Krypton 1×03 – The Rankless Initiative | Recensione

Pubblicato il 5 Aprile 2018 alle 15:00

…something unusual.

Avevamo lasciato Krypton con l’episodio della scorsa settimana – la nostra recensione qui – che solidificava non solo lo status quo dei personaggi principali – e l’improbabile triangolo fra Seg, Lyta, Nyssa – ma anche i due filoni narrativi principali della serie finora ovvero l’invasione aliena del pianeta di cui Adam Strange è il messaggero che fa da sfondo alle istanze sociali e politiche che coinvolgono gli strati più bassi della società kryptoniana ed i palazzi del potere.

Nell’episodio di questa settimana intitolato The Rankless Initiative, Seg funge da vero e proprio ago della bilancia in tal senso.

Da un lato il ritrovamento della sonda di Brainiac permette a Seg e Adam di conoscere le modalità di invasione direttamente dall’ologramma di Val: la sonda contiene un sentinella che, una volta attivatasi, cerca un ospite attraverso il quale reperire informazioni sul pianeta per poi inviarle alla nave madre dove vengono studiati per approntare proprio le manovre di conquista.

La soluzione è quindi trovare la sentinella prima che si attivi ed “infetti” un ospite ma a quanto pare questo sarà un compito complicato anche perché la ricerca si intreccerà con l’offensiva che il governo di Kandor vuole sferrare con l’organizzazione terroristica Black Zero e contro la popolazione senza casta rea di fornire ai suoi membri protezione.

La sentinella quindi si attiverà proprio quando Lyta e la sua squadra di Sagitari inizieranno i rastrellamenti. Solo il provvidenziale intervento di Seg sembra scongiurare il peggio ma l’invasione è ad un stadio più avanzato di quanto si potesse immaginare.

Al terzo episodio iniziamo a vedere un lieve miglioramento in Krypton.

Non è però legato alle trame né alla costruzione dei personaggi ma meramente tecnico: il ritmo di The Rankless Initiative è, soprattutto nella prima parte, molto buono riuscendo a bilanciare i due filoni narrativi così come la realizzazione tecnica è sempre sopra la media e, pur leggermente più blanda, la seconda parte offre un po’ di azione in più rispetto ai precedenti episodi avari in questo senso con tanto di sentinella di Brainiac in azione.

Rimangono invece insufficienti la prestazione del protagonista Cameron Cuffe, lo sviluppo dei personaggi e soprattutto l’intreccio delle trame che rendono la serie ancora acerba.

In questo episodio in particolare si cerca di sterzare le trame “sociali” con protagonista Lyta sulla brutalità della polizia – tema sempre scottante negli USA – ma con risultati goffi e poco incisivi ripiegando sulla più solida trama sci-fi facendo così convergere i due filoni narrativi dell’episodio.

The Rankless Initiative cerca di dare un proverbiale colpo alla botte ed uno al cerchio: mostrare che sotto la trama fantascientifica ci sia qualcosa di più profondo ma nell’operazione si perde la bussola non afferrando mai appieno dove showrunner e sceneggiatori vogliano andare a parare.

Quello che manca ancora a Krypton è una scintilla che possa attirare lo spettatore non tanto alle vicende in sé per sé quanto piuttosto ai personaggi ancora troppo “impostati” e rigidamente “generici”. Da segnalare inoltre come i riferimenti fumettistici siano ridotti al minimo ed ovviamente concentrati su Brainiac mentre timidamente si cerca di sviluppare anche il personaggio di Adam Strange, finora una pura e semplice macchietta.

Siamo ancora lontani dalla sufficienza e da una vera ragion d’essere per questa serie.

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