Fumettisti Contro Youtubers | Recensione
Pubblicato il 24 Marzo 2018 alle 10:00
Sette fumettisti emergenti hanno formato un collettivo sotto la guida di Blatta Production per rispondere a una semplice domanda: se gli youtubers possono parlare di fumetti, possono i fumettisti parlare di youtubers?
Fumettisti Contro Youtubers è un progetto talmente controverso da aver già scatenato alcune polemiche sulla pagina Facebook del progetto. Il bello è che la raccolta non è ancora stata stampata e distribuita. Questo perché si tratta di un progetto che verrà realizzato attraverso una campagna di crowdfunding aperta ancora per alcuni giorni (se volete prendervi parte, potete utilizzare questo link).
Questo lascia intendere quanto delicato e provocatorio sia l’argomento scelto, e quanto il medium e lo stile usati possano suscitare pareri fortemente contrastanti.
- Uno scontro all’ultimo sangue
Attraverso stili grafici e di scrittura molto diversi fra loro, il collettivo di autori che ha dato vita a Fumettisti Contro Youtubers si è posto come obiettivo quello di mostrare la contrapposizione con la categoria degli youtubers attraverso lo sguardo della categoria più penalizzata da questo scontro: i fumettisti.
Questa contrapposizione è espressa senza mezzi termini e con parole pungenti, come si legge anche nella postfazione di Andrea Plazzi:
È questa la guerra, è questo il conflitto. […]
È sudore, autosufficienza e china contro frivolezza, autoreferenzialità e compiaciuta dipendenza da tecnologie di cui non si sa nulla.”
È desiderio di storie, ansia di raccontare col proprio occhio e con la propria mano contro vicarietà, alienazione e parassitismo di storie altrui spacciate per servizio.
“Parole dure, parole durissime di un uomo molto strano”, starete pensando, ma è interessante vedere con i propri occhi, attraverso le tavole e le storie di Fumettisti Contro Youtubers, come si sentano alcuni esponenti della categoria dei fumettisti riguardo il poco spazio assegnato nelle fiere agli autori emergenti come loro rispetto all’importanza mediatica notevolissima assegnata a chi, a volte, parla di argomenti che non conosce a fondo, creando il paradosso per cui chi parla di qualcosa, magari anche in maniera non del tutto competente, è ritenuto più importante di chi quel “qualcosa” invece lo crea.
- Going deeper underground
Il mondo dell’undergound riserva spesso delle piacevoli sorprese, di qualunque ambito si tratti, ma lo spazio a esso riservata resta sempre marginale. Ma Youtube funziona in modo diverso: è sufficiente riuscire a trovare l’argomento giusto e trattarlo nel modo in cui le persone si aspettano che venga trattato, o mostrare una bella ragazza provocante, per far schizzare le visualizzazioni alle stelle, il che innesca un meccanismo che fa salire di livello lo youtuber e lo trasforma in qualcosa di diverso, scaraventandolo nell’Olimpo degli “influencer”.
Dunque, i contenuti sono meno importanti dell’apparenza, il che spinge chi crea storie a sentirsi sminuito e sottovalutato. Fumettisti Contro Youtubers è il risultato della rabbia e della frustrazione inespresse, che hanno trovato il modo di trovare nuova vita in un fumetto caustico, divertente e dal sapore agrodolce.
- Conclusioni
Qualcuno potrebbe pensare a Fumettisti Contro Youtubers come allo sfogo di un gruppo di ragazzini che si lamenta sbattendo i piedi per terra, ma forse non è proprio così.
Il disagio espresso si evince in tutte le storie, modulato con sfumature diverse sia per quanto riguarda le scelte grafiche che quelle espressive: alcune storie saranno più ironiche e divertenti, altre più incazzate, altre ancora più introspettive e dalla visione più desolante.
La cura editoriale è davvero buona: il volumetto si presenta in un formato compatto e la carta utilizzata per la stampa è di buona qualità. Il formato compatto non penalizza le tavole, che spessissimo occupano una intera pagina, permettendo di poterne apprezzare ogni dettaglio.
In generale, dunque, la raccolta Fumettisti Contro Youtubers mette insieme storie piacevoli e stili di disegno anche molto distanti fra loro, in un insieme che è al contempo omogeneo e individualista.