Black Lightning 1×08 – The Book of Revelations | Recensione
Pubblicato il 14 Marzo 2018 alle 17:00
You have to be in control…
Black Lightning non sta attraversando un momento positivo, affermazione ancora più grave se si tiene presente che la serie ha esordito solo poche settimane fa e sembra già soffrire di quella sindrome che ha colpito le serie principali dell’Arrowverse ovvero The Flash e Arrow.
L’eccessiva “pacatezza” nello sviluppo di trame e personaggi sta infatti trascinando la serie verso un percorso accidentato in cui alcuni spinti interessanti vengono timorosamente messi in secondo piano come visto nell’episodio della scorsa settimana – la nostra recensione qui.
L’episodio di questa settimana, intitolato The Book of Revelations, si muove su due filoni narrativi paralleli: da un lato Jefferson ha accettato di fare da mentore alla figlia Anyssa dopo aver scoperto che possiede anche lei dei poteri, dall’altra l’eliminazione di Lady Eve da parte di Tobias Whale è stato studiato di modo da farla sembrare opera di Black Lightning che dovrà quindi cercare prove utili per chiarire la sua posizione soprattutto di fronte all’opinione pubblica che finora l’aveva sostenuto a spada tratta.
Parallelamente a questi due filoni si muovono anche quelli relativi a Lynn – la moglie di Jefferson – che continua ad indagare, imbeccata proprio da Anyssa, sulla natura dei poteri scoprendo una allarmante somiglianza nella composizione della Green Light, la droga che sta flagellando le strade di Freeland, e una sostanza rivenuta fra gli oggetti personaggi di Alvin, padre di Jefferson e rivenuta insieme ad una serie di documenti proprio da Anyssa.
Gambi intanto continua la sua macchinazioni dietro le quinte con quelli che hanno l’aria di essere agenti di una organizzazione chiamata ASA mentre il redivivo Lala cerca di capire esattamente come è potuto tornare in vita.
https://youtu.be/kD5nWAb9pvo
The Book of Revelations rappresenta un netto miglioramento rispetto agli ultimi episodi pur non essendo privo di difetti.
Dopo aver disseminato indizi in lungo ed in largo ed aver presentato i personaggi la serie infatti inizia a far quadrare un po’ le trame con il payoff dell’episodio che è rappresentato dalla rivelazione sul passato di Gambi e sulla natura dei poteri di Jefferson e delle sue due figlie. Sì perché l’altro punto di vista dell’episodio è la prima manifestazione dei poteri anche in Jennifer.
L’episodio inoltre funziona perché si concentra su un Black Lightning versione mentore con Anyssa il che mette in mostra un’ottima alchimia fra i due attori legittimando così entrambi i personaggi.
Attenzione però pur con questi indiscutibili meriti The Book of Revelations ha uno svolgimento lento, privo di scene d’azione, e studiato per portare al climax con protagonista Gambi; stona l’elemento anche l’elemento soprannaturale introdotto nel precedente episodio e legato a Lala.
Questo ci porta ad un riflessione ad ampio raggio su Black Lightning a soli 5 episodi dalla fine. La serie infatti era partita con un approccio estremamente realistico in ogni suo aspetto ma sta virando lentamente versione territori più classicamente supererostici/sci-fi: la genesi dei poteri dell’eroe è forzatamente piegata in una spiegazione socio-politica che però sembra comunque uscire da un racconto distopico e cospirazionista.
E’ palese inoltre che gli showrunner e gli sceneggiatori stiano trattando questa prima stagione come un lungo prologo, sicuri forse già di un rinnovo.
L’approccio realistico, per quanto scontato ed a tratti stereotipato, comunque forniva un punto di vista diverso rispetto allo standard delle serie supereroistiche targate CW/DC Comics, la svolta vista in questo episodio invece rimette in discussione tutta la serie soprattutto per gli spettatori più smaliziati.