Paradox | Recensione
Pubblicato il 29 Marzo 2018 alle 20:00
Daryl Hannah (Blade Runner, Kill Bill, Sense8) torna dietro la macchina da presa in questo visionario Paradox, impreziosito dalla presenza, sia come attore che come musicista, della leggenda del rock Neil Young.
In un futuro abbastanza distante da noi, ma non ulteriormente precisato, un gruppo di fuorilegge si aggira attraverso dei suggestivi paesaggi naturali nell’attesa che la Luna piena rifulga nel cielo e conceda un po’ della sua magia anche alla Terra.
- La musicalità della natura
Daryl Hannah, oltre ad essere una donna bellissima e un’attrice di tutto rispetto dalla lunga carriera, è anche una attivista politica con una spiccata sensibilità per i temi che riguardano la natura: vegana dall’età di soli 11 anni, Daryl Hannah, la sua automobile è alimentata da biodisel e la sua abitazione è energeticamente autosufficiente, grazie all’impiego di energia solare.
Questa piccola premessa è indispensabile per meglio comprendere le scelte stilistiche da lei adottate in questo Paradox: Il film è infatti fortemente improntato, dal punto di vista visivo, sul mostrare spessissimo ampi paesaggi quasi del tutto disabitati, in cui sono gli elementi naturali a prevalere.
Le tematiche naturalistiche sono però presenti nel film anche a livello di trama, ad esempio nella scelta di ambientare questa onirica storia in un futuro in cui la tecnologia è quasi del tutto assente, relegata a mero retaggio di un passato di cui non vi è più traccia, poiché i mezzi tecnologici mostrati sono sepolti sotto la terra e del tutto inutilizzabili.
In questo scenario, si muovono i pochissimi personaggi protagonisti della storia, i principali dei quali sono quelli che sembrano dei cowboy abbigliati in uno stile che è una via di mezzo fra il classico western e alcuni sporadici elementi steampunk:
Per fornire una colonna sonora adeguata alle oniriche atmosfere di Paradox, Daryl Hannah ha scelto di avvalersi dell’ausilio di musicisti del calibro di Neil Young, una vera e propria leggenda vivente della musica, fonte di ispirazione per moltissimi musicisti e band, fra cui i Pearl Jam:
I brani e la loro esecuzione sono affidati non solo a Neil Young, ma anche ai Promise of the Real, band che ha partecipato alle registrazioni del trentaseiesimo album in studio di Neil Young, The Monsanto Years. Leader della band è Lukas Nelson, figlio di un altro peso massimo della musica: Willie Nelson, anch’egli presente in Paradox.
Trattandosi di un film musicale, la colonna sonora è di importanza vitale, e questa scelta stilistica si è rivelata essere più che azzeccata, come anche la scelta di affidare alle volte la narrazione a una voce narrante esterna:
Nella storia, il personaggio interpretato da Neil Youg, chiamato “The Man in the Black Hat”, non è solo un grande musicista, ma è anche dotato di un potere molto insolito, che rilascia tutto il suo meraviglioso e poetico potenziale quando si esibisce durante le notti di Luna Piena, creando, grazie alla perfetta fusione fra paesaggi, musica e magia, una immersiva e sognante atmosfera.
- Le donne al potere
Un’altra tematica interessante è la struttura sociale rappresentata in Paradox: in questo ipotetico e più o meno lontano futuro, gli uomini e le donne vivono ormai in gruppi separati.
Mentre gli uomini vengono rappresentati come dei vagabondi selvaggi, le donne sono invece ora detentrici dei Semi della Vita, come indicato su alcuni sacchi: sono infatti le donne, che ora vivono in una società perfettamente organizzata e pacifica, le uniche a coltivare frutta e ortaggi.
Poiché gli uomini non sono più in grado di sostentarsi in maniera autonoma, sono le donne che forniscono loro, a scaglioni regolari di tempo, le provviste per garantire loro la sopravvivenza, e trattandosi dei soli prodotti della terra, si evince anche che in questo ipotetico futuro non ci sarà più alcun consumo di carne, ma i pochi abitanti rimasti sulla Terra avranno una dieta prevalentemente, se non del tutto, vegana.
- Conclusioni
Paradox è un interessante esperimento che fonde insieme tematiche naturalistiche, una colonna sonora meravigliosa ed evocativa e un gusto onirico per le immagini.
Grazie anche a immagini evocative e citazionistiche, come la leggenda della Tartaruga gigante che regge il mondo sul suo dorso, e una storia affascinante, anche se, tutto sommato, molto semplice, Paradox è un film sognante che vi trasporterà in un magico mondo, in cui il superpotere mostrato non ha alcuna funzione offensiva, ma trasmette pura pace e gioia.