contesto generale. Il disegno, raffinatissimo, è meno onirico e più realista del consueto.
Il libro si conclude con ‘Il Processo’. Crepax affronta l’incubo di Franz Kafka in modo impeccabile, mantenendo la sconcertante, spiazzante e claustrofobica allure del romanzo e riuscendo a realizzare una perla di ambiguità narrativa e visiva, con pagine ricche di simboli e di elementi di non facile interpretazione, e utilizzando uno stile più grezzo ma suggestivo. Nel complesso, Jekyll e Altri Capolavori della Letteratura è un perfetto connubio di fumetto e arte. Anzi, qui si tratta di Arte e basta, senza necessità di ulteriori disquisizioni. Perciò, se siete estimatori di quel genio chiamato Guido Crepax o, più semplicemente, se amate le buone letture, questo è il volume che fa per voi.